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Provincia Cosenza. Tutti gli eletti e le preferenze
Lunedì, 30 Gennaio 2017 22:23 Pubblicato in CalabriaL’Ufficio Elettorale ha terminato la verifica dei dati relativi all’assegnazione dei sedici seggi spettanti al Consiglio Provinciale di Cosenza.
Ecco i Rappresentanti della Pubblica Assise, che dureranno in carica due anni:
- Per la Lista n. 1 – Nuova Provincia:
1-) Bartucci Mario Carmelo, 2.221 preferenze;
2-) Gravina Ugo, 1.497 preferenze.
- Per la Lista n. 2 – Insieme per la Provincia – Liste Civiche Unite:
1)- Morrone Luca, 3.152 preferenze;
2)Audia Saverio, 2.764 preferenze;
3-) Nicoletti Lucantonio, 2.247 preferenze.
- Per la Lista n. 3 – Italia del Meridione:
1-) Ramundo Gianfranco, 1.406 preferenze.
- Per la Lista n. 4 – Il coraggio di cambiare l’Italia:
1-) Scarcello Vincenzo A., 2212 preferenze.
- Per la Lista n. 5 – La Provincia che vuoi: nessun consigliere.
- Per la Lista n. 6 – Cosenza Azzurra:
1-) Del Giudice Sergio, 1873 preferenze;
2-) Aceto Eugenio, 1766 preferenze.
- Per la Lista n. 7 – Provincia Democratica:
1-) Di Natale Graziano, 5.417 preferenze;
2)Gervasi Francesco, 4.970 preferenze;
3-) Nociti Ferdinando, 4.247 preferenze;
4-)Tamburi Vincenzo, 3.350 preferenze;
5-) Pascarelli Franco, 3.038 preferenze;
6-) D’Alessandro Felice, 2.581 preferenze; 7-)
Capalbo Pino, 2.547 preferenze.
Questi i voti complessivi conquistati da ciascuna lista:
Lista n. 1 – 10.570 preferenze;
Lista n. 2 – 16.462 preferenze;
Lista n. 3 – 4.620 preferenze;
Lista n. 4 – 7.599 preferenze;
Lista n. 5 – 4.424 preferenze;
Lista n. 6 – 12.293 preferenze;
Lista n. 7 – 35.720 preferenze.
Il procedimento elettorale si concluderà con la proclamazione degli eletti, la cui data ufficiale sarà resa pubblica non appena disponibile.
Lo stesso è disciplinato dalla legge 56 del 2014 e da due Circolari del Ministero dell’Interno, recepite dall’apposito Manuale operativo; tutti gli atti e i provvedimenti relativi sono pubblicati sul portale della Provincia nella sezione ‘Elezioni provinciali 2017.
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Oliva il 6 marzo l’epilogo di una stranissima vicenda ambientale
Lunedì, 30 Gennaio 2017 21:46 Pubblicato in PoliticaL’Oliva è quel fiume diventato famoso senza volerlo.
Il 25 novembre 2010 infatti Focus.it lo pose tra i 7 fiumi più inquinati d’italia.
Alla pari, cioè, del Fiume Aniene, del Fiume Aterno-Pescara, del Fiume Lambro, del Fiume Sacco, del Fiume Saline e del Fiume Sarno.
Addirittura ci fu chi scrisse che “CHI LO CONOSCE LO EVITA”.
E tutto il “merito” fu del dr Giacomino Brancati il quale scrisse che: «Nello studio che ho condotto tra il 2008 e il 2009 per conto della Procura, ho evidenziato che nella popolazione che nei decenni scorsi ha vissuto nella valle dell’Oliva vi è un evidente eccesso di mortalità e di ricoveri per malattie cardiovascolari e soprattutto per tumori maligni del colon, del retto, dell’apparato genito-urinario, della mammella e della tiroide».
Ma la cosa terribile è che secondo questo studio “la mortalità aumenta avvicinandosi al fiume” Focus.it.
Poi il processo che si sta svolgendo presso la Corte d'Assise a Cosenza a carico di Vincenzo Launi, Giuseppina Marinaro, Antonio Sicoli e Arcangelo Guzzo, quattro proprietari dei terreni, dove – secondo l'impianto accusatorio – sarebbero stati interrati materiali altamente pericolosi che avrebbero contaminato l'area causando il disastro ambientale.
Per questi il PM ha cghoesto l'assoluzione ex art 530 secondo comma cpp (ovvero con formula dubitativa).
Ed infatti nelle arringhe i legali degli imputati hanno ribadito l'estraneità ai fatti contestati dei loro assistiti, associandosi alla richiesta del pm che per tutti ha, come detto, chiesto l'assoluzione.
Ed ovviamente di Cesare Coccimiglio imprenditore e per il quale l’avvocato Carratelli ha dichiarato che il suo assistito «è assolutamente estraneo a ogni accusa».
Il pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara della Procura di Paola per Coccimiglio ha chiesto la condanna a sedici anni e mezzo di carcere.
L'avvocato Carratelli ha specificato alla Corte (presieduta dal giudice Giovanni Garofalo, a latere la collega Francesca De Vuono) che Coccimiglio ha sempre svolto la sua attività nel pieno rispetto delle norme vigenti e non ha mai commesso alcun atto illecito.
Secondo la difesa, persino le testimonianze emerse in dibattimento hanno evidenziato la totale mancanza di prove che possano dimostrare la colpevolezza di Coccimiglio.
Il legale dell'imprenditore di Amantea accusato di disastro ambientale e morte a seguito di avvelenamento delle acque ha chiesto l'assoluzione del suo assistito. Per lui il pm ha invocato una condanna di 16 anni e mezzo.
La sentenza è prevista per il 6 marzo.
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Calabria Verde nel Catocastro
Lunedì, 30 Gennaio 2017 14:43 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLa vicenda del fiume Catocastro sembra tragicomica.
Qualche tempo fa gli abitanti delle zone limitrofe al fiume hanno denunciato il rischio di una sua esondazione.
Intervenne la Regione e provvide ad alzare i muri laterali antiesondivi e ad abbassare il letto del fiume.
Non fecero invece l’unica cosa assolutamente necessaria quale era ed è l’abbassamento della briglia prossima al mare e che riduce la velocità delle acque ed il trasporto di materiale litoide.
E così il letto del fiume si è alzato.
Ed allora ecco un escavatore che realizza un fosso nella zona centrale del letto del fiume dove le acque dello stesso si riverseranno .
In sostanza le eventuali piene si concentreranno in una piccola parte del fiume così da determinare una maggiore potenza delle acque ed un maggiore trasporto di sabbia e pietrisco verso il mare.
Non sappiamo se funzionerà e se questo artificio meccanico riuscirà a ricostituire la spiaggia che oggi manca totalmente.
Vedremo e vi faremo sapere.
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