Nella mattinata odierna si è tenuto un importante incontro, che fa seguito al Consiglio Comunale del 26 ottobre scorso, voluto dal Commissario ASP di CS Dott. Gianfranco Filippelli ed il Sindaco D.ssa Monica Sabatino del Comune Capofila del Basso Tirreno Cosentino, accompagnato dal Vice Sindaco Dott. G.B. Morelli e dall’Assessore D.ssa Emma Pati tenutosi presso la sede di Via Alimena in Cosenza alla presenza dell’ Onorevole Carlo Guccione.
Nella riunione il Commissario Dr. Filippelli ha comunicato al Sindaco Sabatino di aver ufficializzato ed inoltrato al Direttore del Dipartimento Sanità Regione Calabria Dr. Fatarella il progetto di potenziamento del Centro Polispecialistico Sanitario di Amantea che prevede:
- €. 2.000.000,00 per il completamento e adeguamento della Struttura e degli impianti tecnologici; €. 500.000,00 per acquisto nuove attrezzature sanitarie;
- Istituzione del N.C.C.P. (Nucleo Centro Cure Primarie) h24 che prevede l’istituzione di una rete di ambulatori di medicina generale in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, sia nella fase di risposta alle acuzie, sia nella fase di gestione e controllo delle principali patologie croniche nonché la presa in carico dei codici bianchi e codici verdi (equivalente migliorativo della cosiddetta Casa della Salute);
- La creazione di una piattaforma per a norma per l’atterraggio ed il decollo dell’elisoccorso del 118 adiacente al Poliambulatorio;
- La presenza costante, dotazione già avvenuta, di una auto ambulanza del 118, vero e proprio piccolo centro di rianimazione mobile munita di un servizio di telecontrollo, in grado di inviare dati immediati del paziente soccorso alle UTIC di riferimento. Questa ambulanza già in funzione dal qualche settimana garantisce un intervento immediato a patologia cardiologiche acute già prima di raggiungere il nosocomio specialistico.
Oggi un importante passo avanti nella realizzazione e nell’arricchimento di tutto il comprensorio del Basso Tirreno Cosentino dal punto di vista del fabbisogno sanitario del nostro territorio.
Rimaniamo in attesa che il Dr. Fatarella sottoponga il piano presentato dal Dott. Filippelli al tavolo tecnico regionale che dovrà completare l’iter procedurale per quanto stabilito.
Il Sindaco Sabatino, a nome di tutti i Sindaci del Basso Tirreno Cosentino ha ringraziato il Commissario Dott. Filippelli e l’Onorevole Carlo Guccione per aver dato immediata risposta alle richieste pervenute in questi ultimi giorni sia dal Consiglio Comunale aperto e sia dalla Rete delle Associazioni costituite per l’occasione.
Il Sindaco
D.ssa Monica Sabatino
Le difficoltà economiche degli amanteani si riverberano soprattutto nel problema della abitazione. Molti gli sfratti per il mancato pagamento dei fitti mensili.
Da qui la ricerca esasperata di un alloggio popolare il cui fitto è talmente irrisorio da diventare assolutamente appetibile.
Il patrimonio di alloggi popolari ad Amantea comincia a nascere negli anni cinquanta per dare soluzione alle famiglie, un tempo numerose, che vivevano, spesso, in monolocali e quasi sempre in immobili sprovvisti di servizi igienici e di abitabilità
Dopo la forte risposta dello stato ai bisogni delle famiglie più povere con le regioni la attenzione alle esigenze delle famiglie più povere sembrò sterilizzarsi.
Così l’ ICP (Istituto Case Popolari ), che era stato creato nel 1903, successivamente chiamato IACP (Istituto Autonomo Case Popolari ), divenne Aterp ( Azienda territoriale edilizia residenziale pubblica) un carrozzone politico a disposizione delle lobby politiche e che oggi sempre la politica, invece di trasferirle in proprietà ai comuni, intende trasformare in Aterp unica regionale, che sarà un carrozzone ancora più malmesso e mal funzionante.
