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Uno stranissimo incidente.

Per giunta mortale.

A restarne coinvolto ,Francesco Pantano, detto "Ciccillo", di 68 anni.

E’ successo a Santa Domenica di Ricadi oggi pomeriggio intorno alle 14.30.

Ciccillo era titolare del noto residence “il Gattopardo” di Capo Vaticano e si trovava a bordo del mezzo insieme al fratello Domenico.

Francesco Pantano era anche farmacista.

L’uomo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe rimasto schiacciato dal proprio furgone probabilmente poiché i freni del mezzo non avrebbero funzionato.

Non è chiara l’esatta dinamica dell’incidente: una delle ipotesi è che possa essersi anteposto al furgone, fermo forse senza freno a mano inserito, per cercare di bloccarlo prima che raggiungesse la strada ma rimanendone però schiacciato.

Nonostante i soccorsi dei medici dell’ospedale di Tropea, per il 68enne non c’è stato nulla da fare. Sull'incidente hanno avviato le indagini i carabinieri.

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Si pianta in ogni dove.

Poi basta un po’ d’acqua e la Cannabis Indica cresce rapidamente .

Infine basta raccoglierla e trattarla.

Lo spaccio non è un problema.

Il guadagno è più che certo .

Si pensi che a Monsoreto di Dinami in provincia di Vibo valentia nei giorni scorsi sono state distrutte 2500 piante .

Da esse si sarebbero ottenuto quasi 3000 kg di Marijuana.

Una quantità che venduta sul mercato avrebbe permesso di ricavare guadagni per 13 milioni di euro.

Questa volta, ad intervenire direttamente sono stati i militari della Stazione Carabinieri di Dinami – guidati da Gianluca Perrotta – che, ieri pomeriggio, nella frazione Monsoreto, hanno dato esecuzione ad un particolare servizio di contrasto alla coltivazione di sostanze stupefacenti.

I carabinieri, infatti, durante il minuzioso rastrellamento in località “Volpara”, hanno rinvenuto oltre 2.500 piante di “Cannabis indica” (della varietà “olandese nana”), in perfetto stato vegetativo, coltivate su un’area demaniale, da soggetti tutt’ora in corso di identificazione.

Le piante erano ben nascoste tra la fitta vegetazione ma la zona era, già da qualche tempo, attentamente monitorata dai militari dell’Arma.

I fenomeno è in crescente aumento.

Si pensi che i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno, dal solo febbraio scorso, hanno sequestrato oltre 3.100 piante sequestrate, arrestate 18 persone e denunciate in stato di libertà altre 2 persone.

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Intanto il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo ha revocato il decreto di culto emesso nel 1999

 

Sempre il vescovo Renzo ha imposto diversi divieti ed ha emesso l’obbligo di attenersi alle nuove disposizioni

Praticamente il vescovo Renzo ha disposto la revoca del decreto di religione e di culto data anni fa dall’allora vescovo Domenico Cortese.

Una presa di posizione drastica che fa sì che all’interno della Fondazione sia da oggi stesso vietato:”

Organizzare pubbliche attività di religione e di culto di qualsiasi natura, dentro e fuori la sede; di utilizzare per qualsiasi attività di pastorale e culto pubblico la chiesa “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, non ancora consacrata;

-raccogliere offerte in eventuali pubbliche celebrazioni liturgiche che, in ogni caso, dovranno organizzarsi solo ad opera della parrocchia “Santa Maria degli Angeli” in Paravati, unica ad essere titolata per qualsiasi attività di religione e culto (processioni, sante messe, e quant’altro) nel proprio territorio;

-conservare il Santissimo Sacramento e di celebrare la santa messa nella casa per anziani “Monsignor Pasquale Colloca”, compresa l’annessa aula polifunzionale, revocando ogni facoltà precedentemente concessa”.

Sembra che tutto sia nato dalle recenti disposizioni di Papa Francesco “Maiorem ac dilectionem” (11 luglio 2017) in cui, all’articolo 36, è stabilito che sono proibite nelle chiese le celebrazioni o i panegirici sui "servi di Dio", la cui santità di vita è tuttora soggetta a legittimo esame.

 

Ma anche fuori dalla chiesa bisognerà astenersi da quegli atti che potrebbero indurre i fedeli a ritenere a torto che l’inchiesta, fatta dal vescovo sulla vita e sulle virtù, sul martirio o sull’offerta della vita del Servo di Dio, comporti certezza della futura canonizzazione dello stesso Servo di Dio”.

 

Un chiaro riferimento a Natuzza Evolo, di cui è in corso la causa di canonizzazione.

Nel decreto di revoca, monsignor Renzo sottolinea che entro 30 giorni dalla data di oggi provvederà a trasmetterlo al Ministero dell’Interno per gli opportuni adempimenti civili, alla Nunziatura in Italia e alla Segreteria di Stato Vaticano, “già coinvolte nella vicenda, e infine alla Segreteria Generale della Cei “per la dovuta informazione”.

Intanto per evitare la scomunica a divinis del vescovo re sacerdoti si sono dimessi

 

Parliamo di don Pasquale Barone, padre Michele Cordiano e don Francesco Sicari.

Don Pasquale Barone e padre Michele Cordiano sono stati per decenni vicini a Natuzza Evolo, la mistica con le stigmate morta nel giorno di ognissanti del 2009 a cui la Fondazione si ispira, il terzo è invece giunto a Paravati solo un paio di anni fa, per rivestire l’incarico di parroco di “Santa Maria degli Angeli” proprio al posto di don Barone.

A paravati ora si attende l’arrivo della Congregazione dei Padri Rogazionisti

I parroci sono costretti alla obbedienza, ma cosa ne penseranno i fedeli?

 

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