Probabil mente il co mune di A mantea è il primo comu ne italiano a citare la cas sa depositi e prestiti pres so il Tar.
La vicenda è quella relativa ai mutui.
Il comune di Amantea in data 24 dicembre 2015 ha chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti sette mutui( Campo sportivo Campora SG, rete fognante S Procopio, Campora , Fravitte, rete acquedottistica interna, ampliamento via PO, Prolungamento via Mazza, pavimentazione tratti stradali sottoferrovia, rotatoria Oliva)
La cassa DDPP con note del 29 dicembre non ha affidato i mutui.
Il comune con nota del 15 gennaio 2016 protocollo 790 ed ai sensi dell’art 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990 n 241 ha prodotto istanza di accesso ai documenti amministrativi della Cassa Depositi e Prestiti.
La cassa DDPP h evaso la richiesta con nota dell’11 febbraio 2016 ed ha inviato gli atti istruttori
Sempre il comune con delibera di giunta n 26 del 23 febbraio 2016 ha dato incarico legale allo studio Manzi di Roma per la verifica della posizione dei mutui, sostenendo che la conclusione del procedimento è consistita per tutte le posizioni in quanto segue;:” per l’anno in corso di non affidare l’ente in relazione alla suddetta posizione di prestito e per l’importo indicato” senza richiamare la citata nota dell’11 febbraio 2016 da parte della Cassa Depositi e Prestiti”.
Oggi in consiglio comunale è stato riferito che i legali del comune hanno presentato ricorso avverso la decisione della Cassa DDPP.
Il sindaco ha anche riferito che sono stati sentiti i dirigenti della Cassa DDPP che sono apparsi quantomeno titubanti dando la impressione di “arrampicarsi sugli specchi per giustificare la loro decisione “.
“Biagino” è un politico acuto. Gli sfugge poco.
E per questo sembra che sia più politico lui dei politici “ufficiali” , sia di maggioranza, ma, soprattutto, di minoranza.
Ecco cosa ha pubblicato sul suo “#ATTENZIONE SUCCEDE AD AMANTEA #
“Comune di Amantea - Bando di gara riservato alle Cooperative sociali di tipo B/C - info per i Cittadini, le Imprese e le Future Generazioni
Una Città intera ed i lavoratori delle Cooperative (spesso pagati con forte ritardo) chiedono lumi e maggiori garanzie sul servizio che a breve sarà aggiudicato.
Il 31.12.2015 è stato pubblicato sull'Albo Pretorio on-line il bando riservato alle cooperative di tipo B e C. Non passa inosservato il punto 6 in cui è espressamente fatto riferimento alla salvaguardia occupazionale:
- Riferimenti normativi: D.lgs 22/97 / D.lgs 152/07 / D.lgs 163/2006 e s.m.i., Codice Civile
È d'obbligo per la cooperativa nella scelta del personale di adeguata qualifica e adeguate capacità;
È d'obbligo per la cooperativa affidataria garantire il livello occupazionale del personale non socio già utilizzato in precedenza riguardo l'intervento di che trattasi da inquadrare secondo il progetto.
Ai lavoratori delle cooperative operanti nel settore manutentivo è stato garantito, nel bando, lo stesso diritto di quelli impegnati nella precedente gestione delle strisce blu, spero solo che non gli venga riservato lo stesso trattamento degli ex ausiliari del traffico!
(Ho avuto informazioni, da ambienti vicini agli organi di gestione dell'Ente comunale, che la clausola di salvaguardia è ritenuta sacra e per tanto sarà fatta rispettare)
Mi chiedo, se i due bandi (manutentivo e strisce blu) sono stati emanati dallo stesso Ente e la clausola di salvaguardia è la medesima, l'Amministrazione Sabatino come giustificherà un diverso trattamento dei lavoratori ed in particolare la perdita del posto di lavoro da parte degli ausiliari del traffico impegnati nella precedente gestione?
Cordialmente. Biagio Miraglia”
Aspettiamo la risposta dell’amministrazione, pronti alla sua pubblicazione.
Temiamo , però, che arrivi prima qualche altra risposta tra quelle provocate dai “vigilini”.
Ovviamente scherziamo. Forse non è davvero un miracolo, ma vederli così sorridere a margine della appena avvenuta inaugurazione della restaurazione della antica chiesa trecentesca di Amantea, lo fa apparite tale.
Parliamo di Francesca Menichino e di Sergio Tempo , l’una della minoranza e l’altro della maggioranza.
Stando al web, anche quello recente, sono su posizioni fortemente contrastanti e rappresentano due mondi politici distanti, se non alternativi.
Ma sono persone, anzi persone per bene, e pronte , quindi, a ritornare tali , ad incontrarsi ed a parlarsi. Ben oltre che le posizioni e le scaramucce politiche .
Anzi di più.
Francesca esordisce ricordando che non parteciperà, ne lei, né la minoranza alla commissione convocata per il 28 perché inutile, visto che si dovrà discutere di tematiche comprese nel consiglio del 30 ed i cui atti sono stati già definiti.
Ma è sempre lei che ricorda la difficoltà dell’assessorato gestito da Tempo che ha dovuto minacciare ripetutamente le dimissioni per avere un ufficio dotato di forza lavoro sufficiente ed efficiente.
Insomma politici che oltre alle distinte e spesso distanti posizioni restano affettuosi conoscenti, così che il vero miracolo di san Francesco d’Assisi è quello di aver fornito una occasione di incontro.
Sta per arrivare l’acqua , che, infatti, arriva appena scattata la seconda foto, ma Francesca Menichino e Sergio Tempo si prestano volentieri ad uno scatto che sa di complicità umana ma non politica.