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Gli enormi sforzi delle squadre di soccorso sono stati vani. Julen, il bimbo di due anni caduto in un pozzo a Totalán (Málaga) domenica 13 gennaio, è stato trovato morto.

"Disgraziatamente ...nonostante tanti sforzi da parte di tanta gente, non è stato possibile

 

...#RIPJulen", si legge in un post su Twitter della Guardia Civil, che rivolge ai familiari "le più sincere condoglianze".

Il ritrovamento è avvenuto all'1,25 di questa mattina, si legge su 'El Paìs', dopo quasi due settimane di incertezza prima e di delusione poi, non appena ci si è scontrati con le diverse avversità delle ricerche.

Dal pomeriggio di domenica 13 gennaio, le squadre di soccorso hanno lavorato giorno e notte per trovare il bambino, caduto nel pozzo costruito illegalmente di circa 110 metri di profondità e 25 centimetri di larghezza).

Resta aperta l'inchiesta della Guardia Civil per appurare come il bambino di due anni sia potuto cadere nel pozzo.

I genitori del piccolo, José Roselló e Victoria García, sono conosciuti dai vicini nel quartiere di El Palo, a Malaga, ai piedi delle montagne dove si trova Totalán.

Nel 2017 hanno perso un altro figlio, Óliver, morto improvvisamente a 3 anni mentre camminava lungo la spiaggia con i suoi genitori.

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Il Venezuela sta vivendo un momento drammatico con decine e decine di vittime

E questo proprio mentre il Papa è a Panama vivendo la giornata mondiale della gioventù.

Ma il Papa segue le vicende del Venezuela e prega per tutti i venezuelani.

“Il Santo Padre, raggiunto a Panama dalle notizie provenienti dal Venezuela, segue da vicino l’evolversi della situazione e prega per le vittime e per tutti i Venezuelani. La Santa Sede appoggia tutti gli sforzi che permettano di risparmiare ulteriore sofferenza alla popolazione”

Intanto il mondo si divide tra pro e contro Maduro.

A favore di Guaidò gli Usa e quasi tutti gli Stati americani e dall’Ue.

A favore di Maduro la Turchia, Russia, Cina, Siria e Iran e, in America Latina, Cuba, Bolivia e Nicaragua.

Si è riunito il Consiglio di sicurezza dell'Onu

Durante la riunione straordinaria del Consiglio permanente dell'Osa, Organizzazione degli Stati americani, a Washington, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha affermato: "Il tempo del dialogo è finito: il governo di Nicolas Maduro è illegittimo e tutti gli stati dell'Organizzazione degli Stati americani ora devono riconoscere la legittimità del presidente del Venezuela ad interim, Juan Guaido”.

Ricordiamo che Papa Francesco ricevendo martedì 11 settembre, giorno della festa di Nostra Signora di Coromoto, Patrona del Venezuela, i 46 vescovi della Conferenza Episcopale Venezuelana, giunti in Vaticano ha chiesto ai vescovi venezuelani: “restate vicini al popolo e continuate a stare accanto a coloro che più soffrono”.

Sicuramente per questo il Papa ha dato la sua benedizione a Maduro( vedi foto).

Intanto Guaidò inizia e conclude ogni suo comizio facendosi il segno della Croce!

Riuscirà la benedizione data a Maduro a risolvere questo grave problema?

Intanto monsignor Enrique Perez Lavado attraverso il suo account Twitter dice che in una chiesa assediata dall’esercito di Maduro( vedi foto)«Dentro ci sono almeno 700 persone che sono praticamente assediate». Lo spettro della violenza è dietro l'angolo.

Riusciranno le preghiere del Papa a risolvere questo grave problema?

Ultimo aggiornamento 25.01.2019 ore 15.30

Il Papa benedice Maduro

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Venezuela, Guaidò si proclama presidente: sì di Trump Ira Maduro: Diplomatici Usa via in 72 ore

Juan Guaidò, capo dell'Assemblea Nazionale di Caracas, il Parlamento dominato dall'opposizione, si è proclamato presidente ad interim del Venezuela con il benestare del presidente americano Donald Trump, primo a riconoscerlo.

Durissima la reazione del presidente 'detronizzato' del Venezuela Nicolas Maduro, che ha annunciato la rottura dei rapporti diplomatici con Washington in un discorso dal balcone di palazzo Miraflores, sede del suo governo: il personale diplomatico americano "ha 72 ore di tempo per lasciare il Paese", ha dichiarato Maduro secondo quanto riferisce il sito El Nacional.

