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Il Consiglio dei Ministri approfittando del caldo e della normale distrazione di luglio-agosto degli Italiani presi da mille problemi ( più uno, il caldo) ha voluto farci un regalo indimenticabile.

Nientedimeno, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, la nomina in via definitiva Attilio Befera Direttori della Agenzia delle Entrate.

Un regalo del quale ci ricorderemo senz’altro ogni giorno e soprattutto alle prossime elezioni.

Non è dato sapere se il neo direttore dell’agenzia delle entrate dr Befera abbia rilasciato ancora al momento una sua dichiarazione ma riteniamo che la sua posizione possa essere quella emblematicamente intuibile dalla foto.

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Grillo scrive sul suo blog:

“Bisogna ripulire l'Italia come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall'eroe. E' una fatica immane, ma per salvarsi, o almeno limitare i danni, bisogna risanare il Paese, vanno sradicati inciuci, connivenze, diritti acquisiti, rendite di posizione, burocrazia. In quasi tre anni i tagli della spesa hanno prodotto il nulla, meno di zero, sia con Monti che con Letta. E' normale che sia così. Dal 2011 siamo governati dal Partito Unico, pdl e pdmenoelle, che vive di spesa pubblica, di favori, di lobby, di grandi opere inutili come l'EXPO e la Tav in Val di Susa, del consenso di blocchi sociali indifferenti alla distruzione dello Stato. Non può suicidarsi. Parole al vento, dette e ridette. Gli sprechi sono ovunque intorno a noi, ma non c'è alcuna volontà politica di eliminarli. Questo è ormai chiaro a tutti. La spending review è stato solo un pessimo slogan mai applicato. Da mesi il governo di capitan Findus Letta si trastulla con un punto di Iva e il rinvio dell'IMU, con l'unica decisione di rimandare le decisioni mentre l'economia tracolla. Un governo inesistente composto da figure di seconda e terza fila senza nessun peso internazionale. L'Italia è come una scimmia ipnotizzata da un pitone. Ferma, immobile, paralizzata. La mancanza di una reazione qualunque di fronte alla protervia della politica sconfina nel mistero. Sembra che un intero popolo sia in attesa di qualcosa che verrà, che percepisce, ma non ha ancora messo a fuoco. Allo "Status Quo", nuovo idolo sacro di questa democrazia malata e delle sue istituzioni, si sacrificano alla luce del sole, senza vergogna alcuna, valori etici e morali. Niente deve cambiare pena la catastrofe. Si tollera che un condannato in secondo grado per evasione fiscale si presenti in Senato sorridente e irridente a capo di un partito, che una madre e la sua bambina vengano prelevate da uno Stato straniero nella loro casa, si tollera un Parlamento di servi nominati da quattro segretari grazie a una legge elettorale feudale, si ignora la continua violazione della Costituzione. Disposti a tutto per sopravvivere, ma essersi venduti l'anima non basterà. Il lezzo delle stalle è ormai insopportabile.”

Ci sembra che però Grillo non abbia capito:

  1. 1)Che è certamente vero che il lezzo delle stalle è insopportabile, ma lui dimentica che in queste stalle c’è di tutto( certa/i): politici, gran commis, banchieri, tv, stampa,industriali, dipendenti pubblici, pensionati d’oro, Equitalia, i quali hanno fatto l’abitudine a non sentire più il lezzo , anzi se per una qualche ragione sono chiamati fuori non vedono l’ora di ritornare dentro ;
  2. 2)Che è certamente vero che il lezzo delle stalle è insopportabile, ma lui dimentica che nelle stalle ci sono le vacche che danno il latte e che chi si trova vicino ad esse attinge per primo, quando vuole e quanto vuole; e poco importa se poi quello che resta non basta per tutti gli altri, si aggiungerà acqua q.b.; e chi è dentro la stalla fino alla morte delle vacche comunque avrà latte; e chi è dentro saprà prima degli altri quando le vacche saranno morte e potranno lasciare il letale al popolo!
  3. 3)Che è certamente vero che il lezzo delle stalle è insopportabile, ma lui dimentica che il popolo( gran parte) continuerà comunque a portare erba o paglia( tasse) che daranno alimento alle vacche che daranno loro il latte. E finchè c’è popolo c’è speranza.
  4. 4)Che per pulire le stalle ci vogliono 1,2,3 fiumi ed 1,2,3 eroi( o semplici uomini forti), ma che soprattutto non bisogna nemmeno farlo sospettare che sta arrivando l’acqua !!!

Ps. ATTENTI che questi sono capaci di travestirsi da operai e facendo finta di togliere il letame possono scappare evitando l’alluvione!

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E’ la netta denuncia del governatore Rosario Crocetta! "Non si capisce poi come negli ospedali, di certe attività si occupassero ditte esterne. Penso al trasporto degli emodializzati.

Insomma, tutti questi sprechi hanno prodotto un danno di 20 milioni l'anno.

Il furto ormai è la prassi. E nessuno vede niente. È uno schifo che non si può tollerare. Questa non è la Regione che vogliono i siciliani.

E qualcuno insiste a parlare di vicende che non interessano a nessuno, è come parlare del sesso degli angeli.

Ringrazio i funzionari che mi hanno aiutato, e il presidente della commissione sanità all'Ars, Pippo Digiacomo, che ha denunciato alcuni di questi fatti. Un esempio di cosa intendiamo per collaborazione tra governo e parlamento".

Crocetta sta parlando del 118 siciliano. E dice : “ Entrare nei dettagli della pubblica amministrazione è una continua scoperta di truffe e furti. Nel 118 abbiamo trovato cose di una gravità assoluta. Che porteremo alla Procura e alla Corte dei conti. Ad esempio, nove milioni pagati per stipendi di 160 persone che restavano a casa. Mentre questi stavano a casa, il 118 ha creato lavoro straordinario per 53 mila ore. Tutti i dipendenti, poi, ancora devono godere delle ferie relative a un intero anno".

Poi aggiunge : "A questi 'poverini' che restavano a casa davano anche 900 euro ciascuno, come 'premio produzione'. Avranno fatto qualche lavoretto extra a casa, forse. Avranno dato una mano alle mogli... - ironizza ancora il presidente della Regione -. Ma la cosa più drammatica è che il comitato di gestione interveniva pure nelle procedure di gara. Senza consentire la divisione tra potere politico e gestionale. Il controllato e il controllare coincidevano

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