
Esistono tante ricchezze naturalistiche nelle nostre terre, quali le piante medicinali, che erano il fondamento della antica medicina e le cui capacità curative sembrano fortunatamente riscoperte.
Ovviamente le biblioteche civiche quando aperte ( ?) ignorano fortemente questa tematica.
Le occasioni di incontro delle piante officinali e della medicina naturalistica appaiono importanti.
Vi presentiamo la prossima, in Lamezia terme
Il 24 luglio ci sarà la presentazione del libro di Giuseppe Fontana
Venerdì 24 luglio alle ore 19.00, su corso Numistrano a Lamezia Terme, verrà presentato il libro di Giuseppe Fontana “Piante medicinali nel Meridione d’Italia”.
L’iniziativa è organizzata dal Circolo Territoriale “Federico II” di Unione Mediterranea e dalla sezione cittadina di Italia Nostra.
“Sarà l’occasione per coinvolgere i cittadini in un dibattito più ampio sulle risorse di un territorio che riceve con sempre maggiore forza attacchi da parte di potentati economici senza scrupoli, da sempre collusi con la politica locale e nazionale”, ha ribadito Roberto Longo, responsabile del Circolo Federico II, che modererà il dibattito insieme a Giuseppe Gigliotti, responsabile della sezione di Italia Nostra.
Alla presentazione del libro sarà ovviamente presente l’autore, laureato in scienze forestali, che è alla sua seconda pubblicazione dopo il libro di poesie “Demoni e loro poesie”.
Riceviamo e pubblichiamo:
“La richiesta di soccorso, alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo, è arrivata intorno alle ore 09.10, tramite numero blu 1530, da parte di alcuni bagnanti che, da riva, avevano notato un natante di circa 4 metri, improvvisamente capovoltosi, a circa mezzo miglio al largo del lungomare di Falerna.
Tempestivo l’intervento dei mezzi della Guardia Costiera di Vibo, che mollati gli ormeggi contemporaneamente dal Porto di Amantea e dal Porto di Vibo Valentia Marina, giungevano sul posto in pochi minuti.
I guardacoste notavano due naufraghi in mare attaccati al natante ormai semiaffondato ed il terzo naufrago a bordo di un natante, partito dalla riva della spiaggia di Falerna in loro aiuto. I tre malcapitati, impauriti per la disavventura che poteva tramutarsi in tragedia, sono stati recuperati a bordo dei mezzi della Guardia Costiera ed accompagnati sulla spiaggia, ove ad assisterli era, altresì, intervenuta la Pattuglia della Guardia Costiera di Lamezia Terme, dirottata sul punto dalla Sala Operativa di Vibo.
Riuscita ai militari anche l’operazione di recupero del piccolo natante capovolto, in procinto di affondare.
I tre uomini hanno raccontato di essere usciti per una battuta di pesca e nello spostarsi tutti su di un lato del piccolo natante, ne hanno provocato involontariamente il ribaltamento.
Dopo le attività di soccorso ed assistenza, i tre mezzi nautici intervenuti, il Battello Pneumatico GC 353, la Motovedetta CP 808 e la Motovedetta CP 2096, hanno ripreso le rispettive attività di vigilanza lungo il litorale del Compartimento Marittimo di Vibo.
Ricorre oggi il 150° anniversario della fondazione del Corpo delle Capitanerie di Porto ed a suggello di un evento di tale importanza non poteva esserci occasione migliore dell’ennesima operazione di soccorso portata, con tempestività, fruttuosamente a termine.
Nella nota stampa – originata dall’Ufficio Relazioni Esterne della Capitaneria di Porto – si suggerisce a tutti i diportisti di verificare, prima di mollare gli ormeggi, sia le condizioni metereologiche in atto che le previsioni per quelle future, nonché di accertarsi dell’efficienza dei motori ed avere al seguito le dotazioni di bordo di sicurezza, non dimenticando di comporre il numero blu 1530 per segnalare qualsiasi emergenza in mare, così da rendere più celere l’intervento dei mezzi della Guardia Costiera.-
Uno degli errori più tragici dell’Ufficio del Commissario per la emergenza ambientale è stato quello di supporre che si potesse facilmente gestire una rete fognaria lunga venti kilometri con la fogna sollevata 14 volte da potenti idrovore.
Chissà quale aberrante logica ha portato un tecnico a progettare una rete fognaria lunga 20 km in un territorio sostanzialmente orizzontale nel quale il trasporto avviene a caduta tra un impianto di sollevamento e l’altro, con consumi di energia abnormi che vengono trasferiti sulla inerme popolazione
Comprendiamo la accettazione del progetto da parte del comune di Belmonte Calabro felice di trasferire la propria fogna a sud e quindi in modo tale che il proprio mare sarebbe dovuto essere più pulito.
Ed ancora più comprendiamo la accettazione da parte del comune di Amantea che sciaguratamente aveva realizzato l’impianto di depurazione a nord del paese e quindi sopravento ed in modo che la puzza ( ed altro) si spargesse sugli abitanti , sulle case e sulle cose .
Non solo, ma l’impianto venne realizzato anche a fianco del fiume Catocastro che trasportava a mare quello che usciva dal depuratore , in particolare anche quando non funzionava e funzionava male .
E fu proprio per questo che fummo tutti felici di mandare la fogna Nocera Terinese
Tutti pensammo, così, di avere il mare pulito!
Solo dopo scoprimmo ch
e….
Ed oggi , proprio stamattina, ancora una pompa di sollevamento che va in tilt e manda la fogna sui terreni adiacenti.
La famosa fogna 13 che insieme alla 12 sono i due più seri problemi di questa rete.