
Controllo congiunto di CFS e Guardia Costiera
COSENZA 16 dicembre 2016 –Operazione congiunta del personale del Corpo Forestale dello Stato di Paola e della Guardia Costiera di Paola dipendente dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro volta alla repressione del fenomeno dell'abbandono di rifiuti.
Nei giorni scorsi il personale operante durante una attività di controllo ha rinvenuto lungo l'arenile di Paola nella zona Nord,in località “Pagnotta”, diversi cumuli di rifiuti abbandonati sul margine che divide la strada dall'arenile.
Questi erano costituiti da rifiuti urbani non pericolosi,come rifiuti organici (scarti di cibo), esiti di potature di alberi, plastica (giocattoli,bottiglie,flaconi di detersivo) scarpe ed indumenti in disuso,ed altro ancora.
Probabilmente questi abbandoni di rifiuti sono perpetrati da cittadini che non si sono adeguati ai criteri della raccolta differenziata adottata da qualche tempo dal Comune di Paola. Dagli accertamenti effettuati sono stati identificati diversi responsabili di tali abbandoni ,verso i quali sono state irrogate sanzioni amministrative per migliaia di euro.
In questa zona il fenomeno dell’abbandono è frequente, in particolare lungo i corsi d’acqua. Durante i fenomeni di piena il materiale abbandonato viene trasportato a valle fino ad arrivare sul litorale costiero. Gli accertamenti per individuare ulteriori responsabili sono ancora in corso.
Nel caso qualcuno getti di tutto e di più sul territorio di un qualsiasi comune calabrese in modo da dar luogo ad una vera e propria discarica non preoccupatevi di farla smaltire.
Chiamate in causa il Segretario questore dell’Assemblea regionale, Giuseppe Graziano e chiedetegli, come ha fatto per il comune di Paola, di presentare il problema al Presidente Mario Oliverio, al fine di chiedere interventi urgenti in merito.
Il pregio sta anche nel fatto che la bonifica verrà fatta con i soldi della regione.
Ecco cosa il consigliere Graziano ha fatto per il comune di Paola.
“Quell’area – afferma Graziano – potrebbe essere interessata da un grave fenomeno di inquinamento, ed il rischio di seri danni all’ambiente e alla salute dei cittadini potrebbe essere elevato.
A destare ancora più la preoccupazione nei cittadini, è non solo l’entità dei rifiuti sversati nella discarica, ma anche il fatto che potrebbero esservi materiali di ogni tipo“.
“Per questo – continua Graziano – mi sono fatto portavoce della preoccupazione dei cittadini che, a causa dell’assenza di controlli in quell’area, temono rischi seri per la propria salute e per l’igiene pubblica ma anche per l’economia turistica della prossima stagione estiva.”
“In tal senso– dice Graziano – ho chiesto che tecnici e professionisti degli uffici e degli enti regionali preposti, l’Arpacal e l’Azienda sanitaria su tutti, pianifichino un sopralluogo per verificarelo stato e la sicurezza ambientale dei luoghie la loro immediata bonifica.”
Guardia Piemontese - Quattro persone sono state raggiunte da informazione di garanzia per la morte del piccolo Carmine Ricco.
Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola, Anna Chiara Fasano, ha chiuso le indagini sulla tragica morte del piccolo Carmine Ricco, deceduto tragicamente a soli 8 anni.
Carmine Ricco era il figliolo di un albergatore delle terme Luigiane molto noto in paese.
Morì il 29 giugno scorso, a causa delle gravissime lesioni da taglio alla gamba destra procurate dall’accidentale rottura dei vetri del portone d’ingresso dello stabile dove abitava la sua famiglia.
Un evento drammatico che lasciò tantissimi costernati ed addolorati.
Carmine era rimasto a casa, affidato, in assenza dei genitori, ad una babysitter.
Uno degli avvisi di garanzia è stato inviato proprio alla babysitter.
E nell'avviso di conclusione indagini, il PM ipotizza il reato di abbandono di minori e incapaci.
Tre informazioni di garanzia sono state notificate anche all’autista, al medico ed all’infermiere del 118.
Agli stessi viene contestato di aver atteso 55 minuti sul luogo dell’incidente l’elisoccorso, invece di trasportare il piccolo Carmine al più vicino ospedale di Cetraro (10 minuti di viaggio) dove, sostiene il Pm, il paziente avrebbe potuto esser stabilizzato, procedendo con una emostasi e una emotrasfusione, per poi eventualmente essere trasportato in condizioni di maggiore tranquillità e in elicottero presso un centro in grado di effettuare un intervento di chirurgia vascolare
Il Pm si è avvalso delle perizie dei dottori Vercillo e Cavalcanti.
Ora agli indagati restano assegnati gli usuali venti giorni previsti dal codice per produrre proprie memorie o farsi ascoltare dallo stesso magistrato, che subito dopo deciderà sulle richieste di rinvio a giudizio che, allo stato dei fatti, appaiono più che probabili.