Il web è un mondo infinitamente ricco che ti permette di sapere cose che diversamente non sapresti mai.
Eccone la riprova.
Scrive Arturo Suriano il 19 agosto:
“Dite al cazzone di Marco Carta, che il conto dopo il concertone di ieri ad Amantea (CS), deve pagarselo da sè, perché la mia addizionale comunale e regionale carissimi Sindaco di Amantea e Governatore della Calabria, devono essere spesi per i servizi essenziali in favore della mia gente, cioè per la scuola pubblica, per la sanità, per l'assistenza agli anziani e per i diversamente abili, non per i coglioni/e come lui né per i suoi magnacci procuratori: MI RACCOMANDO DITEGLIELO!!!”
Una nota virale, condivisa e commentata da oltre un centinaio di persone.
Subito Enrico Caruso gli chiede: “Ma che è successo?”
Ed Arturo chiarisce che Marco Carta: “ È entrato in un locale, e poi è andato via senza pagare dicendo che avrebbe pagato il Comune, il gestore ovviante il giorno dopo si è recato in comune per chiedere un pagamento non dovuto...”
Concludiamo con il commento di Alberto Morelli il quale dice: ”Artù non per giustificare nessuno e questo tipo di comportamento assolutamente sconcertante ma, secondo me, l'autorizzazione a farlo gliel'ha data "qualcuno" (non so l'importo ma uno che guadagna certe cifre non rischierebbe di essere messo in piazza per una cosa del genere)...e se così fosse non so chi è stato e non mi interessa...ma, per giustizia, si dovrebbe fare avanti e prendersi la responsabilità...”
Ad ognuno le proprie riflessioni.
Forse però non siamo soltanto il paese delle banane , ma anche quello degli scimmioni.
Non ci chiedete chi sia il barista.
E per fortuna che c’è il web.
La vicenda della querelle tra Amantea e Nocera Terinese che potrebbe giungere in tribunale e non solo civilmente, sembra avere diverse origini.
Una è quella dell’impianto di depurazione in comune e della sua localizzazione in Nocera Terinese.
Una fortuna per Amantea che, come ho scritto, ha aiutato a migliorare il nostro mare dagli sversamenti del vecchio impianto di depurazione di Catocastro e dai reflui fognari di Belmonte .
Ma un impianto che ha probabilmente indotto la questione tra i due comuni.
Ora sembra emergere un’altra verità quella di 2.700 mila euro di debiti.
Lo riferisce la conigliere Francesca Menichino che ha partecipato ad un incontro in quel di Nocera Terinese ( vedi foto)
Ecco cosa scrive la consigliera del M5s:
“IL MARE NERO E LA NOTTE BIANCA
Adesso a Nocera. Il Sindaco Fernanda Gigliotti ha convocato una riunione per informare i cittadini sul problema del mare, per AFFRONTARLO, non per NASCONDERLO.
È venuta con un microfono, in pubblico e non a far "chiacchiere da bar " , e soprattutto con i dati, i numeri, tra cui i 2.700.000 euro di debiti del Comune di Amantea per la depurazione.
E con forza ha invitato i cittadini a denunciare, senza chiamarli incivili, ma dando per prima l' esempio della denuncia che farà contro ignoti per tutelare l' ambiente.
L'ambiente e non l' immagine, che è l' unica cosa di cui si preoccupa il Sindaco Amantea.
Che regala ad un legale 2500 euro per querelare il sindaco di Nocera invece di collaborare.
E che intanto, in attesa di Marco Carta, si impegna alacremente nella fondamentale attività della sistemazione dei palloncini per la Notte Bianca.
Complimenti!”
Un bel cane, come tanti altri, che passeggia sulla sabbia cocente tra gli ombrelloni.
I bambini delle famiglie che non ne possiedono uno si avvicinano ai genitori, spaventati.
Qualcuno scatta la foto che vi presentiamo.
Qualcuno chiama la polizia Municipale ed il comandante Caruso appena possibile invia i suoi agenti.
Un invio inutile perché il cane nel frattempo è andato via , volatilizzato.
Peraltro non aveva nemmeno un ombrellone.
Né i vigili urbani, invero, ad Amantea tuttofare, possono attendere ad accalappiarli.
Al più possono chiamare l’addetto all’accalappiamento che però opera solo di pomeriggio e che deve venire da “lontana via”.
Né il comune, né il distretto hanno un servizio proprio e capace di interventi immediati.
E allora occorre sperare che i cani senza padrone non mordano nel mentre vengono accalappiati e portati a ricovero dove potranno ricevere cure ed alimentazione.
Intanto non resta che sperare che accedano singolarmente e non in branco.