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E’ vero che l’UDC non ha ancora deciso chi deve entrare in giunta ma Scopelliti intende sollecitare una risposta urgente. E lo fa politicamente, cioè anticipando le SUE sostituzioni. Come a dire , se non vi muovete io faccio e voi fate una figuraccia.

Secondo il “Corriere della calabria” il governatore avrebbe deciso di rafforzare il ruolo del Pdl ed a pagarne le spese, in virtù dei vincoli imposti dallo Statuto, potrebbe essere Mario Caligiuri.

In sostanza Scopelliti avrebbe le idee già chiare ed il rimpasto sembrerebbe aver già i contorni definiti.

“Partiamo dalle certezze: sono pronti a fare il loro ingresso nell'esecutivo l'ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena e il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro. I due andranno a sostituire (non con le stesse deleghe) i dimissionari Piero Aiello e Antonio Caridi.

Poi continua il quotidiano: “Dovrebbe esserci spazio anche per Giovanni Dima. L'ex aennino, vittima illustre del Porcellum, potrebbe occupare il posto di sottosegretario (per lui sono in pressing il segretario del Pdl Angelino Alfano e il sindaco di Roma Gianni Alemanno) detenuto fino a questo momento dal repubblicano Franco Torchia. Paga, Torchia, il fatto che il Pri, dopo l'arresto di Antonio Rappoccio, sia rimasto senza rappresentanti in consiglio regionale. Non bastasse, contro di lui sono arrivati gli strali del gruppo “Insieme per la Calabria” (per intenderci, quello di Giulio Serra e Aurelio Chizzoniti), che va ripetendo di non sentirsi rappresentato da Torchia.

Il contemporaneo ingresso nella squadra di governo di Arena, Ferro e Dima pone, però, il problema degli esterni. Che, secondo lo Statuto, non possono essere più di quattro oltre ai sottosegretari. Facendo un attimo due conti, si capisce bene che non ci sarebbe spazio per tutti. Da qui la necessità di interrompere la collaborazione con uno degli attuali tre assessori esterni. A fare le spese potrebbe essere il titolare della delega alla Cultura e alla Ricerca, Mario Caligiuri. Sarebbe proprio il coordinatore regionale del movimento “Scopelliti Presidente” il sacrificato per portare a termine questa operazione di maquillage dell'esecutivo.

Il discorso fin qui portato avanti interessa molto da vicino anche l'Udc perché, in queste condizioni, diventerebbe impossibile un ingresso di Roberto Occhiuto. L'ultima casella rimasta disponibile andrà sì ai centristi, ma al capogruppo Alfonso Dattolo. Sul suo nome si è espresso in maniera favorevole l'intera pattuglia dello Scudocrociato che opera a Palazzo Campanella. Occhiuto, comunque, non demorde e spera nella capacità di mediazione di Pier Ferdinando Casini. È l'ex presidente della Camera che sta spingendo fortemente su Scopelliti per far rientrare il suo fedelissimo, dopo l'esclusione dal Parlamento, nel giro della politica attiva. E non è escluso che durante la trasferta romana, il governatore non trovi il tempo per un briefing con l'(ex?) leader dell'Udc”

Pubblicato in Calabria

Non è uno scherzo! La frase esatta è questa . “Oggi serve cautela, se ci sono degli infedeli nella politica è giusto che ne paghino le conseguenze, è chiaro però che ci sono degli infedeli anche ad altri livelli istituzionali, che hanno fornito notizie ancora da verificare, su cui la Procura sta indagando”.

Lo riporta una nota dell’ufficio stampa della Giunta, evidenziando che Scopelliti è intervenuto in merito alle notizie, riportate dai media, su presunte irregolarità relative ai rimborsi dei consiglieri regionali.

