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gigginoRiceviamo e pubblichiamo.

Negli anni Settanta,  durante la mia permanenza in Nord America, andava molto di moda per gli intellettuali ricchi e affermati, ospitare nei propri salotti ogni possibile rivoluzionario radicale, dalle Pantere Nere agli antimilitaristi, agli hippies.  Uno scrittore, Tom Wolfe con il suo  libro“Radical Chic” sollevò un gran putiferio con un attacco corrosivo e divertentissimo alla società benestante e progressista della Upper Manhattan. Nacque così  il Radical Chic, “RC” termine poi entrato nell’uso comune per identificare un occidentale preferibilmente bianco e benestante, con idee liberali e di “sinistra”, che subisce il fascino di rivoluzionari radicali ammantati di romanticismo; che li invita nel suo salotto ad una serata mondana per conoscere i problemi della strada e per raccogliere fondi rigorosamente “non deducibili fiscalmente”; che poi, davanti all’insorgere delle polemiche, li scarica per tornare alla più innocua lotta per la difesa dei diritti degli animali, in particolare quelli domestici. Questa figura di uomo,quasi inutile dirlo, è ancor oggi attualissimo. Al “Radical Chic” si ispira il nostrano cattolico di buona famiglia e Boy Scout: il   “Protettore di Animali Domestici”, in breve,  il “PAD”. Cachemire e mocassino, barca a vela, appena possibile, e casa alle Eolie – Stromboli sì, Panarea no, Filicudi sarebbe il top solo che non c'è nessuno – qualche libro di filosofia e storia, teatri e concerti. Questo borghesuccio di casa nostra , probabilmente, sarà il più duro a morire. Sarà per quella egemonia culturale della sinistra. Sarà perché si sposa perfettamente con quella teoria secondo cui il vero ricco è colui che non ostenta, il contrario fa cafone. E la razza, lamentano i puristi d'un tempo, imbastardita. Ma sta di fatto che niente, oggi in Italia, fa più figo del PAD.  Questo Radical Chic di Chiesa Nostra, ci mette ore a sembrare trasandato. Lo incontri al bar a metà mattinata, ma non perché si sia svegliato tardi, è che doveva capire cosa mettersi per sembrare uno che si butta addosso la prima cosa che trova nell'armadio. Predilige i jeans, classici per gli uomini,  non” skiny” perché sono poco femministi.  Le camicie o le polo con sopra giacche fantasiose a quadri in puro stile “old british” e toppe ai gomiti o in alternativa maglioncini di cachemire dai colori pastello. D'inverno il PAD azzarda pure il pantalone di velluto a costine perché è convinto che mettersi addosso un tappeto peloso gli dia un certo fascino. La PAD, a volte al jeans sostituisce un pantalone da cavallerizza perché così può sempre raccontare con gli occhi che le brillano di come è bello sporcarsi di fango durante le cavalcate al maneggio esclusivo. Adora gli anglicismi: la versione italiana non rende.  Eventualmente, ama piazzare qui e lì parole come “outsourcing” , “trend” e francesi che fanno tanto très jolie!  Odia le abbreviazioni da chat, e infatti usare i social network è per lui la prova più dura.  Il PAD  non è un semplice esponente della diffusa categoria di persone che possono agevolmente essere raggruppate sotto la definizione di “fighetti”. Rappresenta invece un’ulteriore deviata involuzione della specie, una rischiosa estremizzazione dello stesso concetto. La differenza è principalmente di matrice politica. Il fighetto è tendenzialmente danaroso, con generoso “Dad”  dal portafogli rigonfio; non ha una vera e propria coscienza politica. Non ha né la cultura né l’intelligenza necessarie per averla e, fondamentalmente, non gliene frega un tubo della politica, della società, del governo ecc. ecc.. Ha intuìto che in ogni modo per lui non cambierà nulla. Destra o sinistra non sono un problema che lo riguarda. Al contrario, il PAD nostrano, circa 15 anni fa  ha scoperto il consumo consapevole di tutte le risorse del pianeta. Per cui significa che ora mangia solo biologico certificato, succhi freschi, niente conservanti, ama il mercatino biologico della domenica e ci va puntualmente con la sua bicicletta vintage con cestello coordinato con cui va in giro per la città, perché la macchina ormai non si può più prendere, inquina, e poi vuoi mettere quanto costa e quanto ti fa bene pedalare? All’occorrenza e lontano da occhi indiscreti, il Protettore di Animali Domestici si infila in un taxi e via. Distrattamente, guarda  qualche talk show – tipo Ballarò o  Servizio Pubblico – il tg di Mentana e qualche “Serial”, anche se ultimamente si sta appassionando ai  “Reality”.  