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Sicuramente ( almeno è augurabile) Scopelliti non ne sa niente.

Di cosa?

Ma del tabellone alle sue spalle dove è scritto :

“Conferenza stampa del residente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti” e poi sotto trenta quaranta pubblicità de “Il Borgo della Marinella.Grandi eventi Amantea (Cs)”.

Un Tabellone che sarebbe andato bene se la conferenza si fosse svolta presso il Borgo della Marinella ma che appare inaccettabile quando la conferenza si svolge nella Piazza Calavecchia con un palco e le sedie poste a disposizione GRATUITA da parte del comune di Amantea.

Ovviamente viene da chiedersi se il Borgo della Marinella ha pagato per questa pubblicità , quanto ed a chi.

Ma questo è un problema dell’entourage del presidente Scopelliti o della Guardia di Finanza.

Amantea è in fibrillazione . I pochi vecchi ( ormai) di Piazza Commercio volgono lo sguardo verso la Calavecchia dove gli operai del comune montano il palco “elettorale” per l’ormai prossimo arrivo del potente governatore della Calabria il quale insieme alla sua corte di politici nazionali e regionali ( sul manifesto li chiama rappresentanti istituzionali, probabilmente per nobilitarli ancora di più di quanto non faccia il titolo di “onorevole” che rivendicano, questo si, per istituzione, anche se non da tutti meritato) .

Un palco montato a spese pubbliche come se fossimo in una campagna elettorale

O lo siamo e non me ne sono accorto?

Addirittura un palco con la sbarre laterale come se temessero per la loro incolumità : “hai visto mai che cadono?”; e non si sa se pensano a quella fisica o politica.

Grande curiosità si diceva.

Forse non solo e tanto per la presenza di tutti questi politici, mai visti prima ad Amantea, in una sorta di “parata” politico-folcloristica , quanto per la curiosità di sapere chi ha debiti con loro.

Parlo di debiti di riconoscenza. Quelli cioè per incarichi ben retribuiti, per posti “generici” di lavoro, per trasferimenti in servizi di comodo, per contributi economici, eccetera.

Molti già li sappiamo e di questi aspettiamo la presenza.

Altri no e ne studieremo i tratti del volto, ed in particolare gli occhi sgranati o sognanti, la lingua pendula, magari variamente colorata, ed altre caratteristiche.

Sarà un successo considerato che ormai l’estate è finita e sul lungomare gli amanteani non vanno più, che il cinema è ancora chiuso e che non ci sono partite.

Una piazza piena .Domani invece sarà vuota . ci saranno soltanto i tre operai del comune a smontare il palco che graziosamente la città ha offerto al “Re Italo” per ringraziarlo di tutti dei grandi doni che ha portato ad Amantea a cominciare dalla sanità!

Ah, non vi lasciate fuorviare dalla data sbagliata dei manifesti. L’incontro è stasera non il 27 come qualche nemico politico ha tentato di fare per non far essere presente la città!

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Precisiamo, non è certo un ordine, è solo un consiglio, o meglio un suggerimento. Pensate il governatore Scopelliti ci fa l’onore di visitare Amantea . E non sarà solo. Affatto. Insieme a lui l’establishment del Pdl. Insomma una caterva di politici come mai Amantea si ricorda.

È vero che il Pdl sta per chiudere, ma, comunque sia, è una occasione unica. Chi ricorda da quando Scopelliti manca ad Amantea? E chi ricorda da quando ad Amantea mancano i politici regionali e nazionali?

Scopelliti ed i suoi sodali verranno a spiegarci cosa hanno fatto per la Calabria, cosa hanno fatto per Amantea.

E noi staremo lì ad ascoltarli.

Ovvio che, poi, faremo qualche domanda.

Per esempio, su cosa abbia fatto per la sanità nella nostra città. O cosa abbia fatto per la disoccupazione nella nostra città.

Ma dobbiamo confessare che la nostra curiosità si incentra soprattutto sul fatto di voler conoscere chi sono i “PD+ L o –L” di Amantea.