La prova sta anche nel fatto che gli alloggi cadono a pezzi ed invece di essere assegnati agli attuali detentori ovviamente a prezzi contenuti vengono ristrutturati e manutenzionati a spese pubbliche sottraendo così risorse a nuovi alloggi atti a soddisfare sempre nuove esigenze abitative
A questo grave quadro si aggiunge la approssimazione delle amministrazioni comunali che hanno difficoltà a controllarle.
In questo ambito si muove , ormai da anni, la Polizia Municipale che non riesce a documentare i diversi csi di decadenza dell’assegnazione di cui all’art 47 comma 1 lettera b della legge regionale n. 32/1996 e smi, nemmeno quando appare notoria la occupazione abusiva e la mancata stabile occupazione dell’alloggio assegnato.
Ma la pressione degli aventi bisogno sorretta dalla politica locale sembra stia esercitando, almeno in teoria, le opportune sollecitazioni al sindaco che è il responsabile della gestione degli alloggi popolari e che spesso li assegna extra graduatoria.
Di questi giorni gli accessi della PM alla ricerca di elementi atti alla emanazione della ordinanza sindacale di decadenza dell’assegnazione se non di mancanza del diritto alla fruizione dell’alloggio stesso.
Come per la sanità sembra che possa determinarsi una forte presa di coscienza del diritto ad una maggiore giustizia sociale capace di indurre una accelerazione delle indagini se non ad una indagine penale sulla loro omissione .
Un anno fa gli attentati a 4 amministratori del nostro comune.
Dopo un anno la presenza della Bindi e della commissione antimafia presso la Prefettura di Cosenza. Già i primi di ottobre Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia emanò una nota nella quale dichiarò.
«L'efferato omicidio del piccolo Cocò non resterà impunito. Grazie alle indagini del carabinieri di Cosenza e del Ros, coordinati dalla Dda di Catanzaro, emerge l'atroce verità di una strage premeditata, di stampo 'ndranghetista perseguita con feroce determinazione e senza alcuna pietà verso un bambino usato dal nonno come scudo umano. Prima ancora di morire Cocò era già una vittima innocente della 'ndrangheta che, come tutte le mafie, si serve anche dei minori e non si ferma di fronte a nulla pur di affermare il proprio potere».
E poi continuava «Si conoscono le difficoltà di spezzare la sudditanza dei legami familiari nelle organizzazioni criminali, ma si tratta di un tema decisivo per restituire futuro e libertà alla vita di tanti bambini e adolescenti. La Commissione Antimafia è da tempo impegnata su questo fronte e nella prossima missione a Cosenza, alla fine di questo mese, proseguiremo tra l'altro anche gli approfondimenti con i magistrati dei Tribunali dei minori».
Non solo Cocò, quindi, ma tutto quanto necessario nella lotta alla’ndragheta.
Per questo nel pomeriggio di lunedì 26 ottobre, nella Prefettura di Cosenza, avranno inizio di lavori della Commissione, la cui missione è finalizzata ad approfondire le dinamiche criminali della 'ndrangheta nella provincia, i problemi del rapporto mafie minori alla luce degli sviluppi dell'inchiesta sull'omicidio del piccolo Cocò Campolongo e la situazione degli uffici giudiziari dopo l'accorpamento del Tribunale di Rossano.
A partire dalle 17.30 saranno ascoltati il Prefetto di Cosenza, i comandanti delle diverse forze di polizia ed capo centro della DIA.
Le audizioni proseguiranno anche martedì 27 ottobre, a partire dalle ore 9.30, sempre in Prefettura. Verranno sentiti il Procuratore distrettuale di Catanzaro insieme ai magistrati della Dda, il Procuratore ed il presidente del tribunale per i minorenni di Catanzaro, il Garante regionale dell'infanzia e dell'adolescenza ed i vertici dei tribunali di Cosenza, Castrovillari e Paola.
Al termine dei lavori, alle 16.30, ci sarà la conferenza stampa conclusiva della presidente Bindi.