Al cinema ci va durante la settimana, mai nel week-end, per vedere qualche film straniero e anche  italiano che considera di “livello adeguato” e che ha  le radici nel neorealismo e nella Nouvelle Vague. Sorrentino è il regista. “The best!”  Il PAD fa jogging  e sogna la maratona, non quella di New York ma quella più “upper class”di Boston. La PAD, lei fa pilates perché fa bene alla schiena. Poi c'è il cane da portare a spasso con il giornale sotto il braccio, Repubblica resiste, ma Il Fatto Quotidiano sta prendendo quota.  Impegnato con l'incapacità di trovarsi una “casa” politica nel marasma attuale, non dimentica mai il vernissage pomeridiano.  Il PAD  lo vedi poco al ristorante, preferisce le cene in casa di amici dove si può sparlare liberamente delle corna dell'assente di turno, non lo incontri mai a fare shopping. D'estate rifugge la calca sulle spiagge , troppo variegata e piena di “burini illetterati”. Preferisce ritirarsi sulle Dolomiti, che aver freddo, ad agosto, è così “fascinating”. Lo stile è tutto nella scelta dei dettagli. Vive nel suo mondo e pensa qualunquista. Fa il progressista ma vota per Forza Italia  perché sa di fare piacere a papà, che gli ha insegnato che i comunisti sono quei disperati che vorrebbero fargli pagare il doppio delle tasse sulle loro seconde e terze case. La cosa che più identifica il PAD è la sua indubbia convinzione di essere  molto colto e intelligente. Lui pensa di essere uno di quelli che sanno riconoscere ed apprezzare le cose “giuste”. E’ uno attento al suo “lifestyle”, uno che tendenzialmente non esagera, un equilibrato.  E’ fissato con il suo look, si veste un po’ male ma senza trascendere, e talvolta, nelle sue varianti deteriori, indossa pure abiti griffati e costosi, Perché lui è “cool”, e soprattutto non è mai uno banale, almeno questo è ciò che continua a ripetergli “mamàn”. Non lo vedrete mai andare in giro vestito ordinario. Lascia intendere di non guardare troppo alle mode ma in realtà è schiavo delle tendenze, e aderisce supinamente al suo stereotipo. E’ assolutamente convinto di essere un soggetto non influenzabile ed un pensatore, o se non altro uno con pensieri e idee originali. Vorrebbe essere creativo. Gode nel fare credere ai “suoi” sempliciotti sottoposto di essere uno che sa e fa un sacco di cose straordinarie. Magari si porta appresso libri di poeti spagnoli e sudamericani (mai che legga a casa sua, se no non si vede…) ma non riesce a collocarti Leopardi o Pavese, che per lui possono pure essere del Seicento, almeno nei casi più gravi. Aderisce e sposa con (finto) entusiasmo ogni iniziativa di area no-global; talvolta è vegetariano, tendenzialmente disobbediente.  Esce la sera e frequenta locali dove servono 100 tipi di thé dello Sri Lanka ma non hanno un panino col salame. Nei locali frequentati da lui, a volte vengono eseguite letture che spesso non comprende. Si fuma le cannette con gli amici (qualcuna l’azzecca…), in certi casi indossa borsette etniche e perde tempo recandosi a dibattiti e presentazioni di libri. Se può evita quelli diversi da lui, non vuole mai sfigurare quando va per la strada; i suoi amici sono, o “bella gente” o “tipi strani”, comunque in gamba. Mai lo vedrete in giro con i suoi “protetti”che magari fanno i meccanici, o gli impiegati al catasto che,  se hanno freddo commettono l’ingenuità di mettersi il maglioncino e la giacca a vento qualsiasi. Lui no, il PAD se ha un “amico” sfigato, è perché questo è tanto sfigato da essere “trendy” una specie da proteggere.  Tendenzialmente si tratta di un finto anticonformista, o di un anticonformista a tutti i costi, uno di quelli che deve ostentare la propria cultura (palesemente contro-corrente) anche quando non espressamente richiesto. L'obiettivo è dimostrare di non appartenere ad un gruppo socio-culturale specifico, ma rendere chiaro a tutti la propria diversità e il gusto in fatto di letture, cibi, cinema, musica. Il PAD, piccolo borghese e snob proveniente dalla classe media, che, al fine di seguire la moda del momento, per esibizionismo o per inconfessati interessi personali, ostenta idee anticonformistiche e tendenze politiche affini alla sinistra radicale, generalmente avulse o diametralmente opposte ai valori culturali e sociali del ceto di appartenenza.

Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik.

Fine Agosto 2014

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Maurizio Presidente BamdLa Band tedesca ha suonato anche ad Agosto proprio nella città di Amantea in Calabria ed è infatti qui che è nato e cresciuto anche musicalmente uno dei componenti della "Maurizio Presidente!", Davide Provenzano.

Davide Provenzano di Amantea ha studiato dapprima musica nei vari laboratori presenti nel territorio amanteano e messi a disposizione dalle Bande cittadine, anche se (come tiene ha precisare lo stesso) "musicalmente, socialmente ed atisticamente sono cresciuto nella Banda Fancesco Curcio, ed è li che conservo tanti ricordi e tante amicizie", il percorso lo porta ad abbracciare il "suo" strumento la tromba, con essa Davide ha vissuto tante avventure, ma ha fatto allo stesso tempo tanto sacrificio diplomandosi infine al Conservatorio di Ferrara.
Una volta raggiunto il traguardo del Diploma in Tromba, il giovane amanteano ha proseguito nei vari complessi locali sino a raggiungere Berlino ed è qui che parte l'esperienza con i Maurizio Presidente!

Davide Provenzano Maurizio PresidenteUn progetto musicale che nasce nel 2013, a Berlino, dall’incontro di sei Musicisti venuti da diversi angoli d’Europa.
La multiculturalità del gruppo ed il piacere di sperimentare hanno fatto sin dall’inizio della musica di Maurizio Presidente! un giocoso incrocio di stili: Swing, Afrobeat, Chanson Francese, Reggae, un ricco panorama di suoni in cui viaggia e si perde chi l’ascolta.

La poesia dei testi, cantati in Francese, i ritmi caldi e le improvvisazioni acrobatiche rendono ogni loro concerto un evento singolare, un vero toccasana per la salute che scioglie le articolazioni e libera la creatività.
Partendo dalla città di Berlino, nel quale i componenti vivono e da dove si spostano, i "Maurizio Presidente!" raggiungono tutta l'Europa esibendosi nei posti più svariati siano essi club, festival, bar di quartiere o semplicemente per strada.

