Continua la strage delle palme ad Amantea- Irreversibile ed Irrefrenabile. O meglio senza limiti, senza confini.
Come se le palme fossero nate portate dal vento e non piantate dall’uomo.
Ormai la nostra città , per chi passa dalla SS18, un tempo ricca di palme è facilmente identificabile dai monconi delle vecchie palme, cioè da quello che resta dopo la operazione di taglio delle cime
Lo abbiamo denunciato per primi.
Non ci stanchiamo di segnalare il problema
Amantea così cambia immagine
In occasione degli ultimi interventi di taglio, per esempio le due palme dinanzi al parcheggio dell’MP, ci sono stati segnalati decine e decine di punteruoli rossi che hanno preso il largo per avviarsi altrove.
Punteruoli che si sono spostati nelle palme più prossime.
Abbiamo visto palme divorate dal punteruolo sul lungomare( di fronte a via Baldacchino)
E ci sembra che altre dalla parte nord rischino di essere attaccate dall’infestante punteruolo
In questi giorni abbiamo visto anche le palme lato mare della Statale 18 attaccate e prossime ad essere distrutte
Eppure abbiamo qualche esempio di palme che i privati hanno salvato.
Parliamo di quelle in Via Margherita nei pressi delle case dei ferrovieri salvate da Franco Vetere.
Evidenza che se si interviene si può salvare il nostro patrimonio di palme che incorniciano la nostra città dandole una immagine esotica e turistica
Ma non ci sembra che mai l’amministrazione comunale ( né quella attuale, né quella passata) sia intervenuta per tentare di salvare le nostre palme
Sappiamo che forse è difficile ma forse valeva la pena di tentare.
Certo se si fosse tentato si sarebbero potuti uccidere migliaia di punteruoli che invece stiamo autorizzando a distruggere il nostro scarno patrimonio di alberi
Una responsabilità che continueremo a richiamare
Il pensiero che il punteruolo posa attaccare anche le bellissime palme Washingtonia robusta per poi passare alla washingtonia filifera ci atterrisce.
Amantea non sarebbe più la stessa.
Già abbiamo perso i bellissimi pini marittimi ed è stato un delitto autorizzato.
Anche le palme, no! Sarebbe inaccettabile!
Sono giorni importanti per l’ASD Beach&Volley Amantea. L’associazione insieme ai propri partner inizierà un nuovo percorso dando la possibilità d’esprimersi a tutti gli appassionati di pallavolo e beach volley per rendere un servizio a tutti i giovani in cerca di un’esperienza di crescita sportiva e sociale all’insegna del sano divertimento.
L’ASD Beach&Volley Amantea, affiliata ufficialmente alla Federazione Italiana Pallavolo ed al Coni, ha come obiettivo quello di promuovere la cultura e la pratica dello sport, attraverso l’organizzazione di eventi agonistici nazionali e promuovendo l’attività di beach volley e pallavolo. L’associazione da sei anni organizza lo Sport Village Amantea, divenuto dallo scorso anno Centro Federale Fipav Calabria, capace di ospitare in questi anni moltissimi eventi tra cui: due Tappe del Campionato Italiano di beach volley, una finale del campionato regionale, tre tappe regionali maschile e femminile, le selezioni regionali della rappresentativa calabrese, un corso nazionale di arbitri, la scuola di beach volley e tantissimi eventi amatoriali aperti a tutti. L’ASD Beach&Volley Amantea è già al lavoro per assicurare alla città un’altra stagione ricca di appuntamenti tra cui il Campionato Italiano, ma da quest’anno ha anche deciso di promuovere il suo nuovo progetto sportivo mettendo a disposizione il proprio staff organizzativo e tecnico con tesserati Fipav per dare la possibilità d’esprimersi a tutti gli appassionati della pallavolo. Sarà avviato un progetto di lungo periodo, in cui ragazzi e ragazze avranno la possibilità di avvicinarsi e praticare il mondo della pallavolo da ottobre a maggio, e successivamente avranno la possibilità di continuare l’attività con la pratica del beach volley da giugno ad agosto. Dal parquet alla sabbia e viceversa, con lo stesso spirito che ha contraddistinto la nostra associazione fin dalla nascita: passione, professionalità e sano divertimento. Saranno attivati, in base alle richieste, i corsi di minivolley e scuola di pallavolo che si svolgeranno presso la palestra delle scuole medie di Amantea “G.Mameli”. Mentre nel periodo estivo presso lo Sport Village saranno attivati, sempre in base alle richieste, i corsi di mini beachvolley, scuola di beach volley che si affiancheranno alla sezione agonistica. Il nostro intento è quello di dare la possibilità ai giovani che si avvicinano durante il periodo estivo di continuare a praticare il loro sport preferito anche durante il periodo invernale. Ma anche per dare continuità al lavoro che da anni l’associazione svolge, sperando nel corso dei prossimi anni di far rinascere quel movimento pallavolistico che Amantea ha ben conosciuto fino a dieci anni fa e farlo ritornare ad essere punto di riferimento calabrese come sta succedendo in modo straordinario per il beach volley.
Per date, informazioni, aggiornamenti e regolamenti consultare il sito www.beachvolleyamantea.it
ASD BEACH&VOLLEY AMANTEA
Chiunque accede nel chiostro di San Bernardino può vedere le strutture lignee apposte dal comune di Amantea per integrare la azione di sostegno svolta dagli archi ogivali che sostengono i corridoi al piano superiore ed il soprastante tetto.( vedi prima foto)
Si tratta, come tutti, sanno di arcate in arenaria la cui esposizione agli eventi atmosferici ha concorso a determinare la loro fessurazione.
Ad aggravare poi il quadro fessurativo un irrazionale intervento compiuto a metà del secolo scorso che ha tentato di mettere in sicurezza la struttura interponendo barrette metalliche nelle originarie fessure con il drammatico risultato che la ossidazione del metallo ha comportato l’ampliamento delle fessure medesime.
Si tratta del fenomeno ossidativo che si nota in gran parte del cemento armato delle abitazioni amanteane ( in particolare pilastri, balconi, tetti) e che è responsabile della caduta di calcinacci
Lo strano è che gli interventi condotti nel 1995 non hanno dato attenzione al problema che già al tempo era probabilmente di tutta evidenza.
Poi nel dicembre 2012 della Sovrintendenza regionale per i beni culturali della Calabria ha inviato una nota al comune di Amantea con la quale , si legge fortunatamente e solo nella nota dell’ente( ma non nel testo della delibera) , si evidenzia “l’indefferibilità della messa in sicurezza del chiostro, considerato l’evidente quadro fessurativo delle strutture e lo stato di degrado del materiale lapideo”.
Ed ora allo scadere dei due anni il comune ha deciso di intervenire.
Peraltro in occasione della presentazione della mostra dell'artista Vigliaturo ( vedi foto grande) gli amministratori hanno avuto occsione di verificare "de visu"la gravità della situazione statica del complesso monumentale di San Bernardino.
Ed hanno chiamato a soccorso il professor ed ingegnere Renato Olivito, lo stesso specialista che venne a risolvere il problema dei muri della Chiesa Matrice che cadevano uno dopo l’altro.
Urge, infatti, definire nel più breve tempo possibile, la tipologia di intervento strutturale da attuare per risolvere la questione. Secondo la convenzione stipulata tra l’organo locale e l’ateneo di Arcavacata sarà compito del Dipartimento di ingegneria civile dare seguito “ad uno studio approfondito che preveda l’analisi conoscitiva relativa alla statica e alle condizioni di degrado degli elementi portanti del chiostro e la progettazione di idonei interventi di consolidamento da eseguirsi sugli stessi”
Da qui l’affidamento al Dipartimento di ingegneria della Università della Calabria di un incarico che provveda “alla analisi conoscitiva relativa alla statica e alle condizioni di degrado degli elementi portanti del chiostro del Convento di San Bernardino “ nonché la “progettazione di idonei interventi di consolidamento strutturale da eseguirsi sugli stessi con l’obiettivo di contrastare efficacemente i dissesti in atto e ripristinare la piena funzionalità statica delle arcate del chiostro”
Siamo certi che il professore Olivito come nel caso del muro della Statale 18 antistante la Chiesa Matrice saprà trovare la migliore soluzione all’ennesimo dei tanti problemi di staticità di una “Amantea che cade”