BANNER-ALTO2
A+ A A-

Redazione TirrenoNews

Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.

 

LogoTirrenoNews

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato da poche ore l’avviso della convocazione del prossimo consiglio comunale .

La data è il 9 settembre un giorno prima della scadenza fissata per legge.

Infatti entro il 10 settembre 2014 i Comuni devono approvare e inviare alle Finanze le delibere Tasi.

E così il consiglio è convocato per

1)La determinazione delle aliquote della IMU per l’anno 2014. Conferma aliquote in vigore per il 2013.

2) La determinazione delle aliquote e delle detrazioni componente TASI anno 2014.

3) La addizionale comunale IRPEF 2014. Conferma aliquote in vigore per il 2013.

Ricordiamo ai nostri lettori che:

-entro il 16 ottobre 2014 dovranno pagare la Tasi i contribuenti che non hanno versato l’acconto Tasi e possiedono immobili in Comuni che hanno deciso le aliquote entro il 10 settembre (gli altri pagano tutto a saldo). Da qui la urgenza di fissare le aliquote.

- entro il 1 dicembre 2014deve avvenire ilpagamento della seconda rata dell’acconto 2014 per Irpef, Ires, Iral , addizionali e cedolare secca.

- entro il 16 dicembre 2014 i contribuenti devono pagare il saldo e il conguaglio di Imu e Tasi.

Anche per il prossimo consiglio comunale non ci sarà la diretta streaming fortemente voluta ( lo ricordiamo) da GB Morelli ed Antonio Rubino , e recentemente anche dal M5S, ma solo perché non è stato ancora modificato il regolamento che la vieta!

Sarebbe stato importante che i cittadini amanteani avessero avuto ( ed abbiano in futuro) la possibilità di ascoltare direttamente gli interventi dei consiglieri di maggioranza e di minoranza sulle tasse da pagare all’ente locale e di conseguenza sul loro utilizzo.

Nessuna sala consiliare potrebbe permettere questo diritto a tutti i cittadini salvo che il consiglio non si tenesse in una pubblica piazza dotata di opportuna amplificazione.

Per questo auspichiamo che a breve si effettui la diretta streaming

Come precisato dai politici sopra richiamati si tratta di attuare nei fatti un principio di democrazia.

Sembra incredibile ma è vero.

È il risultato di tre elementi.

Il primo è l'articolo 55-quater della Riforma Brunetta, che prevede la sanzione disciplinare del licenziamento “comunque nei confronti dei dipendenti pubblici accusati di falsa attestazione della presenza in servizio mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente”. La Riforma Brunetta vuole che la Regione proceda più velocemente della Procura, ed ha imposto all'Ente di irrogare le sanzioni, che vanno dal rimprovero verbale al licenziamento senza preavviso, nei confronti dei dipendenti che non dovessero riuscire a dimostrare la regolarità del proprio operato in sede di audizione davanti all'ufficio di disciplina. E così è stato.

Il secondo è l’approfondita indagine effettuata dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, che, per un mese intero, non avevano perso d'occhio l'ingresso dell'edificio che ospita gli uffici regionali attenzionati, a delineare ruoli e responsabilità di ogni singolo presunto assenteista, facendone confluire i nomi in un corposo provvedimento di chiusura delle indagini.

Il terzo è la decisa azione condotta dalla procura di Catanzaro e portata al traguardo dal sostituto procuratore, Carlo Villani, ora nelle mani del GIP Fabiana Rapino, chiamata a procedere con una richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. Il sostituto procuratore, Carlo Villani, nell'immediatezza dell'avviso di chiusura delle indagini, aveva scritto al direttore generale, Nucara, e al dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Regione Calabria, Franco Zoccali, per sollecitarli ad applicare la legge Brunetta.

E la regione non aveva mancato al proprio ruolo ed aveva attivato l'apposito Ufficio, composto dai dirigenti, Sergio Tassone e Roberta Cardamone, e dal funzionario, Giovanni Murone, il quale ha emesso il suo “verdetto”:

-quattro provvedimenti di licenziamento,

-cinque di sospensione dal servizio per un periodo superiore a 11 giorni,

-quarantuno rimproveri, tra scritti e verbali,

-due sole archiviazioni emesse nei confronti degli unici due impiegati che hanno validamente motivato i minuti di assenza contestati.

In sostanza sono stati interessati ben 50 dipendenti regionali, dislocati tra gli uffici dei Dipartimenti Avvocatura, Attività produttive, Cultura, Politiche energetiche, Bilancio e Lavori pubblici, ubicati in viale Cassiodoro.

L’ufficio per i procedimenti disciplinari ha dovuto convocare per il contraddittorio i dipendenti “incriminati” i quali, affiancati da un proprio difensore di fiducia, hanno tentato di chiarire i rispettivi movimenti durante le ore prese in considerazione dall'indagine.

Ora agli stessi non resta che impugnare il provvedimento appena notificatogli davanti al giudice del Lavoro, nella speranza di ritornare dietro la scrivania occupata fino a ieri.

muro stazione mini 1Altro che se non pende più della Torre di Pisa!

Appena esci dalla stazione ferroviaria di Amantea ed entri nel piazzale per immetterti in via Garibaldi non puoi non accorgerti del muro della sottostazione.

E’spaccato in più parti, pende drammaticamente verso la strada ( più della Torre di Pisa) .

Si regge appoggiandosi alle strutture per la affissione pubblicitaria che fortunatamente sono state poste lì, quasi che avessero una funzione di palo tutore.

Ovvio che non si può chiedere a nessuno di andare a pulire sotto il muro per cui le erbacce infestano il tutto dando un aspetto realmente disdicevole.

Esattamente quell’ aspetto che il turista non si aspetta appena arriva ad Amantea.

Ovviamente, speriamo tutti che arrivino di notte ed in tutta fretta per non accorgersi di quanto stiamo denunciando inutilmente ( ormai da tempo) .

E’ vero che si tratta di un muro delle ferrovie ma forse è vero che il comune di Amantea dovrebbe ( o meglio deve) intimare all’ente ferrovie la sua ricostruzione non solo per una questione di immagine della nostra cittadina ma di sicurezza di coloro che arrivano, o partono, con il treno.

Già ma per fare la apposita ordinanza occorrerebbe vedere questo sconcio, questo problema.

E come dice il vecchio adagio ” Occhio non vede cuore non duole”, e chiudere gli occhi e far finta di non vedere è una grande comodità!

Questo da parte degli amministratori, delle forze dell’ordine, dei tecnici delle ferrovie:

Ma anche da parte degli amanteani e questo mi sembra significhi abbandonare il proprio ruolo di cittadini responsabili.

Certo si potrà obiettare è un fatto che dura da tempo e che risale alle precedenti amministrazioni!

È vero, ma questo significa che, comunque sia, da tempo Amantea è abbandonata a se stessa.

Significa che da oltre una decina di anni nessuno vede o si cura di questa vergogna.

Significa che per le ultime amministrazioni( chiunque siano stati gli amministratori) la sicurezza e la cura dell’immagine contano poco.

E’ questo l‘idea di turismo?

E’ questa l’idea di sicurezza?

Forse le vergogne di questa cittadina sono anche queste?

Vero?

muro stazione medio

BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy