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cav giovanni liscotti amantea 2014Il Comunicato Stampa di Giovanni Liscotti sul tema della Raccolta dei Rifiuti ad Amantea, visti come Risorsa Economica e non come Costo Pro Capite per i cittadini contribuenti

 

Premetto che, in qualità di cittadino attivista, noto che nella nostra comunità da qualche settimana “post elezioni”, sembra essere nato un entusiasmo particolare, soprattutto in quella fascia d’età che sin ora magari non credeva in valori e/o era stata poco incentivata. Di questo naturalmente mi compiaccio e spero che tutto non finisca in breve tempo.

Per un altro verso, mi rammarico per un problema che ci affligge e che continuerà sicuramente nel tempo:  è quello dei rifiuti, pur se, da contati personali con le figure amministrative di competenza, si sta cercando di risolvere il problema il più veloce possibile, per dare un’immagine migliore di Amantea dal punto di vista ecologico, pur se l’inconveniente, non è del tutto da imputare a questa o quella amministrazione, in considerazione che lo smaltimento dei rifiuti e uno dei tanti problemi che affligge il nostro paese, soprattutto la nostra Regione.

In tale contesto, al fine di una collaborazione (senza alcun interesse personale visto che ho sempre cercato di suggerire soluzioni in merito) volevo ancora far notare che in alcuni paesi europei, come Svezia, Finlandia, Norvegia, Germania, il riciclaggio dei materiali è divenuto un vero e proprio business anche per ogni singolo cittadino.

Infatti, già da anni oltre alla raccolta differenziata base (umido – materiali ingombranti ecc…), esistono delle macchine automatiche che pagano i rifiuti che ogni cittadino depone in esse:

•             per ogni bottiglia di plastica 0,25 €

•             per ogni bottiglia di vetro 0,08 €.

 

Ciò significa che i citati rifiuti, vengono considerati come una ricchezza, tant’è che anche molte persone povere, ma non solo, raccolgono rifiuti gettati a terra per riconvertirli in denaro.

Nei citati paesi  ed in generale in quasi tutti i paesi del nord Europa i punti di raccolta automatici dei rifiuti sono già da tempo una realtà concreta ed hanno lo scopo oltre a far guadagnare il cittadino, di promuovere comportamenti civili e responsabili della popolazione.

ORBENE: PERCHÈ NELL’IMMEDIATO (VISTA LA STAGIONE ESTIVA INIZIATA) NON PROVARE AD ATTUARE TALE SISTEMA ANCHE NELLA NOSTRA CITTÀ?  SICURAMENTE DEPOSITARE ANCHE SOLO IL VETRO E LA PLASTICA IN APPOSITI CONTENITORI E RICEVERE IN CAMBIO DENARO È UNA PROPOSTA ALLETTANTE!!! TANTO DA FAR IMMEDIATAMENTE “SCOMPARIRE” PARTE DEI CASSONETTI RIFIUTI CHE OGGI POSTI SULLA SS 18 E IN POCHI (… ISSIMI)  LUOGHI ALL’INTERNO DELLE STRADE DI AMANTEA, NON SONO UN BEL VEDERE.

Riporto alcuni articoli relativi a sistemi incentivanti, di cui alcuni attuati anche in Italia:

Guadagnare dalla spazzatura si può! Trasformare i rifiuti in risorse...e sconti pure! Ed è così che anche in Italia stanno cominciando a diffondersi nei comuni, nella grande distribuzione o nelle scuole postazioni di raccolta automatica a cui accedere liberamente e dalle quali ottenere degli sconti o dei buoni da utilizzare per la propria spesa, ma anche premi di altra entità, in modo da incentivare i cittadini alle buone pratiche e da evitare la scorretta tendenza all’accumulo di rifiuti lungo le strade ed in luoghi non destinati ad essi.

In Norvegia e in generale nel Nord Europa i punti di raccolta automatici dei rifiuti rappresentano già da tempo una realtà concreta, volta a promuovere comportamenti corretti e civili da parte della comunità dei cittadini, Proprio un anno fa, tra ragazzi avevano testato il funzionamento di uno dei dispositivi norvegesi, ottenendo uno sconto di sei euro sulla spesa ed affermando che sistemi simili avrebbero potuto rappresentare un ottimo spunto per la soluzione dell’emergenza rifiuti napoletana. Eccone alcuni esempi nostrani, la cui diffusione sta avvenendo progressivamente in tutta la penisola.

 

1) Ecobank

ecobank

Ecobank è un progetto della Regione Piemonte attivo dal 2009. Esso consiste nella raccolta differenziata di contenitori per le bevande, con particolare riferimento alle bottiglie di plastica ed ai contenitori di alluminio, tramite postazioni automatiche facilmente accessibili dai cittadini. In cambio si riceveranno dei buoni spesa da utilizzare nei supermercati convenzionati. I vuoti a perdere si trasformano così in vuoti a rendere, educando alla corretta differenziazione dei rifiuti. Le postazioni Ecobank si trovano attualmente nei Comuni di Venaria Reale (TO), Valenza (AL) e Alessandria.

 

2) Ecopunto

EcopuntoEcopunto è una bottega del baratto che aiuta la differenziata. Nel 2010 vi avevamo presentato l’Ecopunto di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dove era ed è tuttora possibile barattare prodotti destinati ad essere riciclati, e che hanno perso qualsiasi utilità per il consumatore, con beni alimentari grazie ai quali arricchire la propria spesa, mediante una raccolta punti basata sulle quantità di rifiuti consegnati. Il fenomeno si è via via diffuso in varie zone della Sicilia ed Ecopunto è ora presente anche a Barcellona Pozzo di Gotto, Cinisi e Terrasini, con nuove aperture previste in altre località.

 

3) RePaperMe/Eurven

RePaperMe EurvenDa novembre 2011 anche in Italia la raccolta differenziata della carta si fa al supermercato grazie a RePaperMe, il primo compattatore di carta e cartone in grado di calcolare la quantità raccolta e, in proporzione, destinare punti premio utili per ottenere sconti sui prodotti in vendita, accumulati grazie ad una carta fedeltà. Al progetto hanno già dato la propria adesione catene della grande distribuzione come Despar, con alcuni punti vendita attualmente attivi in Lombardia.

 

4) Mr Pet

Mr PetMr Pet è un sistema di raccolta della plastica basato sulla remunerazione dell’utente nato nei primi anni del 2000 ed attivo nei supermercati grazie alla presenza di contenitori automatici predisposti per l’inserimento dei rifiuti e la ricezione automatica di punti da raccogliere in una card personale e da utilizzare per la spesa. E’ tuttora in corso l’evoluzione 2.0 di Mr Pet, che manterrà comunque validi i punti accumulati fino a questo momento.

 

5) RD Italia

rd-italia-differenziataDal 2009 a Napoli, grazie alla raccolta differenziata, i rifiuti diventano premi. RD Italia mette a disposizione di Comuni, Enti Pubblici ed imprese private delle macchine per la raccolta di lattine e bottiglie che premiano la buona pratica della differenziazione dei rifiuti grazie ad incentivi per i cittadini, consistenti in prodotti omaggio di diversa entità a seconda dl luogo in cui il punto di raccolta è collocato. Attualmente tramite il progetto EcoEtica il servizio è attivo in tre scuole superiori della provincia di Napoli, mentre si avvalgono delle macchine automatiche RD Italia anche le catene di supermercati Conad Adriatico e Sigma e, per la prima volta in Italia una stazione di servizio di Vicenza in cui la spazzatura si trasforma in sconti benzina. Di questi tempi, mica male no?

 

Cav. Giovanni LISCOTTI.

 

 

Pubblicato in Primo Piano

Calabria Maran 10 Years ago
La Calabria è invasa dai nostri rifiuti ed urge trovare le soluzioni

Sei d'accordo che la soluzione è incrementare la raccolta differenziata porta a porta eliminando i cassonetti nella città?


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Riceviamo e pubblichiamo la nota inviataci dal sindaco Vadacchino in merito alla vicenda dei rifiuti 

“La città da oltre due settimane è coperta da cumuli incredibili di spazzatura, ma la Regione continua a rimanere sorda ai nostri appelli disperati.

Quella di stamattina è la terza segnalazione che nel giro di dieci giorni inoltriamo all’Assessore Regionale all’Ambiente e ai Prefetti di Cosenza e Catanzaro, ma senza ricevere alcuna risposta.

Anzi una risposta, seppur indiretta, l’abbiamo ricevuta dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente che inspiegabilmente ci esclude dall’elenco dei comuni autorizzati a conferire nei giorni 25 e 26 presso l’impianto di Lamezia.

E ciò avviene senza tener conto del fatto che il nostro Comune ne ha diritto in quanto, relativamente ai servizi tecnologici (acqua potabile pozzi di Nocera Terinese, consorzio bonifica tirreno catanzarese - Lamezia Terme, depurazione Nocera Terinese, spazzatura) era aggregato all’ex ATO 2 di Catanzaro; per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, infatti, è socio della Società Lamezia Multiservizi - con sede a Lamezia Terme e di cui fanno parte altri diciannove comuni - e la stessa è abilitata ad oggi allo sversamento presso la società Daneco di San Pietro Lametino.

Nonostante si stia attuando il sistema “porta a porta”, con fondi propri, per il 40% del territorio comunale, la situazione resta molto grave e al limite del collasso e le vie cittadine risultano occupate da circa 400 tonnellate di rifiuti. (Nella foto i rifiuti lungo la SS18)

E questo avviene a ridosso del noto Carnevale “Città di Amantea” (dal 02 al 9marzo) che registra almeno 50 mila presenze annue anche da fuori regione. Chiediamo perciò l’immediata inclusione del nostro Comune tra quelli che da domani potranno conferire presso l’impianto di Lamezia Terme.

Se ciò non dovesse avvenire saremo costretti a porre in essere misure anche drastiche (chiusura delle scuole, degli uffici, ecc) a tutela del diritto alla salute dei cittadini.

Non si esclude, inoltre, l’eventualità che i cittadini possano ricorrere a forme di protesta eclatanti”.

 

Una sola domanda: a chi altri se non ai Pianopolesi possiamo mandare i nostri rifiuti?

 

Pubblicato in Cronaca

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Amantea è invasa dai rifiuti

Al sindaco il difficile( forse impossibile) compito di trovare una soluzione

Il pericolo:

  1. L’amministrazione nella presunzione che il problema dei rifiuti si sarebbe ( come sempre) risolto in pochi giorni fece emanare l’avviso di tenere i rifiuti a casa. Tante lo hanno fatto per diversi giorni, poi….
  2. I rifiuti hanno invaso la carreggiata con i rischio di essere calpestata dalla auto od anche di bloccare il traffico!
  3. Il percolato scende, la puzza sale.
  4. Il percolato finirà a mare( tutti lo sanno e nessuno fa finta di saperlo)
  5. Il rischio che gli imbecilli diano fuoco( speriamo di no!) è alto( le mamme dei cretini sono sempre incinte)
  6. La gente va a teatro ed ai convegni sperando che qualcuno risolva il problema

Insomma il sindaco Vadacchino è solo in questo compito arduo ed è circondato da forze ostili

Il comune non ha grandi cassoni per depositarvi i rifiuti. Ne se ne trovano visto che il problema è serio in tutta la Calabria( sono circa 30 mila le tonnellate in strada)

Amantea non ha nemmeno una isola ecologica attrezzata e sufficiente

Il porta a porta nel centro abitato non è cominciata

Belmonte Calabro ha scoperto che da altri comuni ( ?) vanno a sversare i rifiuti nei suoi cassonetti!

La Puglia non accetta i rifiuti calabresi

I sindaci del catanzarese non vogliono i rifiuti cosentini a Pianopoli .Abramo propone una protesta permanente dei sindaci e l'occupazione della discarica di Pianopoli per impedire che i mezzi delle altre province scarichino nell'impianto e dice «Solamente in questo modo il territorio faremo capire alla provincia di Cosenza cosa vuol dire avere i rifiuti per strada».

Amantea ed Aiello calabro non vogliono la discarica di Ciani.

Ci si avvia a momenti estremamente difficili ed a scelte difficili

L’assessore regionale all’ambiente Pugliano si preoccupa di revocare al comune di Amantea il finanziamento per il porta a porta ma sembra incapace di risolvere la gravissima situazione e propone la soluzione folle di trasferire i rifiuti via nave in olanda con evidente duplicazione delle tariffe già altissime

La minoranza politica amanteana continua ad essere coerente con la propria storica posizione.

Chi aveva speranza di trovare una soluzione facile, semplice, immediata e poco costosa al problema dei rifiuti calabresi trasferendoli a Taranto e comunque in Puglia, ora resterà deluso.

L'assessore all'ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro dichiara : «Smentisco l'arrivo di rifiuti da Catanzaro»

Ed intende Catanzaro per Calabria!

Anzi sostiene che «La legge prevede la chiusura del ciclo dei rifiuti urbani all'interno dei confini regionali». Non solo ma ribadisce , come logico, che «Il nostro sistema regionale dei rifiuti urbani è tarato per garantire il soddisfacimento del fabbisogno interno»

Non è quindi come quello calabrese che non realizza l’autonomia regionale e soprattutto provinciale e comprensoriale, per cui il trasferimento altrove è diventato un mestiere per quanto irresponsabile.

« Smentisco la notizia apparsa sulla stampa pugliese e calabrese che parla di un arrivo di rifiuti urbani da Catanzaro verso la nostra regione».

«In aggiunta e per ulteriore chiarezza è opportuno dire che, in questo momento storico, il nostro sistema regionale dei rifiuti urbani è tarato per garantire il soddisfacimento del fabbisogno interno ed è, quindi, nell'impossibilità di accogliere alcunché da qualunque parte d'Italia».

E chiarisce che «Devo smentire la circostanza spiega Nicastro in primo luogo va chiarito che la legge prevede la chiusura del ciclo degli urbani (rifiuti, ndr) all'interno dei confini regionali e che, eventuali conferimenti in deroga a tale norma, devono essere stabiliti con opportuni protocolli d'intesa tra le Regioni».

Poi conclude evidenziando che «Nel caso specifico rileva non esistono protocolli né, tanto per essere chiari, sono state avviate le procedure per sottoscriverli».

Una bella fregatura. Praticamente la “monnezza calabrese” deve restare in Calabria o mandata molto lontano con costi inaccettabili ancora più per una regione povera come la nostra!

Pubblicato in Catanzaro

Riceviamo e pubblichiamo con piacere l’ intervento del cav. Liscotti a seguito del nostro articolo sul principio dell’autosufficienza.

“In merito all’articolo apparso su uno dei locali siti web avente titolo “La rivoluzione dei rifiuti. Scatta il principio della autosufficienza territoriale” vorrei dire….. ai posteri l'ardua sentenza. Se qualcuno ricorda i miei interventi in merito a ciò e alle polemiche per "cozzo Giani" ritengo che siamo al capolinea. Discutiamo certamente del sito (SI o NO) ma non di dare l'immondizia ad altri che sicuramente non vogliono.

Perchè su tale problema non si apre un dibattito aperto con i cittadini, al fine di far comprendere meglio le prerogative delle raccolte differenziate e le aperture anche di piccole/grandi isole ecologiche a norma della Legge 152/2006.

A proposito dell'isole: quella di Amantea come mai è ferma!!, almeno per quanto concerne lo stoccaggio dei cartoni e la plastica si potrebbe utilizzare (mediante eventuali ulteriori l’adeguamenti, perché mandare in altri luoghi fuori regione i rifiuti , vista l’emergenza ne pagheremo le conseguenze in bolletta). Intorno a tale problema si fa retorica e bellavista, ma nessuno lo affronta seriamente al fine di far comprendere il problema.

Credo a tal punto che sia giunto il momento di non continuare a fare scarsa informazione come: le discariche portano i tumori, le malattie aumentano ecc…. Questo avviene quando le cose sono incontrollate e non a norma, la quale quest’ultima (in vigore) non prevede certamente Inquinamento Zero, ma solo l’emissione in atmosfera o sul suolo di un “inquinamento” entro alcuni valori stabiliti e concertati a livello Europeo o Internazionale.

Ritornando a noi, perché allora non si tolgono i cassonetti sotto tutte le case delle persone, (vedasi via Bologna/via Baldacchini – Via Lava Gaenza ed altre zone) considerato che anche questi portano magari malattie, ma forse li, abitano i figli di “nessuno”.

Scusatemi ci vorrebbe molto tempo per specificare vari concetti sull’argomento, premettendo che, da un punto di vista anche al sottoscritto non piace avere l’immondizia in casa o vicino, ma vorrei, farvi riflettere che per quanto riguarda il nostro territorio, bisogna far le proteste anche per i tralicci dell’alta tensione – i treni che transitano ad alta velocità quasi in centro città (e le barriere frangirumore?) – i Tir per la SS 18 (polveri sottili) e quant’altro, e ancora una volta consentitemelo in dulcis in fundus i cassonetti che bruciano d’estate o l’immondizia esposta al sole per intere giornate, senza che i cassonetti vengano sterilizzati.

Allora, tutti cerchiamo di ragionare e programmare un futuro migliore a iniziare dalla nostra Amantea, dove tante piccole cose possono essere fatte, sempre e comunque in trasparenza e soprattutto rispettando le norme in vigore. Ancor di più d’ora in avanti, che a quanto pare in ambito regionale, si stia varando una legge che ognuno deve “trattare” i propri rifiuti, prima di conferirli.

Comunque, mi rendo disponibile ad eventuali confronti aperti ed in pubblica assemblea.

Vorrei suggerirvi in merito un link che riporta alcuni articoli sull’argomento, tenendo alta l’attenzione al fine di impedire eventuali problematiche. (http://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/tag/termovalorizzatore/)

Rimane sempre il fatto che vi sono altri impianti che sicuramente inquinano, ma credo che ciò avvenga non per cause tecniche, ma per l’imperizia dell’ essere umano.

                                                                                              Cav. Giovanni LISCOTTI

Pubblicato in Cronaca

Era solo questione di tempo. Ora ci siamo. Ad ognuno i rifiuti prodotti.

Basta con gli ipocriti furbetti di quartiere che non vogliono le discariche nei loro territori ed in quelli dei comuni loro prossimi e preferiscono inviare i propri rifiuti in comuni distanti e dove non ci sono i furbetti come loro!

Lo ha deciso l’ assessorato regionale alle Politiche dell'ambiente, con il Piano di interventi approvato, che prevede 250 milioni di investimenti, puntando a completare e ammodernare il sistema impiantistico calabrese dei rifiuti.

Obiettivi principali del Piano sono le politiche di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti, attraverso azioni di recupero, riciclo e valorizzazione della raccolta differenziata.

Ma è fondamentale perseguire e raggiungere due principi basilari della normativa sui rifiuti.

Il primo è quello della “prossimità”, secondo il quale ogni territorio deve gestire, riciclare e smaltire i rifiuti che ha prodotto, presso impianti vicini, quanto più possibile, al luogo di produzione.

Il secondo è il principio della “autosufficienza gestionale", secondo il quale la dotazione impiantistica deve garantire la completa autosufficienza dei territori (ognuno deve gestire i rifiuti che produce) ed evitare impatti ambientali (inquinamento atmosferico, rumore, pressione sulla rete stradale), relativi al trasporto.

Per raggiungere tali condizioni, nel territorio crotonese, diventa fondamentale realizzare una discarica di servizio, cioè da destinare solo al conferimento degli “scarti di lavorazione”, provenienti dall'impianto di trattamento meccanico Biologico di Crotone e, quindi, solo per il territorio crotonese.

A tale scopo, il 7 febbraio scorso, l'assessorato all'Ambiente ha chiesto, ai 27 Comuni della provincia di Crotone, di voler manifestare la disponibilità alla realizzazione di detto intervento sul proprio territorio.

I Comuni interessati dovranno individuare aree che abbiano idonee caratteristiche geologiche, geotecniche, idrogeologiche, di estensione complessiva di ha 2, nonché adeguato collegamento alla viabilità principale e secondaria.

A breve toccherà anche a noi , ad Amantea.

Il problema è che la produzione di spazzatura di Amantea è pari se non superiore a quella di Aiello Calabro, sommata a quella di Cleto, di Sersa di Aiello, di San Pietro in Amantea, di Lago, di Belmonte Calabro, di Longobardi e Fiumefreddo Bruzio.

Se diciamo no alle discariche nei comuni viciniori toccherà trovare un terreno nel nostro territorio.

Facile capire dove .

Pagare i debiti sembra un optional per sindaci e ragionieri.

Meglio dare qualche servizio alla popolazione, erogare qualche contributo, fare qualche festa.

Ed allora il sistema generale collassa.

Tanto anche quando i comuni falliscono nessun amministratore e dirigente paga di tasca propria ed i debiti restano sempre ai cittadini.

Parliamo di rifiuti e dei debiti dei comuni.

La palma di vincitore dei capoluoghi di provincia spetta a Reggio Calabria con circa 24 milioni di euro

Segue Cosenza con 14.279.363,88 euro.

Quasi niente Catanzaro con 4.727.868,57 euro.

Poi Vibo Valentia con 2.731.216,07 euro

Ed infine Crotone con “appena” 621mila euro.

Tra i Comuni con il maggiore debito si segnalano:

Lamezia Terme con oltre 4 milioni,

Rossano che sfiora addirittura i 6 milioni

Castrovillari appena sotto i 4 milioni. Con queste cifre i due milioni e mezzo di Rende sembrano ben poca cosa.

Rende con appena 2,5 milioni di euro

Montalto Uffugo 4.500.461,33 euro.

Amantea 2.926.188,55

Melito Porto Salvo 2.234.622,22 euro

Guardavalle con 1.236.359,24 euro

Briatico con 1.229.061,64 euro

Nocera Terinese più di 1 milione di euro

Ma da quanto tempo i comuni non pagano la regione?

I soldi pagati dai cittadini che fine hanno fatto?

Chi controlla i comuni?

Che fa la Corte dei Conti?

Che fanno le Prefetture?

Perché la regione non intima i pagamenti?

Chi paga gli interessi sulle esposizioni?

Chi deve mandare via questi amministratori incapaci? Perché non lo fa?

I cittadini hanno diritto ad un buon governo?

Riceviamo e pubblichiamo il testo delle interrogazione a risposta scritta inviata dal consigliere comunale di minoranza( Noi Liberi) del PD:

Lo scrivente Antonio Rubino, interroga la SV per avere contezza della situazione dei servizi RSU ed in particolare chiede di conoscere:

  1. a)La tempistica e le modalità attuative delle prove di selezione del personale per la informazione sulla raccolta Porta a Porta dei rifiuti;
  2. b)Il debito per mese verso il commissario per l’emergenza ambientale, la eventuale presenza o meno nei relativi bilanci previsionali di ogni singolo anno e le ragioni del mancato pagamento;
  3. c)Eventuali altri debiti per mese del servizio RSU
  4. d)Quando sarà attivata l’isola ecologica e le relative modalità di gestione

Distintamente Amantea 11.4.2013 Noi Liberi Il Consigliere Comunale Antonio Rubino”

Abbiamo sentito in via breve il consigliere il quale ci ha riferito quanto segue: “ Amantea vive gravi momenti di sofferenza . L’edilizia è ferma, il commercio è fermo, anche le grandi imprese locali mettono in cassa integrazione i propri operai se non addirittura li licenziano, la pesca è vietata anche per le piccole imbarcazioni da una legislazione europea incapace di capire perfino l’autoconsumo. Ci resta il turismo per il quale l’amministrazione fa poco o nulla. Un turismo che muore ancora prima di sbocciare se il mare è sporco, le spiagge abbandonate a se stesse ed il piano spiaggia non operativo. Ma se la città ( e la regione!) non è perfettamente pulita e manutenzionata ( verde, taglio dell’erba , riparazione delle buche, eccetera). Sotto questo aspetto si impone da parte dell’AC la massima attenzione al servizio RSUI. Da qui la nostra interrogazione per capire meglio questa situazione che ci sembra gravissima e per sapere cosa intende fare la Giunta Tonnara”

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