La denuncia della Madre, Francesca Romana: “Ho dovuto far intervenire il consolato italiano per far ricoverare mia figlia”
ROMA – Una mamma lontana dalla figlia perché a Parigi per lavoro. Una figlia che a Parigi contrae il Covid19 ma rimane lungamente inascoltata. È la disavventura capitata a Chiara, paolana figlia di paolani, che poteva avere dei risvolti ancora più tristi. A denunciare i fatti è sua madre, Francesca Romana Perrotta, già ospite ieri nel programma RAI, “La vita in diretta”. Francesca ci ha contattato e ci ha detto:
“Voglio rendere pubblica l’inefficienza del servizio sanitario francese. Tutti coloro che si trovano in Francia devono fare riferimento solo al Consolato italiano a Parigi, altrimenti rischiano di morire in casa da soli per l’assoluta mancanza di soccorsi. Non voglio credere che questo sia un trattamento riservato dai francesi solamente agli stranieri“.
Chiara in una recentissima foto
Chiara ha accusato sintomi che potevano essere riconducibili al Coronavirus ma nonostante la sua segnalazione è rimasta inascoltata. Per fortuna, Chiara, non si è persa d’animo e ha iniziato il suo lungo ed autonomo tour che l’ha condotta prima da un medico di base, poi in centro diagnostico privato dove ha chiesto di essere sottoposta a radiografia da cui è emersa polomite bilaterale, e poi in ospedale parigino. Qui, Chiara, è rimasta per ore su di una lettiga senza che qualcuno si prendesse cura di lei. È dovuta intervenire sua madre dall’Italia, con una telefonata al consolato italiano in Francia per smuovere le acque. Da qui l’operato dei funzionari diplomatici, immediatamente mobilitati, che hanno contattato l’ospedale in cui si trovava e si trova attualmente Chiara. Questo propizio intervento ha indotto la direzione dell’ospedale a ricoverare la giovane Paolana. Una vicenda questa che lascia molto da pensare anche sul modo di agire dei francesi. La domanda è: era proprio necessario l’intervento del consolato italiano per ricoverare una persona con chiari sintomi da Covid19?
In Italia una cosa del genere, siamo sicuri, non sarebbe mai accaduta. Un piccolo esempio ma significativo: i primi due ad aver ricevuto soccorso nell’istituto Spallanzani di Roma, sono stati una coppia di cinesi. Ricoverati, curati e guariti dai nostri medici senza interventi diplomatici. Vogliamo pensare che questa disavventura sia solo, come dice Francesca, legata ad una sorta di inefficienza del sistema sanitario francese, senza voler immaginare ad una disparità di trattamenti tra
Francesca Romana ci scrive ancora: “oggi, grazie all’intervento del consolato italiano è stato ricoverato anche un amico di mia figlia. Quindi, a tutti gli italiani in Francia, in caso di necessità sanitaria, voglio dire di non perdere tempo con il sistema sanitario francese e di contattare immediatamente il consolato italiano in Francia. Questo perché anche se sulla carta siamo cittadini europei, nei fatti siamo e saremo solamente Italiani“.
Oggi Chiara, sta leggermente meglio rispetto a ieri. Speriamo di rivederla prestissimo in splendida forma.
Sale a quattro il numero delle persone decedute nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Cosenza. Dopo l’informatore scientifico e i pazienti provenienti da Paola e San Lucido, si registra un nuovo decesso
COSENZA – Una quarta persona ha perso la vita nelle ultime ore nel reparto di Rianimazione dell’Annunziata dove si trovava ricoverato perchè positivo al Covid 19. Si tratta di un uomo di 75 anni, di San Lucido ricoverato nella notte tra l’11 e il 12 marzo scorsi, come confermato da fonti ufficiali interne alla struttura ospedaliera. Il comune di San Lucido, registra purtroppo la seconda vittima da Coronavirus.
Un decorso lampo, una situazione che si è aggravata rapidamente nei (pochissimi) giorni che hanno separato la conclamazione del primo caso paolano affetto da nuovo coronavirus Covid-19, dall’annuncio della morte.
Purtroppo non ce l’ha fatta il 79enne, ricoverato poco più di una settimana fa, affetto da polmonite interstiziale compatibile con Codiv-19.
Come si ricorderà, il paziente era stato trasferito d’urgenza presso l’Ospedale Hub di Cosenza, per il perdurare di una febbre con tosse giunta ormai al settimo giorno.
Come per la stragrande maggioranza dei casi italiani e mondiali, l’uomo era già gravato da un quadro clinico complesso, che ne aveva minato gravemente lo stato di salute.
Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze da parte della Redazione trn-news.it
Fonte notizia “Il Marsili Notizie”.