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La storia è nota.

Il direttore dello Spoke, Vincenzo Cesareo aveva deliberato la chiusura il pronto soccorso di Paola.

Avrebbe funzionato solo quello di Cetraro.

 

Decisione che aveva provocato l'immediata reazione, dall'una e dall'altra parte, in un ping pong di dichiarazioni.

Senonchè il provvedimento di sospensione dell'emergenza-urgenza a Paola è stato bloccato dal Commissario dell'Asp Gianfranco Filippelli.

La mancanza di personale aveva indotto il, a spostare momentaneamente l'ago della bilancia sulla struttura ospedaliera di Cetraro.

 

Alla notizia della sospensione del provvedimento segue una immediata dichiarazione di soddisfazione di Prospettiva comune, Riformatori e area riformista del Pd.

Insieme commentano: “Così, come avevamo già annunciato nelle nostre dichiarazioni di mercoledì scorso, le rassicurazioni ricevute dai massimi rappresentanti regionali in merito alla paventata chiusura della struttura emergenza urgenza di Paola, oggi trovano conferma.

Ci spiace dover rilevare che c'è chi ha fretta di appropriarsi di una vittoria non sua, ma tant'è!

 

Per quanto ci riguarda coerentemente continueremo a vigilare affinché la specificità di ospedale spoke di Paola non vengano mortificate ed umiliate da un commissario straordinario pilatesco ed assente”.

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Il interviene sullo “svuota mento” dell'o spedale cittadi no. Una nota del Comitato popolare “Mi chela Bonavi ta” chiama in causa i sindaci del compren sorio.

Questo il testo integrale diffuso dal Comitato : “Questo Comitato prende atto di una campagna di “svuotamento” della struttura del “San Francesco”.

Vengono spudoratamente addotti pretesti assolutamente inconsistenti pur di raggiungere l’obbiettivo.

Perfino la questione della frana mirabilmente smontata nell’ultima nota di Liberisempre,.

Da tempo circolano voci di iniziative che si vorrebbero adottare soprattutto a livello radiodiagnostico che ne metterebbero in ginocchio definitivamente l’attività con lo spostamento di gran parte della stessa presso la struttura ospedaliera di Cetraro, assieme ad altre iniziative che depotenziano settori decisivi (questione emergenza-urgenza) quali il Pronto Soccorso efficiente grazie al sacrificio degli operatori tutti, ortopedia, chirurgia ed altro ancora.

L’intervento del Comitato oggi a distanza di pochi giorni dal sit-in e dall’ultima nota riveste carattere d’urgenza tendente a scoraggiare gli ideatori di tali “manovre” e avvertirli che la popolazione tutta della Città e del comprensorio, (Sindaci svegliatevi) così come per il passato attuerà tutte le forme di protesta per sconfiggere tali tentativi.

Il Comitato prende atto amaramente di un comportamento dei responsabili , dal dirigente del settore radiodiagnostico dott. Lopez, novello Giano bifronte che qui taglia servizi e altrove nastri, allo stesso commissario Filippelli, di muoversi assecondando mire e prospettive dei potenti di turno di una politica che rottama donne e uomini in carne ed ossa assieme ai diritti costituzionalmente sanciti.

Il Comitato intende ricordare all’esimio Governatore Oliverio, prima molto presente, oggi illustre assente, che così stanno le cose e che si sarebbero defilati anche i promotori di incontri o tavoli tecnici che dir si voglia dei quali si era dichiarato sostenitore nelle parate politiche.

Ma c’è di più: preoccupa il silenzio delle forze politiche presenti in Consiglio Comunale, la pochezza dell’azione dell’Amministrazione, la timidezza e il silenzio di parte dei sindacati. Per una questione d’ordine morale questo Comitato che ha rappresentato e rappresenta ancora i sacrosanti interessi popolari, non può non chiedere, esimio Governatore, le dimissioni dei responsabili inadempienti se non dovessero desistere dal perseguire iniziative qualificabili quali misfatti.

Questa sanità calabrese, ormai nel baratro per come tutti la dichiarano, che costa lacrime e sangue al popolo della Calabria, non ha assolutamente bisogno che al danno si aggiunga la beffa”

Insomma ognuno ha i suoi problemi .

Amantea molti di più!

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Ignote le ragioni.

Di certo si sa che un cittadino rumeno di 20 anni, tale David Cristian Florian, ha accoltellato nel garage dell'impre sa di soccorso stradale della città di San Francesco di Paola il suo datore di lavoro, E.M., 41 anni.

Florian, comunque , era regolarmente assunto dal titolare della ditta e veniva regolarmente retribuito. 

Quando è avvenuto il fatto erano circa le 20.00 di ieri 9 novembre.

Florian, dipendente della vittima, avrebbe aspettato che il proprio datore di lavoro chiudesse il capannone per poi aggredirlo.

Il colpo è stato assestato con un coltello lungo 24 centimetri e largo 4.

La lama sarebbe entrata tra l'occhio e l'orecchio.

La vittima dell'aggressione, che ha 41 anni, è rimasta per circa tre ore con la lama nel cranio.

Il colpo sarebbe stato inferto mentre la vittima stava salendo in auto dove avrebbe avuto la possibilità di scrivere con il proprio sangue il nome del suo feritore sul cristallo dell’auto.

Il fratello di E.M. ha chiamato i soccorsi che hanno trasferito il ferito all'ospedale di Paola e poi all'Annunziata di Cosenza.

L’assalitore, è stato immediatamente posto in stato di fermo dalle forze dell’ordine, ed è a disposizione degli inquirenti, accusato di tentato omicidio.

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