Redazione TirrenoNews
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Don Paolo Glaentzer abusa di una bimba di 10 anni: “Pensavo avesse 15 anni”
Venerdì, 27 Luglio 2018 22:07 Pubblicato in ItaliaDon Paolo Glaentzer resta ai domiciliari: il parroco di una chiesa del Fiorentino arrestato lunedì scorso, in flagranza di reato, e accusato di violenza aggravata su una bambina di 10 anni, non andrà in carcere.
Lo ha deciso il gip di Prato Francesco Pallini, che ha sciolto la riserva sulla misura cautelare da applicare.
«La scelta della misura cautelare degli arresti domiciliari è tecnicamente ineccepibile e ben motivata», ha commentato l'avvocato pratese Valeria Fontana, difensore del sacerdote, sorpreso con la bimba da due vicini di casa e bloccato subito dai Carabinieri.
Intanto vengono fuori altri particolari della storia della bambina, che sarebbe stata abusata dal prete: nel gennaio scorso, la procura per i minori del tribunale di Firenze aveva chiesto l'allontanamento dalla famiglia della piccola, richiesta allargata anche agli altri due fratelli.
Alla richiesta non seguì una decisione del giudice: sarebbe stato proprio il prete a chiedere che la bimba non fosse portata via ai genitori.
Come riporta il Corriere Fiorentino, sette anni fa il fratello maggiore della bambina sarebbe stato vittima di un episodio in qualche modo simile a quello vissuto dalla sorellina: il ragazzo, oggi ventiduenne, all'epoca dei fatti ne aveva 15 anni, venne trovato appartato con un adulto.
In mancanza di riscontri oggettivi l'indagine fu poi archiviata.
Don Paolo durante l'interrogatorio del 24 luglio davanti al pm avrebbe confessato di aver avuto incontri analoghi con la bimba «almeno altre tre volte», specificando poi che era sempre stata la piccola a prendere l'iniziativa: «Ignoravo l'età, pensavo che avesse qualche anno in più, tipo 14, 15 anni».
Ma la circostanza sarebbe smentita, secondo il gip, dal fatto che ha dichiarato di conoscere la famiglia da molti anni, da quando la bambina era poco più che una neonata. «Ho conosciuto questa famiglia circa dieci anni fa» avrebbe detto, «andavo una volta al mese a cena a casa loro».
L'uomo avrebbe anche affermato di aver aiutato la famiglia, gravata da problematiche sia economiche che sociali - tanto che i figli erano stati affidati ai servizi sociali -, e di aver donato loro circa 7mila euro nell'arco di una decina di anni.
Per il giudice, l'anziano avrebbe circuito la piccola approfittando dal suo ruolo di sacerdote e della conoscenza con la famiglia, iniziata diversi anni fa.
«Dal momento dell'arresto ad oggi ho pensato a quanto accaduto e mi rendo conto di aver sbagliato», ha detto il sacerdote davanti al gip.
Il gip Pallini, nell'ordinanza che dispone per don Paolo la misura della custodia cautelare ai domiciliari (nella sua abitazione in una frazione di Bagni di Lucca), afferma che il prete avrebbe potuto ancora abusare di lei: per il gip nei fatti confessati si dimostra «un pervicace radicamento dell'indagato in siffatte devianti e illecite modalità di condotta».
Sempre secondo quanto spiegato dal giudice, la scelta degli arresti domiciliari, rispetto a quella in carcere che era stata chiesta dall'accusa, è stata dettata dall'assenza del pericolo di inquinamento delle prove, tenuto conto che il 70enne ha confessato, fornendo la stessa versione dei fatti sia davanti al pm, il 24 luglio scorso, che in sede di interrogatorio di convalida davanti al gip.
Nella decisione hanno pesato poi l'avanzata età del prete e il fatto che sconterà gli arresti nel Lucchese, lontano dall'abitazione dove la vittima vive coi fratelli e i genitori.
Attenti ai topi. Sono portatori di superbatteri resistenti
Venerdì, 27 Luglio 2018 20:03 Pubblicato in MondoNella vita da megalopoli va messo in conto: può capitare di fare spiacevoli incontri e di scoprire che in casa, oltre ai residenti ufficiali, abitano anche scomodi "inquilini abusivi".
Succede a New York, dove l'ultima minaccia per la salute degli abitanti, secondo quanto emerge da uno studio, viene portata direttamente a domicilio dai topi che di frequente infestano gli appartamenti.
