Riceviamo e pubblichiamo la nota del movimento politico "Longobardi Domani" che fa chiarezza del rapporto tra il movimento stesso e Nicola Aloe:
Caro direttore, a seguito di quanto pubblicato nel suo giornale nei giorni scorsi, è doveroso far conoscere all'opinione pubblica il nostro pensiero.
La lettera aperta oggetto del nostro dire è stata presentata dal movimento politico "Longobardi Domani" e non dal gruppo consiliare. Detto questo crediamo sia logico nonché doveroso, da parte di un gruppo politico, dire la sua su vicende che riguardano la vita del Comune, come ha sempre fatto in questi ultimi anni. In questo caso il Sindaco di Longobardi è stato raggiunto da un rinvio a giudizio sicuramente non accostabile alla quotidiana gestione amministrativa del comune, ma comunque rilevante, proprio perché esposto per la sua figura di primo cittadino. In tutti i Comuni ed enti d'Italia, quando un amministratore riceve un rinvio a giudizio, o addirittura solamente un avviso di garanzia, la parte politica avversa commenta, in alcuni casi pesantemente, l'evento. Il politico, Il sindaco o l'amministratore di un Comune ecc. è e deve essere sotto la lente d'ingrandimento costante anche per quanto riguarda l'aspetto strettamente personale, in questo caso non si tratta di pettegolezzi e altre cose private ma di un provvedimento giudiziario. Noi siamo fiduciosi che il Sindaco dimostrerà la sua estraneità rispetto all'accuse ricevute e proprio per questo, il movimento politico "Longobardi Domani" ha inteso differenziarsi da quanto accaduto in alcuni comuni della zona non affiggendo manifesti e quant'altro che sotto certi aspetti avrebbe potuto rappresentare una condanna già scritta, ma elaborando una lettera aperta che è un semplice invito allo stesso a valutare azioni che alcuni, in altri e più alti contesti, hanno considerato e che avrebbero un alto senso di nobiltà soprattutto per la persona alla quale va tutta la nostra stima. Per quanto riguarda la coerenza al collega Aloe ricordiamo che il movimento politico "Longobardi Domani" del quale lo stesso a condiviso, almeno fino a qualche giorno addietro, ideali e strategie, ha fatto propria e prioritaria la battaglia sulla legalità e la trasparenza e che nei dibattiti politici e non, ha sempre assunto posizioni precise e nette sul comportamento che ministri, assessori regionali, politici ecc. dovrebbero tenere a seguito di provvedimenti giudiziari, anche e soprattutto per azioni che non riguardavano il loro mandato, condividendo quello che sistematicamente avviene in molti paesi civili del'intero nostro pianeta.
Se invece si vuole offuscare la realtà e creare un paradosso incredibile si può dire, come si è detto, che se un amministratore, un rappresentante della gente, riceve un provvedimento giudiziario chi ne parla o commenta fa speculazione politica.
Longobardi, li 09/07/2013
I Consiglieri C.li
Gaudio Franco
Osso Giovanni
Garritano Mario