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Alici in Festival FuscaldoRitornano, a Fuscaldo, le “Alici in Festival”. L’importante e partecipata manifestazione, ideata ed organizzata dall’amministrazione comunale dello stesso centro tirrenico e dal sindaco Gianfranco Ramundo, riapre i battenti per la sua quarta edizione e promette, come sempre, di stupire cittadini e turisti.

Un evento, sostenuto con forza dalla Provincia di Cosenza e dal presidente Mario Oliverio, che si propone come tappa di nicchia per la riscoperta delle tipicità locali, attraverso la gastronomia, la musica, la cultura, lo spettacolo e l’intrattenimento.

“Esistono tradizioni che affondano le proprie radici nella storia ed altre che, da secoli, sono tramandate da generazione in generazione, da padri in figli. Ecco: quella delle alici - e più in generale quella della marineria - é, per Fuscaldo, una secolare tradizione, che ci inorgoglisce e che ci proietta verso un futuro che mira alla riscoperta ed alla valorizzazione dei prodotti del nostro mare. Un futuro, in verità, che stiamo già vivendo - che costruisce solidi basi grazie ad una intuizione maturata, in me, da tempo - e che ci ha portati ad inventarci, dal nulla, il festival delle alici” – tiene a sottolineare il primo cittadino fuscaldese, Gianfranco Ramundo.

“Da tempo, infatti, ci chiedevamo e ci interpellavamo su quale potesse essere un efficace strumento di promozione della nostra realtà territoriale e dei prodotti che rappresentano le nostre peculiarità e, in fondo, anche la nostra bandiera. Dovevamo pensare ad un brand originale e non scontato; un marchio che potesse racchiudere, in sé, una gloriosa storia, arricchita da valori per noi fondamentali e dal sudore di chi ha contribuito, con sacrifici e con responsabilità, a dare un nome alla nostra Fuscaldo. Ci siamo pertanto chiesti: e se legassimo Fuscaldo ed i fuscaldesi ad un marchio che potesse essere, invero, un prodotto del nostro mare? Da qui, il passo é stato abbastanza breve... da qui, infatti, nasce Alici in festival. Una manifestazione - prosegue il sindaco Ramundo - che ci sta gratificando e che, attraverso la presenza di migliaia di persone, é divenuta, e lo sottolineiamo con orgoglio, uno dei maggiori eventi del cartellone estivo della Regione Calabria. Una scommessa, insomma, che reputiamo vinta e che vogliamo condividere con tutti i nostri concittadini e con chi rappresenta l'anima pulsante della stessa: le famiglie della marineria, i pescatori e chi collabora senza risparmiarsi sudori e fatiche. Una scommessa vinta che condividiamo, altresì, con chi ci ha onorato e ci onora della sua presenza e, ovviamente, con i miei assessori, i consiglieri comunali di maggioranza ed i nostri collaboratori e componenti dello staff. Da parte nostra, crediamo e siamo convinti del fatto che immortalare ogni angolo del nostro Paese colmo di vita, di allegria, di divertimento e di spensieratezza è un qualcosa di gratificante sia per l'anima che per il cuore. È linfa, che va a rafforzare il già robusto filo che lega ognuno di noi alla propria terra natia” – conclude Ramundo.

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FuscaldoIl consigliere comunale di Fuscaldo Europea ricostruisce la situazione economica del Comune di Fuscaldo, in dissesto e per questo guidata da una commissione di liquidazione che esamina la massa debitoria dell’ente

 

“Mentre le aziende che vantano crediti nei confronti dell’amministrazione comunale di Fuscaldo – scrive il consigliere Settimio Trotta - ancora non sono riusciti a percepire neppure un euro, nonostante nelle casse dell’Organo Straordinario della Liquidazione vi sono oltre tre milioni disponibili, mentre ai vigili urbani viene negato il riconoscimento del lavoro extra che quotidianamente compiono negli uffici municipali e, soprattutto, nelle strade al servizio dei cittadini, il presidente dell’O.S.L.

Domenico Giordano non esita a pagare 20 mila euro di lavoro straordinario al suo ufficio di supporto, oltre a 650 euro a titolo di proprio rimborso spese”.

