Redazione TirrenoNews
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Due pacchi dono sotto l’albero di Natale di Francesco Gagliardi
Sabato, 28 Dicembre 2019 19:19 Pubblicato in CosenzaBabbo Natale quest’anno è arrivato dappertutto, dunque anche a Roma e a Cosenza.
Sotto l’albero romano l’uomo dalla lunga barba bianca ha portato un bel pacco che il destinatario avrebbe senz’altro preferito che non arrivasse o perlomeno che arrivasse in un altro giorno.
Il Premier Conte ha mangiato sì il panettone, ma gli è rimasto in gola.
Un suo Ministro gli ha combinato un bel guaio.
Ci mancavano pure le dimissioni di un Ministro anche se molto chiacchierato.
E sono state prese male, nonostante fossero annunciate da tempo.
E chi è questo Ministro?
Ma è il Ministro della Pubblica Istruzione Fioramonti, il Ministro che passerà alla storia non per aver rivoluzionato la scuola italiana e reso agibili le aule scolastiche che ogni giorno cadono a pezzi, ma per l’introduzione della tassa sulle merendine degli alunni e il posizionamento sulla cattedra del mappamondo al posto del Crocifisso sui muri delle aule scolastiche.
Si è dunque dimesso da Ministro e ha abbandonato il Movimento 5 Stelle che lo aveva eletto al Parlamento.
Passerà ad un altro gruppo parlamentare autonomo che sosterrà però il Governo Conte.
Cose mai viste prima d’ora.
Non ha avuto il coraggio di combattere la battaglia da Ministro ed è scappato adducendo delle scuse puerili: il Governo ha tagliato i fondi per la scuola.
Le critiche non si sono fatte attendere.
Questo Governo perde i Ministri come le foglie di un albero in autunno.
E’ malato di protagonismo e vuole essere il primo a guidare i dissidenti del Movimento 5 Stelle.
Ma per Di Maio, una scissione può alla fine essere un bene.
Per le opposizioni non se ne sentirà la mancanza, è stato uno dei peggiori Ministri che l’Italia abbia avuto.
Sotto l’albero cosentino di Corso Mazzini Babbo Natale ha portato un pacco ben confezionato che quando i cosentini lo hanno aperto ha fatto un bel botto.
Non se lo aspettavano, ma molti se lo auguravano.
Il pacco l’ha portato Babbo Natale ma a spedirlo è stato il Presidente Berlusconi in persona.
Mittente i fratelli Occhiuto, uno Deputato al Parlamento, l’altro sindaco di Cosenza e candidato alla carica di Governatore della Calabria. Carissimi, così esordisce il Cavaliere nella letterina allegata, in un momento così delicato e decisivo per il futuro della Calabria, con importanti ripercussioni anche a livello nazionale, sento il dovere di fare appello alla Vostra passione civile, all’amore disinteressato per la vostra terra che avete tante volte dimostrato, alla coerenza di un percorso politico che non può essere messa in discussione.
Su suggerimenti di tanti amici coinvolti e dopo la sollecitazione di Berlusconi, una persona a lui molto cara che ha sempre stimato e ammirato, Mario Occhiuto ha deciso di non correre più per la Presidenza della Regione Calabria.
Ite, Missa est.
Andate, la Messa è finita.
Con queste parole il Sacerdote alla fine della Santa Messa si congeda dai fedeli e dai partecipanti al sacro rito.
La mia corsa è finita, così anche il Sig. Sindaco di Cosenza si congeda dai suoi fedeli amici e simpatizzanti, da quelli che in questi ultimi anni, nella buona e nella cattiva sorte, gli sono stati accanto e gli hanno voluto davvero bene.
Hai perso, è vero, Sig. Sindaco, perché molti ti hanno tradito.
Oggi sei stato sonoramente sconfitto.
Non ti abbattere.
Ti rifarai, perché ne hai le capacità.
Raccogli le tue cose, aspetta con pazienza, siediti alla riva del fiume Crati e vedrai che prima o poi passeranno uno per uno i cadaveri dei tuoi acerrimi nemici, quei quaquaraqua che tu hai beneficiato e che ora sputano nel piatto dove hanno lautamente mangiato a vigna.
Ecco Alessandro Garritano amanteano candidato nella lista di TANSI
Sabato, 28 Dicembre 2019 18:58 Pubblicato in PoliticaRiceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:
Mi presento: sono Alessandro Garritano nato ad Amantea 54 anni fa, sposato con 2 figlie.