Un team di ricercatori, analizzando esemplari catturati nell'arco di un anno nei condomini, ha infatti scoperto che i roditori della Grande Mela trasportano batteri responsabili di gastroenteriti da lievi a potenzialmente pericolose per la vita delle persone e alcuni di questi microbi sono "superbug" resistenti agli antibiotici.
La ricerca, i cui risultati sono pubblicati sulla rivista "mBio", è stata condotta da scienziati della Columbia University, in forze nel Center for Infection and Immunity della Mailman School of Public Health.
Sotto la lente 416 topi provenienti da edifici residenziali localizzati in 7 diversi punti della metropoli Usa.
L'analisi genetica dei loro escrementi ha evidenziato che questi roditori sono portatori di diversi batteri che causano malattie gastrointestinali, tra cui Clostridium difficile, Escherichia coli, shigella e salmonella(vedi foto).
Quest'ultima è fra le principali cause di intossicazione alimentare batterica negli Stati Uniti con 1,4 milioni di casi segnalati annualmente, 15 mila ricoveri e 400 morti.
Ora è bene chiedersi se si tratti di topi speciali o se anche i nostri topi sono portatori di superbatteri resistenti .
Nella vita da megalopoli va messo in conto: può capitare di fare spiacevoli incontri e di scoprire che in casa, oltre ai residenti ufficiali, abitano anche scomodi "inquilini abusivi".
Succede a New York, dove l'ultima minaccia per la salute degli abitanti, secondo quanto emerge da uno studio, viene portata direttamente a domicilio dai topi che di frequente infestano gli appartamenti.
Un team di ricercatori, analizzando esemplari catturati nell'arco di un anno nei condomini, ha infatti scoperto che i roditori della Grande Mela trasportano batteri responsabili di gastroenteriti da lievi a potenzialmente pericolose per la vita delle persone e alcuni di questi microbi sono "superbug" resistenti agli antibiotici.
La ricerca, i cui risultati sono pubblicati sulla rivista "mBio", è stata condotta da scienziati della Columbia University, in forze nel Center for Infection and Immunity della Mailman School of Public Health.
Sotto la lente 416 topi provenienti da edifici residenziali localizzati in 7 diversi punti della metropoli Usa.
L'analisi genetica dei loro escrementi ha evidenziato che questi roditori sono portatori di diversi batteri che causano malattie gastrointestinali, tra cui Clostridium difficile, Escherichia coli, shigella e salmonella(vedi foto).
Quest'ultima è fra le principali cause di intossicazione alimentare batterica negli Stati Uniti con 1,4 milioni di casi segnalati annualmente, 15 mila ricoveri e 400 morti.
Ora è bene chiedersi se si tratti di topi speciali o se anche i nostri topi sono portatori di superbatteri resistenti .
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"Oggi raggi cosmici e radiazioni". “A nonno dormi tranquillo”
Venerdì, 27 Luglio 2018 17:08 Pubblicato in MondoOcchio alla bufala su Whatsapp
Con un messaggio sull'app si avvisa del pericolo denunciato da una tv di Singapore.
Ma è la stessa fake news del 2016
Pericolo raggi cosmici e radiazioni nella notte del 27 luglio.
Tanto da dover spegnere cellulari e dispositivi elettronici e tenerli lontano dal corpo per evitare "danni terribili".
È questo l'allarme che gira su Whatsapp, citando una tv di Singapore, Google, la Nasa e la Bbc.
Ma si tratta di una bufala.
E vecchia per giunta.
Il testo recita così: "Stasera, dalle 00: 30 alle 03: 30 non dimenticarti di spegnere il telefono, il cellulare, il tablet, ecc ... e di metterlo lontano dal tuo corpo.
La TV di Singapore ha annunciato questa notizia.
Per favore dillo alla tua famiglia e ai tuoi amici.
Stasera, dalle 00:30 alle 03:30, il nostro pianeta sarà con una radiazione molto alta.
I raggi cosmici passeranno vicino alla Terra.
Quindi, per favore spegni il cellulare.
Non lasciare il dispositivo vicino al corpo, può causare danni terribili.
Se non ci credi, puoi controllare su Google e NASA BBC News.
Invia questo messaggio a tutti quelli che ami"
Su nessuno dei siti citati è stato riportato l'allarme di questa non meglio precisata stazione televisiva di Singapore.
Il sito Bufale.net ne aveva già riportato l'esistenza nel 2016, quando lo stesso messaggio aveva iniziato a girare sull'app di messaggistica.
Vecchio testo, nuova fake news.
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