Questi i Componenti de "Maurizio Presidente!":
Maurizio Presidente Band2
Christophine Huet - Canto, Ukulele
Davide Provenzano - Tromba, Canto
Orpheas Tziagidis - Saxofono Tenore
Pier Paolo Bertoli - Fisarmonica
Samuel Neyhousser - Percussioni, Canto
Sylvain Bouysset - Basso Acustico Fretless

IL TOUR ITALIANO
Tour Italiano Maurizio Presidente

 

Il gruppo, esibitosi ad Amantea, ha letteralmente travolto il pubblico creando una sorta di "incantesimo" che ha intrattenuto per tutta la durata dello spettacolo gli amanti, i conoscitori e non, dei generi che propongono i 6 giovani musicisti europei

Davide Provenzano Maurizio Presidente Amantea


Ricordiamo che sulla loro pagina Facebook, (raggiungibile qui) si possono apprendere le date del Tour Estivo che è partito il 09 Agosto e si concluderà il 15 Settembre abbracciando oltre all'Italia anche l'Austria e la Germania.

 

Qui un breve video di una loro esibizione:

Majella - Maurizio Presidente ! @ Keller from Maurizio Presidente ! on Vimeo.

 

Se invece si vogliono ascoltare ed acquistare alcuni dei loro entusiasmanti "pezzi" si può cliccando sul seguente indirizzo disponibile QUI

 

 

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Casa MMMiko Marino è giunto nella abitazione della famiglia in località Santa Maria

Aggiornamento ore 13.00 - Secondo quanto riferito da vicini ed amici di famiglia, Miko è giunto a casa ad Amantea. 

Accompagnato dal fratello Fabio, il cantautore amanteano è stato riabbracciato dai familiari e parenti.

Non si conoscono ancora le condizioni, ne informazioni in merito alla scomparsa di quasi 72 ore, ma non è questo l'importante.

L'importante è che la vicenda si sia conclusa nel miglior modo possibile.

Non resta che attendere per scoprire ulteriori risvolti, il tutto mentre i cittadini di Amantea, concittadini di Miko tirano un sospiro di sollievo per il ritorno a casa dell'artista 

 

 Ritrovato a Napoli il cantautore Miko Marino, la segnalazione è giunta alla famiglia direttamente dalla Polizia Ferroviaria del capoluogo Campano. 

 

Aggiornamento ore 10.00 – Si conclude nel migliore dei modi la scomparsa del cantautore Miko Marino.

L’uomo che si era allontanato dalla abitazione familiare, sita in località Santa Maria ad Amantea è stato finalmente rintracciato a Napoli.
Il fratello, Fabio ed altri sono attualmente in viaggio per raggiungere e riabbracciare l’amanteano che ha tenuto in apprensione e preoccupazione la famiglia e tutta la comunità di Amantea.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Fabio, il quale ci ha informato di essere tutt’ora in viaggio verso Napoli dopo che la famiglia ha ricevuto la segnalazione da parte del nucleo di Polizia Ferroviaria, del ritrovamento di Miko presso appunto la Stazione di Napoli Centrale.
Dopo le voci e le segnalazioni circolate nella giornata del 27, circa la presenza del cantante amanteano presso la stazione capitolina di Roma Termini, non è dato sapere se l’uomo sia realmente giunto a Roma per poi scendere verso Napoli o se si sia fermato alla stazione di Napoli Centrale, tappa del FrecciaBianca 9878 del 26 pomeriggio (su cui una testimone diceva di averlo visto).

MikoMarino 1Ma la cosa importante è che dopo 68 ore circa, la famiglia è finalmente in grado di tirare un sospiro di sollievo ed tra poco riabbraccerà Miko, un abbraccio al quale si unisce tutta Amantea che sui Social Network e per le strade cittadine ha fatto partire un tam tam di ricerche tramite la divulgazione di foto ed informazioni del concittadino scomparso.

Miko Marino, autore e cantante di pezzi splendidi che hanno incantate ed accompagnato intere generazioni e che adesso non possiamo non augurarci di ascoltare ancora una volta in uno dei suoi prossimi concerti ad Amantea, nella sua Amantea che dopo lo spavento lo aspetta a braccia aperte.

 

 


Numerose le segnalazioni giunte presso la famiglia del ragazzo e presso la Redazione di TirrenoNews.it.
Tutte sembrano concordare sulla destinazione di Roma. 

