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Alcune domande sulla vicenda della incompatibilità di Francesca Sicoli.

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Abbiamo già pubblicato la nota dell’ amministrazione comunale.

Alla stessa ha risposta Francesca Menichino che ha dichiarato:

L 'amministrazione comunale di Amantea si è prodotta in un comunicato stampa per fare chiarezza sull'incompatibilità di Francesca Sicoli.

Ma non c'è nulla da chiarire. E' tutto molto chiaro.

L'unico modo di fare vera chiarezza sarebbe vergognarsi e chiedere scusa.

Ma non tanto a Francesca Sicoli che è superiore a tali bassezze, o al M5s.

Ma ai cittadini di Amantea.

Perchè con il Consiglio comunale di ieri, in idilliaca connivenza con l'amministrazione Sabatino, Monica Sabatino ieri guarda caso presente in Consiglio, avete stabilito un principio altamente democratico: se un libero cittadino entra in Comune in perfetto silenzio (Francesca Sicoli l'8 giugno del 2015 non proferì parola) ma in compagnia di due senatori della Repubblica ed un consigliere comunale che chiedono spiegazioni sulla gestione dell'ente magari non troppo chiara, può legittimamente essere denunciato ed è possibile chiedergli un cospicuo risarcimento in denaro (nel nostro caso 260.000 euro, di cui 10.000 destinati al Comune e 250.000 all'amministrazione).

E' appena il caso di precisare che l'amministrazione che ha usato soldi pubblici per fare questa causa, l'amministrazione Sabatino padre e figlia, si trovava in un evidente conflitto d'interessi (quello si) e non ha lasciato esattamente un buon ricordo di sè.

Il conflitto è stato poi rimosso dalla commissaria prefettizia dott.ssa Greco che non ha confermato il padre del sindaco nel suo strano ruolo di papà-sindaco-ragioniere pensionato e volontario civico, in cui di fatto gestiva il Comune di Amantea.

E invece questa scelta scellerata è stata considerata talmente giusta che piuttosto che rimuovere la lite chiaramente temeraria ed evitare un molto probabile danno erariale, un sindaco illuminato (forse da La Rupa) e la sua amministrazione, PD compreso, hanno condiviso la scelta portandola alla conseguenza di farne derivare l'incompatibilità di un consigliere democraticamente eletto,per la precisione il primo degli eletti ad Amantea, la Sicoli appunto.

Quindi carissimi cittadini e carissime cittadine, evitate di entrare nel Comune di Amantea e chiedere conto di qualcosa che vi sembra un pò strano o anomalo, oppure preparatevi già un avvocato o direttamente un gruzzoletto per pagare i danni al Comune, e rinunciate ad ogni vostra sana e legittima volontà di partecipazione alla vita politica della vostra città.

Perchè se vi saranno amministrazioni illuminate come quella Sabatino-Pizzino(La Rupa) vi sarà per lo meno fatta una causa per poi contestarvi un'incompatibilità con il ruolo di consigliere comunale.

E non dite che questo è assurdo o addirittura è un metodo fascista o persino mafioso di limitare un 'opposizione coraggiosa e percepita come un fastidio.

Assolutamente no!

E' solo l'ordinaria amministrazione comunale che con questo comunicato ha pensato anche di fare chiarezza.

Per tutto questo da cittadini amanteani porgiamo sentiti ringraziamenti.

Sulla vicenda nella città un silenzio quasi tombale.