“Ad oggi noi non abbiamo elementi certi su cui basarci per fare le nostre valutazioni se non le informazioni che sono riportate dai giornali. Certo è che se sono stati commessi degli abusi, ognuno dovrà prenderne atto e trarre le dovute conseguenze. È anche vero, però, che leggendo le dichiarazioni del Procuratore Sferlazza, un magistrato dalla professionalità e serietà indiscutibili, emerge il fatto che ancora ci vorrà del tempo per capire chi sono gli eventuali responsabili e le reali contestazioni. Oggi serve cautela, se ci sono degli infedeli nella politica è giusto che ne paghino le conseguenze, è chiaro però che ci sono degli infedeli anche ad altri livelli istituzionali, che hanno fornito notizie ancora da verificare, su cui la Procura sta indagando. Questo è un fatto grave perché si genera, volutamente, molta confusione nell’opinione pubblica che poi generalizza catalogando come ‘melma’ un’intera classe politica. E noi non possiamo consentire che questo avvenga perché le persone per bene, e ce ne sono tante nella politica, vanno tutelate.

Sono comportamenti di singoli, dei quali ognuno dovrà risponderne davanti alla magistratura, ai cittadini e ai partiti. Noi siamo garantisti ma qualora venissero contestati comportamenti illeciti, gli artefici dovranno assumersi le responsabilità agendo di conseguenza, altrimenti sarò io a prendere i provvedimenti di mia competenza- minaccia Scopelliti-.

Ad oggi, però, non sappiamo ancora di cosa stiamo parlando, tant’è che giorno dopo giorno alcune circostanze riportate dalla stampa si stanno sgonfiando. E’ grave comunque vedere enfatizzate situazioni che, forse, non corrispondono al vero o che non rappresentano illeciti, soprattutto in un momento così delicato della vita della regione, in cui c’è un clima infuocato, dettato dalla esasperazione delle persone. Io sono dell’avviso che la politica debba per prima dare un segnale importante, ma che tale dovere non appartenga solo a questa categoria. Si tratta dell’ennesimo episodio che certamente non aiuta questa regione, questa classe dirigente e le istituzioni calabresi.

Sin dal nostro insediamento – ha aggiunto Scopelliti - abbiamo approvato tantissimi provvedimenti per ridurre i costi della politica, anche anticipando quella che di fatto è stata la spending rewiev. Abbiamo voluto assumere un impegno concreto con i cittadini e dare un segnale significativo di cambiamento. Stiamo procedendo con la riforma degli enti sub-regionali, è stato ridotto il numero dei consiglieri, che siamo disposti a rivedere in ossequio alle normative vigenti, così come il numero degli assessori e delle consulenze, e ci stiamo dotando della legge sulla doppia preferenza di genere. Anche sul fronte della sanità abbiamo raggiunto risultati importanti, sia sul fronte della razionalizzazione e riorganizzazione del sistema che sulla qualità del servizio, riducendo sensibilmente il deficit del comparto, passato dai 250 milioni del 2009 ai 69,9 del 2012. Ciò comporterà un risparmio in termini di tasse per i cittadini e permetterà, se proseguiremo con altrettanta incisività azzerando il disavanzo, di disporre di risorse pari a 119 milioni di euro da investire in tanti altri settori cruciali per il futuro della regione. Tutto questo impegno ed i risultati raggiunti non possono essere spazzati via da eventuali errori di singoli. Saremo intransigenti con chi ha sbagliato, ma rivendichiamo il nostro ruolo e proseguiamo con la determinazione di sempre”.

Insomma il consiglio è fatto di “angeli”, ma se dovessero esserci “diavoli” saranno allontanati e puniti!

E noi che credevamo avessero scoperto sperperi nell’uso di fondi pubblici!

Pubblicato in Reggio Calabria

La querelle tra la provincia di Cosenza( governo di c.sinistra) e la regione Calabria( ora governo di c.destra) è una ulteriore prova lampante che questa Italia è all’agonia.