 

Aggiornamento ore 20.50 - Continuano le ricerche e le segnalazioni circa la scomparsa del cantante Miko Marino. 
Secondo quanto appreso dai familiari e da alcune telefonate giunte in Redazione l'amanteano sarebbe stato avvistato a bordo del Treno FrecciaBianca 9878 che da Reggio Calabria giunge sino a Roma Termini.

MikoMarinoSembra che Miko secondo le segnalazioni giunte si sarebbe diretto presso la vicina stazione di Paola per salire a bordo del Freccia Bianca.
Una segnalazione giunta alla Redazione di TirrenoNews.it, da un uomo, che contattato da una donna (parente di quest'ultimo), ha ricevuto l'informazione circa la presenza di Miko a bordo del treno.
La donna, infatti, salita nella giornata di ieri, a bordo del Frecciabianca nella stazione di Lamezia Terme avrebbe visto Miko, sembra in stato confusionale (secondo quanto raccontato) nel tratto tra Paola a Napoli (destinazione finale della donna).
La famiglia del ragazzo sembra aver ricevuto altre segnalazioni sulla presenza di Miko nella stazione di Roma Termini ed la speranza è che quindi una volta giunto lì, abbia contattato qualcuno.
Continuano comunque le ricerce delle forze dell'ordine e le segnalazioni, nella speranza che questa vicenda possa concludersi al più presto nel migliore dei modi.

Riproponiamo dunque il messaggio lanciato sul Social Network Facebook dalla famiglia: 

“EMERGENZA:

SE QUALCUNO HA NOTIZIE DEL NOSTRO CARO MIKO MARINO PER FAVORE AVVISARE AL NUMERO 0982.41890

Non si hanno notizie da ieri pomeriggio alle ore 14:00 circa.

 

Aggiornamento ore 15.30 - Allertate le Forze dell'Ordine. Sui Social Network è subito partita la condivisione della notizia e della foto del ragazzo, la scomparsa risale ad ieri pomeriggio.

 

Amantea. Svanito dalle 14 circa di ieri Miko Marino, 37enne di Amantea, si è allontanato dalla propria abitazione in località Santa Maria nel pomeriggio di ieri e da allora non si hanno più notizie.

Al momento della scomparsa il ragazzo indossava una maglia a maniche corte di colore scuro (blu o nero).

La segnalazione è partita sul social network Facebook, dove alcuni amici stanno pubblicando l foto del ragazzo con il seguente testo:

“EMERGENZA:

SE QUALCUNO HA NOTIZIE DEL NOSTRO CARO MIKO MARINO PER FAVORE AVVISARE AL NUMERO 0982.41890

Non si hanno notizie da ieri pomeriggio alle ore 14:00 circa.

(Messaggio autorizzato dal Padre)”

Miko, che proprio oggi compie gli anni è un volto noto di Amantea, autore e cantante di numerose canzoni ha partecipato ha numerosi programmi di intrattenimento e Talent di emittenti televisive calabresi.

Negli anni passati aveva dato vita a numerosi concerti sul Lungomare e prestazioni canore ad eventi estivi di Amantea e del suo Comprensorio, con esperienze anche in Germania.

Al momento non si conoscono le cause di questa scomparsa, i familiari hanno già avvisato le forze dell’ordine che hanno già iniziato le procedure di ricerca sul territorio.

Non resta che aspettare notizie per le prossime ore con la speranza che tutto si risolva per il meglio, e che l’appello lanciato dalla famiglia trovi al più presto risposte chiare su dove si trovi Miko.

Ricordiamo che chiunque abbia notizie o sappia qualcosa contatti immediatamente il numero di casa dei familiari 0982.41890.

 L'ultimo album dell'artista di Amantea risale a Giugno 2012 qui il link di iTunes e del Cd "L'UOMO OK"

MicoMarino grande

 

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