A 27 anni sono risultato vincitore di concorso presso l'Istituto di credito per cui attualmente lavoro, ricoprendo il ruolo di funzionario.
Assunto a Milano dove ho vissuto 6 anni, successivamente per crescita professionale l'azienda mi ha proposto di essere disponibile a trasferimenti ed ho accettato ben 6 destinazioni su tutto il territorio nazionale, esperienza che mi ha arricchito e formato sia professionalmente che umanamente.
Nel 2005 raggiungo l'obbiettivo che mi ero prefissato di tornare a vivere nella MIA CALABRIA.
Il mio ritorno e' coinciso con la costituzione dell'associazione l'AQUILONE, che mi ha visto promotore e fondatore, e che si e' distinta da oltre 10 anni per numerose iniziative mai avvenute prima di natura ambientale, tra tutte ( festa dell'albero con i bambini delle scuole elementari piantumazione di piu' di 50 alberi nel corso degli anni,ciclopasseggiate ecologiche, maratone ecologiche per famiglie, ecc.) .
Inoltre sono dirigente della locale squadra di calcio A.C.D. CAMPORA con responsabilita' nel settore giovanile.
La mia presenza nelle liste di Carlo Tansi è motivata da un generale senso di responsabilita' che pervade la mia coscienza di uomo e padre del Sud, che assiste, in maniera impotente, all'allontanamento dei propri figli e nipoti, dalla propria terra in conseguenza ad una scellerata gestione della cosa pubblica che invece di perseguire il bene comune si e' soffermata all'interesse personalistico proprio e dei sodali divenendo vera "casta", oggi il vero male da estirpare dalla nostra amata Calabria.
Auspico che la mia scelta indipendente da schemi convenzionali e partitici, ma lontana anche da qualsiasi logica clientelare, venga appoggiata in maniera forte e determinata da tutta quella gente perbene che ha voglia di alzare la testa.
In ultimo voglio inviare un appello accorato alla comunita' amanteana:
" Oggi ci troviamo ad un bivio, la scelta non puo' non ricadere in maniera cosciente su un voto libero e trasparente, che e' rappresentato esclusivamente dalle liste di Carlo Tansi e ad Amantea vede la Mia candidatura espressione dei valori sopra richiamati,
Mi auguro che questa volta Amantea sappia scegliere per il meglio."
ALESSANDRO GARRITANO
Regionali Calabria. Il primo veto di Callipo !
Venerdì, 27 Dicembre 2019 19:08 Pubblicato in Storia locale della Calabria Da Facebook
Siamo alla resa dei conti e questi conti mi vedono come l’unico politico calabrese a non meritare la candidatura perché macchiato di terribili colpe.
L’unico».
Esordisce così sulla sua pagina facebook il consigliere regionale Orlandino Greco, sul quale nelle ultime ore si è abbattuto il veto di Pippo Callipo che ha lanciato un vero e proprio ultimatum sulle liste pulite.
A poche ore dalla presentazione dei candidati a consigliere.
«E quali sarebbero queste colpe? – continua Greco –
Io che non sono neanche stato rinviato a giudizio, perché dovrei pagare?
C’è un giudice che deve ancora esprimersi sulla richiesta di rinvio e che potrebbe anche pronunciarsi rigettandola così come è stata rigettata la richiesta di misura cautelare più volte da parte del Gip, del Tribunale del Riesame e anche dalla Cassazione che ha dichiarato inammissibile l’azione della Procura».
Nei confronti di Greco, la Dda di Catanzaro ha di recente chiesto il rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione elettorale e voto di scambio.
Accuse che il consigliere contesta: «Sono amareggiato – dice – perché chi mi conosce sa quanto la politica dia senso alla mia vita, quanto ami la mia terra e come, da sindaco, abbia amministrato con trasparenza e integrità denunciando quelli che oggi mi accusano.
Ridicolo.
Ridicolo è il trattamento che mi è stato riservato.
Ridicolo e vergognoso.
Ma dov’è lo Stato di Diritto?».
A suo dire, dietro la mancata candidatura ci sarebbe il fatto che viene considerato «scomodo». «Così come è scomodo il movimento che mi onoro di rappresentare – conclude -.
Siamo una forza inarrestabile che cresce sempre di più e mette radici in ogni territorio.
Amici, hanno paura di noi e se questo da un lato mi gratifica dall’altro mi impone delle responsabilità.
E oggi mi sento responsabile.
Ma non finisce qui.
Sono più carico che mai e quanto accaduto, insieme al sostegno di tutti, mi motiva ad andare avanti perché la Calabria, quella bella, è ancora possibile».
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