Sicuramente vedremo Lazzaroli. Forse proprio in vista dell’arrivo di Scopelliti e delle prossime elezioni vedremo Paolo le Rose, già coordinatore –almeno fino a gennaio di quest’anno-del Basso tirreno cosentino dell’MPA, forse vedremo Marcello Socievole che recentemente ha evidenziato di essere lui l’unico Pdellino di Amantea, forse vedremo Bruni&Romano per via della presenza dell’assessore Mancini, certamente vedremo, poi, coloro che da Scopelliti& c sono stati gratificati di incarichi e/o prebende.

Insomma scopriremo quel popolo diellino che è nascosto ormai da quando venne destinato sul rogo il buon Osvaldo Vadacchino nel suo ruolo di commissario ed in quello di commissario Biagio Miraglia, mentre la nutrita corte ormai defilatasi tentava di conquistare il comune.

Altri tempi. Anche se è vietato parlare del fallimento di Scopelliti sindaco di Reggio Calabria o del commissariamento per mafia di Reggio Calabria, oggi l’astro è spento e 100 piazze non lo aiuteranno certo a risorgere. Affatto.

 

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E’ increscioso, perfino incredibile, possiamo dire, anche inaccettabile la proposta di portarsi in 100 piazze della Calabria per presentare ai calabresi le cose fatte dal PDL a guida Scopelliti!

Se Scopelliti ed i suoi sodali volessero d avvero rappresentare un quadro positivo della nostra Calabria dovrebbero raccontare almeno 1000 bugie, mentendo su tutti i dati economici e sociali.

Non arriviamo a conclusio9ni errate, però!

Altrettanta difficoltà la avrebbe una sinistra preoccupata solo di salvare se stessa.

La verità triste è che pochi (forse nessuno) cercano i drammatici dati di questa Calabria abituata da sempre a vivere consumando le risorse europee e statali ma senza creare lavoro, senza prospettive di sviluppo e di crescita.

Il primo problema calabrese è la mancanza di una classe politica che voglia dire la verità! Innanzitutto a se stessa! Il problema è la mancanza di onestà politica della classe di governo che gioca invece di governare. Gioca mentre la Calabria va alla deriva, il popolo ha gravissime difficoltà quotidiane.

Pochi sono coloro che nel PDL gridano contro la attuale classe dirigente. E quei pochi che lo fanno non sappiamo nemmeno perché lo fanno!

Nessuno dice che è in atto una fuga dal DPL che è il segnale più evidente della inidoneità dell’attuale classe di governo regionale( Regione, province, comuni).

E Scopelliti con questa boutade delle 100 piazze cerca di risollevare la sorti del PDL mentre il PDL è già prossimo alla scomparsa. Avremo 100 bandiere agitate da 100 vocianti interessati( come n altri partiti e manifestazioni, invero); avremo le TV che zoomano su questo sventolio nascondendo i volti disperati della gente, la spazzatura nelle strade, gli ospedali, il fallimento del turismo, eccetera e mostrando infine gli artefici degli eventi che invece di scappare via nave come gli emigranti si mostrano come vincitori delle guerre di Roma.

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La commedia di Scopelliti sulla sanità è finita.

Il direttore generale della programmazione sanitaria, Francesco Bevere, ribadisce l'esigenza «del comportamento collaborativo tra struttura regionale, commissario e sub-commissari» e chiede «di ricevere la documentazione sottoscritta dalla struttura commissariale nella sua interezza».

Si riferisce al fatto che è stato il sub-commissario Luciano Pezzi a trasmettere la legge 12/2013, detta “salva precari” precisando che «“i sub-commissari” non hanno avuto alcun ruolo nella stesura della stessa”».

In sostanza lo stesso Pezzi e Luigi D'Elia in questo modo dicono che la maggioranza di centrodestra e il governatore hanno agito senza tenere in considerazione il parere dei sub-commissari.

Nel verbale del tavolo Massicci firmato da Bevere si chiarisce che le norme previste per la stabilizzazione del personale a tempo determinato presenti nella “salvaprecari” si configurano come violazioni del blocco del turnover «disposto dalla Regione Calabria nel proprio Piano di rientro» e di quello automatico disposto «in conseguenza dei disavanzi non coperti relativi agli anni 2009, 2010, 2011, 2012 nelle rispettive riunioni di verifica annuale del Piano di rientro».