"Giuro di assumere formalmente le competenze dell'esecutivo nazionale come presidente incaricato del Venezuela per arrivare alla fine dell'usurpazione, ad un governo di transizione e indire libere elezioni", ha dichiarato Guaidò, pronunciando il suo giuramento a piazza Juan Pablo II a Caracas, davanti alla folla di migliaia di persone che partecipano alla manifestazione contro il governo. Maduro si è insediato due settimane fa per un secondo mandato da presidente del Venezuela, ma l'opposizione e diversi paesi lo ritengono illegittimo, non avendo riconosciuto i risultati delle elezioni.

Dopo il discorso di Guaidò, l'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: "Oggi riconosco ufficialmente il presidente dell'Assemblea nazionale venezuelano, Juan Guaidò, come presidente ad interim del Venezuela", ha scritto Trump in una nota

sottolineando che "in questo ruolo come legittimo ramo del governo eletto dal popolo venezuelano, l'Assemblea nazionale ha invocato la costituzione del Paese per dichiarare illegittimo Nicolas Maduro e dunque il suo incarico vacante". Trump ha poi assicurato che continuerà ad usare tutta la forza "del potere diplomatico ed economico degli Stati Uniti per fare pressione per il ripristino della democrazia venezuelana". "Incoraggiamo gli altri governi dell'emisfero occidentale - continua il presidente - a riconoscere Guaido come presidente ad interim del Venezuela e lavoreremo in modo costruttivo per sostenere i suoi sforzi per ripristinare la legittimità costituzionale". Infine, Trump dichiara che "continuerà a ritenere l'illegittimo regime di Maduro direttamente responsabile per ogni minaccia che possa porre alla sicurezza del popolo venezuelano". Sul Venezuela "tutte le opzioni, sempre, tutte le opzioni sono sul tavolo", ha dichiarato poco dopo alla stampa.

"Il presidente è Nicolas Maduro", ha dichiarato Diosdado Cabello, vice presidente del partito di governo, citato dal quotidiano El Nacional dopo il giuramento di Guaidò. "Lasciamo chi vuole essere presidente venire a vederci a Miraflores, perché il popolo è qui, a difendere Maduro, ha detto Cabello, riferendosi alla sede del governo. Cabello è presidente dell'Assemblea Costituente, l'organo filo governativo con il quale il regime ha voluto sostituire l'Assemblea Nazionale.

Intanto, però, sono diversi i Paesi e le organizzazioni che sta stanno riconoscendo il 35enne Guaidò come presidente ad interim. Da Luis Almagro, segretario generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) arrivano infatti "le nostre congratulazioni a Juan Guaidò come presidente ad interim del Venezuela. Ha il nostro riconoscimento per procedere verso il ritorno del paese alla democrazia", ha twittato Almagro, meno di un'ora dopo il riconoscimento da parte di Trump. In precedenza l'Osa non aveva riconosciuto la legittimità del secondo mandato di Maduro. L'organizzazione, che riunisce tutti gli stati delle Americhe, aveva chiesto l'avvio di un dialogo politico e la convocazione di nuove elezioni.

Riconoscimento anche da Brasile e Paraguay, che hanno annunciato di voler riconoscere Guaidò come legittimo presidente del Venezuela. "Il Brasile riconosce Juan Guaidò come presidente ad interim del Venezuela - ha twittato il presidente brasiliano Jair Bolsonaro -, il Brasile sosterrà politicamente ed economicamente il processo di transizione così che democrazia e pace sociale possano tornare in Venezuela".

"Il Paraguay esprime il suo sostegno al presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidò. Conta su di noi per sostenere nuovamente la libertà e la democrazia", ha scritto su Twitter il presidente del Paraguay Mario Abdo Benitez.

Stessa reazione dall'Argentina: "Voglio esprimere il mio appoggio alla decisione del presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana Juan Guaidò, riconoscendolo come presidente ad interim di questo paese", ha twittato il presidente argentino Mauricio Macri.

E anche il Canada si appresta a riconoscere Guaidò come presidente ad interim. A confermarlo, il ministero degli Esteri canadese.

(Afp) Pubblicato il: 23/01/2019 19:26

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