“Com’è noto, - continua il consigliere di Fuscaldo Europea - con la dichiarazione di dissesto si è insediata a Fuscaldo la commissione di liquidazione composta da tre elementi per esaminare la massa debitoria dell’ente. I membri di tale commissione percepiscono uno stipendio di circa 113 mila euro più rimborso spese. Inoltre la stessa commissione ha nominato un ufficio di supporto composto da impiegati comunali i quali nei giorni scorsi si sono visti liquidare come lavoro straordinario 20 mila euro alla faccia dei vigili urbani che in questi giorni si sono visti negare anche una sola ora di straordinario e in barba anche alle povere aziende che vantano dei crediti nei confronti del comune e che a distanza di oltre tre anni ancora non hanno ricevuto un solo euro pur essendoci nelle casse dell’O.S.L. più di tremilioni.

Penso che questi fatti spieghino perché l’attuale amministrazione si ostini a non mettere in atto tutte le procedure necessarie ad annullare lo stato di dissesto finanziario, nonostante i crediti finora incassati e certificati dal comune siano di gran lunga superiore ai debiti per il quale è stato dichiarato il dissesto stesso: venendo a mancare il dissesto nessuno potrà più pagarsi rimborsi spese, parcelle e lavoro straordinario”.

Auspico che – conclude Trotta - già dal prossimo consiglio comunale l’attuale maggioranza metta da parte l’orgoglio e lavori per annullare l’attuale situazione di dissesto che ha prodotto, guasti, difficoltà e l’amaro paradosso di incrementare le tasse a chi, le tasse, le paga regolarmente”.

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Ecco che emerge la verità sul porto di Amantea.

La notizia è che la quarta sezione del Consiglio di Stato ha nuovamente bocciato il porto di Scalea.

La ragione è che il progetto definitivo era totalmente differente dal progetto preliminare che aveva ottenuto i pareri favorevoli di Verifica di impatto ambientale dell’autorità regionale e dell’Autorità di bacino in ordine alla deviazione dei canali Sallegrino e Tirello.

In riferimento ai canali da intubare, il Consiglio di Stato fa notare: “l’Autorità di Bacino ha espresso sì parere favorevole al progetto definitivo, facendo però contestualmente presente che deve essere predisposta la deviazione del canale Sallegrino analogamente a quanto previsto per il canale Tirello e dettando una serie di prescrizioni volte a “garantire l’officiosità idraulica dei tratti dei due torrenti intubati”.

Fa rilevare il Consiglio di Stato “E' evidente che gli elementi fisici, morfologici e architettonici contenuti nelle progettazioni qui in discussione hanno una loro diretta incidenza sui profili di compatibilità ambientale soprattutto per ciò che attiene alla dinamica costiera, essendo agevole dedurre come possa derivare un diverso impatto ambientale a seconda della natura, predisposizione ed entità delle opere costruttive del dell’opera portuale”.

La discussa opera, quindi, al momento è stata cancellata

Soddisfazione espressa dalla vicepresidente nazionale di Italia Nostra, Teresa Liguori, la quale a nome di Italia Nostra, ha ringraziat sentitamente gli avvocati e il Comitato Scalea 2020 che hanno sostenuto l’azione legale di Italia Nostra.

Gli avvocati di Italia Nostra, Marco Nardi e Pietro Adami, hanno sostanzialmente affermato la inadeguatezza del parere favorevole di compatibilità ambientale adottato dalla regione Calabria e prima ancora del parere del Nucleo preposto al procedimento della V.I.A. in ragione dell’assenza di elementi indispensabili per la gestione di una adeguata istruttoria su cui fondare le relative determinazioni sì da inficiare la validità dell’assenso reso dall’Autorità deputata a pronunciarsi, sulla compatibilità ambientale delle opere nella progettazione definitiva.

Insomma senza il ricorso di Italia Nostra il porto sarebbe stato realizzato, salvo poi( probabilmente) la sua non collaudabilità

Meglio così che come ad Amantea dove viene sequestrato e dissequestrato, dove ogni tanto si insabbia, dove la spiaggia a su dell’opera ormai non esiste più con il rischio della interruzione della stessa viabilità nord-sud !

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