In sostanza una vera e propria bocciatura della legge sulla stabilizzazione dei precari. Non solo Il DG chiede a Scopelliti di “ attivare la procedura di cui all'articolo 2 comma 80 della legge 191/09» la quale prevede la rimozione di tutti quei provvedimenti – anche legislativi, come in questo caso – «che siano di ostacolo alla piena attuazione del Piano di rientro»

Bevere scrive infatti che «… la continua approvazione da parte del consiglio regionale di leggi in contrasto con il Piano di rientro, con il piano commissariale e con la legislazione vigente è indicativa di criticità negli organi regionali nell'esercizio delle funzioni ordinarie proprie».

A tutto ciò deve essere aggiunto il fatto che il Governo ha impugnato la legge “salvaprecari” , cioè la legge che mira a stabilizzare i circa mille precari della sanità calabrese, la legge fortemente voluta dal senatore Tonino Gentile. Il centrodestra non sembra comunque intenzionato a fare passi indietro, come dimostra la costituzione in giudizio della Regione contro il ricorso alla Corte costituzionale avanzato dal Consiglio dei ministri.

NdR. Siamo costretti chiederci: Ma è legittimo che la stabilizzazione od i concorsi riservati che finora hanno permesso in Calabria la stabilizzazione di tutu i precari assunti dalla politica e dalla dirigenza possa continuare per tutti i servizi e gli uffici meno che per la Sanità?

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L’ufficio stampa della Giunta in una nota dice che “L'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha formulato gli auguri ai 19 mila studenti calabresi che sono impegnati negli esami di maturità”

Che signorilità, direte!

In realtà Caligiuri ( od almeno il suo ufficio stampa) si serve dell’attenzione posta sugli esami( non solo da parte degli studenti, ma anche delle loro famiglie) per farsi pubblicità politica. Ecco infatti l’altra parte del testo:

“Lo studio è ciò che ciascuno di noi realmente possiede per mutare le sorti del tempo e trovare il proprio posto nel mondo. Saranno giorni faticosi, durante i quali occorre impegnarsi a fondo, ma si ricordano per tutta la vita. E poi nessun risultato importante si ottiene senza sforzo. L'Italia e la Calabria – ha aggiunto l’esponente della Giunta - stanno vivendo momenti difficili ma supereremo anche questi puntando sulla cultura e nella scuola, che è il fondamento della società. In questi anni con il Presidente Scopelliti – ha rilevato infine Caligiuri - nella scuola stiamo investendo somme importanti in tutte le direzioni per costruire un sistema educativo di maggiore qualità”.

Che si riferisca a Calabria Jones?

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Nessun dubbio! Ha vinto il PDL e Scopelliti. Parola del coordinatore regionale del PDL( Giuseppe Scopelliti) e del vicecoordinatore Antonio Gentile) i quali hanno affermato:

«La tornata elettorale ha confermato che i calabresi hanno fiducia nel Pdl, un partito vivo e dinamico guidato da un gruppo dirigente in grado di interpretare le esigenze del territorio e fornire risposte adeguate.

Nei quattro comuni con più di 20mila abitanti i candidati del Pdl hanno conseguito due successi al primo turno. A Locri e ad Isola Capo Rizzuto, piazze molto importanti, registriamo infatti l'elezione alla carica di sindaco rispettivamente di Giovanni Calabrese e Gianluca Bruno, a cui facciamo i complimenti e rivolgiamo gli auguri di buon lavoro.

Negli altri due centri, Acri e Corigliano, il centrodestra va comunque al ballottaggio».

«Inoltre, sono arrivate vittorie incoraggianti in tantissimi altri comuni calabresi, segno che i cittadini stanno apprezzando il nostro operato e gli sforzi compiuti per far crescere la Calabria. Questi dati confermano che il lavoro del gruppo dirigente del Pdl sta portando risultati significativi, grazie ad una politica che raccoglie le istanze provenienti direttamente dalla base e fornisce risposte importanti, in un'ottica di completa condivisione delle linee su cui operare e delle azioni da mettere in campo».