Hanno detto soltanto:

-Antonella Masucci che scrive: Caro Enzo( Giacco), grazie per il chiarimento. Potresti spiegarci, per cortesia, in cosa consiste esattamente la "lite" nel caso specifico? Giusto per avere le idee ancora più chiare. Grazie mille”

Alfonso Frangione che scrive “spero che tutto possa essere appianato e che Francesca Sicoli possa continuare a svolgere il suo ruolo di consigliera di minoranza perché sicuramente lavorerà non per mettere il bastone fra le ruote ma nell'interesse di Amantea e dei suoi cittadini”

Aloe Vittorio che scrive che “I chiarimenti forniti da Enzo Giacco sulla vicenda mi fa rivedere la mia posizione intervenendo nel stamattina nel post di Antonello Zaccaria e cioè che il Consiglio Comunale ha agito nel rispetto delle regole che amministrano la materia. Io spero che la consigliera Francesca Sicoli dia i chiarimenti richiesti in modo che possa espletare la sua funzione”

Fausto Perri che scrive : “Caro Vittorio, dato che la lite non è stata promossa da Francesca Sicoli ma dall'amministrazione, i chiarimenti li dovrebbe dare quest'ultima. I "chiarimenti" di Enzo Giacco non chiariscono nulla perché non spiega ai cittadini che non conoscono i fatti di quale delitto si sarebbe macchiata Francesca Sicoli, delitto tanto grave da poter determinare una possibile decadenza da una carica elettiva”.

Sempre Fausto Perri che insiste e scrive: Qualcuno può spiegare al 99% dei cittadini di Amantea che, come me, non conoscono i fatti, perché l'amministrazione ha promosso una lite nei confronti di Francesca Sicoli. Di quale delitto si sarebbe resa tanto colpevole da poter determinare la possibile decadenza da una carica elettiva?

Sempre la Masucci che scrive: Attendo risposta anch'io

L’antiquario Bruni chiede “ma perche' non dici la lite qual'è cosi la finiamo.?

E poi insiste”io ho solo sentito dire, ma se avessi letto di persona le carte non perderei un attimo a pubblicarle, sempre se questa azione non leda la privacy delle interessate”

Poi il pensiero di Fabio Garritano

“Consiglio ai miei concittadini di partecipare ai consigli comunali, in questa sede ci si può rendere veramente conto delle capacità politiche dei singoli consiglieri.

Tutti possono essere definiti brave persone ma per fare politica c'è bisogno di ben altre qualità: cultura, esperienze professionali, militanza politica, impegno sociale, conoscenza del territorio ma soprattutto onestà in senso ampio.

Non è onesto il politico azzeccagarbugli, quello che alza polveroni pur di dimostrare la propria aggressività, che si arrampica sugli specchi per sostenere tesi inutili e inconsistenti, che va sempre contro perché così arraffa il consenso di persone arrabiate.....purtroppo per loro c'è anche qualcuno che riflette e pondera, invito tutti a farlo (riflessione personale che condivido con gli amici)”

Ed ora le domande:

Non aver letto le “carte” ci costringe a fare alcune domande che ci sono state suggerite.

Sulla loro utilità non sappiamo dire ma pur tuttavia le poniamo nella speranza che qualcuno risponda:

“E’ vero che la Procura non avrebbe aperto una indagine sulla intrusione in un pubblico ufficio con relativa interruzione del servizio, così che la vicenda non ha la minima connotazione penale?”

“ E’ vero quello che afferma Francesca Menichino e cioè che Francesca Sicoli nella vicenda non avrebbe detto nemmeno una parola e che conseguentemente non si troverebbe ragione della sua citazione nella causa?”

“E’ vero che la difesa della Sicoli ricorderà esattamente questo punto e che in mancanza di pronuncia del tribunale, il consiglio si troverà a doversi pronunciare su una citazione avanzata da amministratori non più in carica e quindi con una incompatibilità meramente teorica contro l’ente?”

“E’ vero se anche il consiglio votasse la incompatibilità della Sicoli questa potrebbe fare ricorso al TAR e chiedere l’annullamento della deliberazione medesima per inesistenza di ragioni ostative alla sua presenza in Consiglio ed eventualmente chiedere i danni morali per la impossibilità di esercitare legittimamente il ruolo di consigliera?

“In caso favorevole chi pagherebbe i costi? “

“ Quale è in questa fattispecie l’interesse dell’ente nella rimozione della Sicoli?”

Ed infine una domanda apparentemente estranea al contesto: in questa vicenda dobbiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose?. (Lincoln).

Basta attendere.

Redazione TirrenoNews

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