La regione si è “scaricata” un certo numero di dipendenti (inutili-indispensabili poco importa, sempre persone con relative famiglie sono e sempre debito pubblico sono) “inviandole” alle province con le relative “competenze”( si fa per dire!).

Ovvia la attesa dei mezzi finanziari per il pagamento dei costi.

Ed invece, niente.

Non solo oggi con il governo Scopelliti, ma nemmeno ieri con il governo Loiero.

E così Oliverio “avanza” i costi di questo personale dal 2006.

Le ha provate tutte per avere i soldi. Perfino la minaccia della denuncia alla Corte dei Conti.

Tutto inutile.

Ma ora, come si sapeva ( ma la verità è ben celata), il bilancio dell’ente provincia è in agonia, al punto che nientemeno si chiede ai comuni di pagare spese “provinciali”.

Ed allora Oliverio ha detto basta. Ed ha inviato un telegramma a Scopelliti minacciando di non pagare più il personale trasferito.

“Malgrado le ripetute sollecitazioni avvenute nel corso degli anni 2011 e 2012 e nonostante le intese raggiunte con i dirigenti preposti –si legge nel telegramma- a tutt'oggi, inopinatamente, non è pervenuto da parte della Regione alcun riscontro per la definizione di quanto dovuto per gli emolumenti stipendiali e previdenziali del personale trasferito e per le spese di funzionamento per il periodo 2006-2012. Si precisa, altresì che, anche relativamente al trimestre dell'anno in corso, non sono state corrisposte sia le spese di funzionamento e sia gli emolumenti stipendiali spettanti al personale trasferito, in virtù di quanto previsto dalla legge 34/2002".

"Nel prendere atto con rammarico del mancato riscontro saremo costretti ad assumere tutte le iniziative necessarie a tutela delle ragioni dell'ente e del personale interessato, nonché ad investire di questa grave situazione la Corte dei Conti, la Ragioneria dello Stato ed il Ministero della Funzione Pubblica, in quanto la Provincia di Cosenza non è più nelle condizioni economico-finanziarie di assicurare i servizi relativamente alle funzioni ed ai compiti trasferiti".

"Nei prossimi giorni sarà convocato un incontro con le organizzazioni sindacali alle quali andranno comunicate le decisioni non ulteriormente rinviabili”

Pubblicato in Cosenza

Ormai la situazione italiana è grave. Non come la Grecia, la Spagna od il Portogallo, ma certamente è grave. E la cosa peggiore di tutti è che la verità viene raccontata quando va bene in modo tardivo e comunque parziale. Una mancata o parziale o tardiva verità finalizzata a non impaurire, utilizzata per giustificare il sistema politico attuale, resa obbligatoria dalla paura che se venisse detta sarebbe facile scoprire i responsabili e poiché la attuale classe politica e dirigente è quasi tutta responsabile è ovvio che partiti ,ministri, onorevole, presidenti, sindaci, commissari, dirigenti fanno come “Ministero della cultura popolare” fascista , cioè raccontino la loro verità. Tanto è difficile, Grillo a parte, che la verità venga detta.

E la situazione è talmente grave in Italia che se la verità venisse detta sarebbe difficile od impossibile crederle.

Per esempio parliamo dei rifiuti in Calabria?

C’è un commissario per la emergenza Vincenzo Speranza che si è auto prorogato in mancanza di decisioni governative( ma certamente con la tolleranza governativa) e nessuno contesta siffatto comportamento. Nemmeno la regione. Tantomeno la regione.

C’è una situazione grave che è stata addormentata perché adesso, pochi giorni prima delle elezioni , la Daneco & c. fanno entrare i rifiuti, ma si sospetta( ed è più che un sospetto) che siccome i comuni non pagano quanto dovuto, subito dopo le elezioni la spazzatura continuerà a restare in mezzo alla strada

I comuni sono debitori di milioni e milioni di euro e per quanto sollecitati dal commissario non pagano la Daneco e gli altri.

Ed allora Vincenzo Speranza scrive , cioè mette nero su bianco, racconta senza peli sulla lingua la “sua”verità. Lo dice al Segretario del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà( perché lo legga il prossimo CdM), lo dice al capo della protezione Civile Franco Gabrielli( probabilmente perché la situazione è ancora più grave di quanto si sospetti,al punto che si imporrà il riuso dei poteri della protezione civile per tentare una seppur impossibile soluzione), lo dice a Giuseppe Scopelliti( perchè se resta al governo della Calabria lo sappia e se se ne va lo sappia il prossimo governatore).

I comuni non pagano i servizi di trattamento e conferimento dei rifiuti.( Non paga nemmeno lo Stato)

Mancano le discariche, al punto che i rifiuti sono inviati in Puglia.

Manca l’inceneritore in provincia di Cosenza, quello che nessuno ha voluto, che la sinistra non ha voluto e che domani invece appena avrà responsabilità di governo andrà ad accettare.

Non si fa quella salutare e necessaria raccolta porta a porta che sola potrebbe anche migliorare il turismo calabrese.

I poteri sporchi ( politici e mafiosi) sono pronti ad entrare nel nuovo & vecchio business dei rifiuti

Pubblicato in Calabria

"Siamo persone serie e siccome abbiamo proposto questa alleanza ai calabresi prima del voto, da parte nostra ci saranno tutto l'impegno e la determinazione affinche' si arrivi regolarmente alla fine della legislatura Scopelliti".

Lo ha detto a Siderno il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, rispondendo ai cronisti sulla situazione relativa alla Regione Calabria dove il suo partito e' alleato con il Pdl.

Ed è proprio la Locride l'argomento centrale delle parole del segretario: "L'Udc ha dimostrato sensibilita' vera verso Reggio Calabria e la Locride anche nella formazione della lista con la mia stessa candidatura in posizione di testa".

Pubblicato in Catanzaro

"Quando nella sanità si facevano le assunzioni clientelari, dove erano i sindacati?

Probabilmente, alcuni di questi, erano seduti al tavolo della spartizione".

Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, parlando con i giornalisti a Cosenza della manifestazione per il diritto alla salute di Cgil, Cisl e Uil, in programma per oggi e poi rinviata per il maltempo ha dichiarato :

"Taluni manifestano mentre noi inauguriamo e mettiamo in circuito nuovi strumenti.

Una riflessione sorge spontanea: quando qualcuno scrive che abbiamo fallito e che ho fallito e che l'Amministrazione Scopelliti non garantisce i livelli essenziali di assistenza, io rispondo:

ma quando assumevano, non più tardi di qualche anno fa, 439 ausiliari invece di mettere a disposizione delle strutture medici e personale sanitario, dove erano i sindacati?

Probabilmente, alcuni di questi, erano seduti al tavolo della spartizione".

Non è la prima esternazione del governatore sul tema, anzi è ben più di una esternazione, cio sembra una vera e propria denuncia perfino ripetuta. Ed allora una domanda : ha chi spetta coglierla ed indagare ? O , se volete, chi deve rispondere a questa denuncia? È meglio il silenzio ? Ed ancora è sicuro Scopelliti che i responsabili siano tutti dall’altro lato?

Pubblicato in Cosenza

Nel nostro articolo del 14 gennaio dal titolo : “Clini e Scopelliti: un “piano” per risolvere il problema dei rifiuti”, abbiamo già sollecitato i calabresi a pregare, certi come eravamo e siamo che il problema dei rifiuti sia quel fatto che dimostra oltre ogni ragionevole dubbio il dramma di questa nostra regione ( e poco importa che dimostri anche il dramma di altre regioni)

Un dramma certificato dal Commissario per i rifiuti che si auto proroga; certificato da un assessore all’ambiente che sfugge alle proprie responsabilità politiche; certificato da una classe politica regionale e provinciale che ignora fortemente la gravità della situazione; certificato da una classe politica di sindaci senza poteri e soprattutto senza soldi, che non paga i servizi e perfino si lamenta .

Ma ora arriva non solo il certificato ma la patente della incapacità della intera Calabria ad affrontare e risolvere il problema dei rifiuti nella regione

Una patente che per il momento viene dal ministro Clini ( quello che con Scopelliti avrebbe dovuto fare il piano: ma quando li mandano via questi pennivendoli che scrivono mirabolanti notizie smentite il giorno dopo con ennesime figure di cacca per la politica calabrese?), in attesa di quella europea

Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a margine di una conferenza sulla gestione dei rifiuti a Roma, ha detto che :

  1. 1)“Napoli continua ad essere osservata” dall’Unione Europea per quanto concerne la gestione dei rifiuti”
  2. 2)“a Palermo la situazione e’ drammatica”
  3. 3)“ a Reggio Calabria ci sono i rifiuti per strada e a Gioia Tauro c’e’ una rivolta dei sindaci” ed ha cortesemente dimenticato( forse per brevità voluta) tutti gli altri problemi.

Non basta. A chi gli chiedeva perché le emerge fossero tutte al sud, Clini ha risposto: “ probabilmente si tratta di un problema di governance di queste città che invece di seguire al strada più semplice di applicare le leggi e le direttive europee, ha continuato a gestire i rifiuti come un settore della spesa pubblica: questo ha prodotto costi enormi, sprechi, indagini giudiziarie su infiltrazioni della malavita, scarsa capacità di governo“.

Ed il ministro non sa che qualche situazione positiva c’è in Calabria ma che invece di essere difesa, tutelata, diffusa, viene e verrà osteggiata per il valore politico e mafioso del lavoro che il settore produce.

Né sa il sig ministro che questi strani appetiti creeranno se possibile una situazione ancora più difficile ed impossibile.

Clini,infatti, si limita a teorizzare che “non si puo’ dire no agli inceneritori, no agli impianti di Tmb e fare la differenziata per rifiuti che poi finiscono insieme in discarica: questo e’ segnale che l’obiettivo che si persegue non e’ il bene pubblico“.

Ma perché sig ministro il bene pubblico deve pure essere perseguito ? Non basta quello privato? Non basta quello del potere( quale poco importa!)

Pubblicato in Catanzaro

I due PM, Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio, titolari della indagine sulla nomina di Alessandra Sarlo a direttore generale del dipartimento Controlli, hanno chiesto al GIP del Tribunale di Catanzaro il rinvio a giudizio per i tre indagati Giouseppe Scopelliti, Antonella Stasi e Domenico Tallini.

Non solo ma i pubblici ministeri hanno, anche, avanzato istanza per un incidente probatorio al quale sottoporre il presidente Scopelliti e l'assessore Tallini.

La storia è nota. Parliamo della nomina a direttore generale esterno del dipartimento Controlli di Alessandra Sarlo ex commissario dell'Asp di Vibo Valentia e moglie del magistrato Vincenzo Giglio, il giudice indagato dalla Dda milanese per aver fornito notizie riservate al consigliere regionale Franco Morelli.

La prima parte dell'indagine era finita scon un avviso di garanzia all'assessore Tallini e alla dirigente del dipartimento Personale, Rosalia Marasco.

Secondo l’accusa l'assessore e la dirigente avrebbero attestato falsamente che la Sarlo da curriculum «possedeva l'esperienza sufficiente in proporzione alla complessità dell'incarico».

Poi l'assessore sostenne che quella nomina era stata decisa «collegialmente».

E così sul registro degli indagati finì la intera giunta regionale.

Nel prosieguo della indagine la Procura nei giorni scorsi ha avanzato richiesta di archiviazione per gli altri indagati.

Secondo i magistrati Scopelliti, «amico personale della famiglia Sarlo», la Stasi «concorrente morale» del governatore e l'assessore Tallini «al fine di attribuire alla dottoressa Alessandra Sarlo la dirigenza generale del dipartimento Controlli della Regione Calabria, con delibera 381 dell'11 agosto 2011, alla luce dei curricula depositati, attestavano apoditticamente e, dunque, falsamente che nessuno dei candidati, dirigenti interni alla Regione, possedesse una “esperienza sufficiente in proporzione alla complessità” dell'incarico».

In questo modo la giunta fu tratta in errore.

Sempre secondo i PM la Sarlo, aveva un curriculum « sicuramente non superiore in riferimento alla specificità dell'incarico rispetto ai dirigenti interni alla Regione dichiarati non idonei». Ed infatti tra le parti offese i due dirigenti esclusi Luigi Bulotta e Giovanna Melania Grasso.

Non solo ma i tre indagati sarebbero responsabili anche della violazione ed elusione dell'articolo 19 comma 1 bis del decreto legislativo 165 del 2001 che recita: «L'amministrazione rende conoscibili, anche mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale, il numero e la tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica ed i criteri di scelta; acquisisce le disponibilità dei dirigenti interessati e le valuta».

Pubblicato in Reggio Calabria

Il governatore Giuseppe Scopelliti ha partecipato all'inaugurazione del nuovo reparto di Oculistica dell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

E nell’intervento ha affermato:

1)”Spero che non disturbi il fatto che questa inaugurazione capiti in un periodo a ridosso della campagna elettorale”. E poi “ vi chiediamo scusa per questa iniziativa che si svolge in periodo di campagna elettorale, ma dovevamo decidere se inaugurare questo reparto all'avanguardia adesso oppure rinviare tutto di un mese proprio perché è in atto la campagna elettorale. Ma abbiamo deciso di farla lo stesso”

2)” Anche perché i nostri colleghi e avversari, nel tempo, non facevano inaugurazioni in campagna elettorale magari, ma si limitavano ad assumere gli amici dei mafiosi nella sanità”

3) Si tratta di “un tema molto delicato, molto inquietante”

Impossibile alla luce di quanto riporta( al momento in via breve) Il Corriere della Calabria che la questione si chiuda in questo modo. Siamo certi che qualcuno risponderà a Scopelliti e che la vicenda non si chiuderà in siffatto modo! Anzi!

Pubblicato in Catanzaro

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato da Katia Stancato.

“A Sibari è accaduto qualcosa di molto grave, un vulnus irreparabile per l’immagine culturale e la tradizione della Calabria, con la città greca vivente più importante del mondo, dal punto di vista archeologico, ridotta in condizioni miserrime e inaccettabili .

Le responsabilità dell’assessore regionale alla cultura, prof. Mario Caligiuri, sono enormi ed evidenti .

La mancata attuazione dei progetti di consolidamento e di ridefinizione di tutta l’area e la superficialità plastica con la quale ci si è approcciati a un problema che andava prevenuto non consentono dilazioni di intervento, né esoneri di colpe gravi che sono oggettivamente evidenziabili

Il Presidente della Giunta Regionale , on. Scopelliti, deve ritirare la delega all’assessore regionale e predisporre un piano cadenzato per rivitalizzare un giacimento che avrebbe dovuto diventare strumento di esportazione turistica e culturale “.

Ndr. Forse se qualche cosa dei 20 milioni di euro utilizzati per Calabria Jones fossero andati alla tutela di Sibari non sarebbe stato male. Il problema è che nessuno pare li abbia chiesti e tantomeno abbia contestato le scelte dell’assessore Caligiuri. Anzi sembra che gli amministratori della zona siano stati contenti di avere avuto la presenza negli alberghi locali degli studenti calabresi. Allora forse è anche il caso di chiedere anche altre dimissioni; tante altre!

Pubblicato in Cosenza
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