«In Calabria è in corso un cambiamento radicale, portato avanti dall'amministrazione regionale e dalla classe parlamentare di centrodestra con il concreto supporto dei cittadini, attraverso scelte coraggiose ed in netta discontinuità con il passato, per dare un futuro al territorio che finalmente vive una fase di rilancio. Oggi raccogliamo con estrema soddisfazione i successi ottenuti in questa tornata elettorale, ulteriore testimonianza della volontà dei calabresi a pochi mesi dal successo alle elezioni politiche, e proseguiamo nel nostro lavoro quotidiano con rinnovato ottimismo ed ancora maggiore impegno».

«I cittadini continuano a darci fiducia e, pur sapendo che c'è ancora tanto da fare, andiamo avanti con determinazione e con la consapevolezza di avere il supporto della gente».

Non sappiamo a quali elezioni i due si riferiscano. Né che film abbiano visto. Né se durante la proiezione abbiano sonoramente dormito!

Infatti a Locri erano in lizza due liste civiche ( Tutti per Locri e Impegno e Trasparenza) e come tali difficilmente ascrivibili!

Ad isola Capo Rizzuto il PDL ha preso 2.228 voti pari al 25,65 % di tutti i voti! ( se questa è vittoria!)

Ad Acri, invece, contrariamente alle affermazioni il PDL non partecipa al ballottaggio. Affatto. Addirittura il PDL prende solo 691 voti pari al 5,15 % all’interno di una compagine che comprende anche l’UDC, la Lista civica Centro moderato e la lista civica Futuro acrese e che raccoglie 3447 voti pari al 24,87%. Una debacle!

A Corigliano, infine, dove in una competizione tra le più frammentate c’erano ben 12 candidati a primo cittadino, Triolo Giorgio del PDL prende 1048 voti pari al 4,87 e non entra nel ballottaggio! Altro che!

Che cosa stiamo a vantarsi quindi non è comprensibile. Forse hanno pensato che tanto i calabresi non leggono i dati elettorali e quindi alla fin fine nella memoria delle gente resti una affermazione palesemente “” incongrua””: come tanto altro, del resto; e non solo per la regione!!!

Una unica certezza quelli nella foto non hanno vinto!

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“Vuolsi così, colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”. Così diceva il Sommo Poeta per indicare che la scelta appartiene ai capi.

Ed i capi hanno deciso che nella giunta regionale deve entrare Occhiuto: troppo importante per perderlo. Niente da fare. Quindi per Alfonso Dattolo, destinato a restare capogruppo!

Che sia Scopelliti trovare la soluzione ai “suoi” problemi

Una soluzione non facile.

Solo la Ferro, e non sappiamo quanto abbia sofferto questa decisione, ha rinunciato al posto di assessore regionale.

Tutti gli altri no.

Ed ora Scopelliti deve trovare una soluzione per Arena

Gli esterni , lo abbiamo detto, sono già 3(Antonella Stasi, Giacomo Mancini e Mario Caligiuri)

Resta solo un posto( lo chiede lo Statuto regionale). E deve essere di Occhiuto.

Per fare posto a Demetrio Arena occorre modificare lo Statuto o cacciare uno dei tre esterni. Chi? Non la Stasi che è l’unica donna! Scopelliti può scegliere solo tra Mancini e Caligiuri.

Chi uscirà?

Ma preme per entrare anche l'ex aennino Giovanni Dima, rimasto fuori dalla Camera per via di un posizionamento in lista non proprio ottimale, spinto dallo stesso Alfano e che dovrebbe avere il poto di sottosegretario.

Chi uscirà? Non è dato per certo. Ma si parla del repubblicano Franco Torchia.

La cosa più facile sembra conservare l’equilibrio territoriale facendo entrare Nazzareno Salerno attuale presidente della commissione Sanità e coordinatore del Pdl vibonese sulla poltrona di Francescantonio Stillitani.

Ma forse è troppo ovvia questa soluzione pert l'alta politica!

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Era dicembre 2012 quando il consiglio regionale calabrese si pronunciava sul “ Riordino degli Enti sub regionali”. Distinte e distanti le posizioni.

Scopelliti diceva : «Si taglia per avere risparmi consistenti, sicuramente di 15 milioni di euro e se alla fine saranno di meno poco importa. Il progetto prevede almeno sei aree funzionali: le “Politiche sociali e del lavoro” saranno affidate a “Calabria Lavoro” che assorbirà le attività di Field e “Calabria Etica”; Fincalabra si occuperà dei “servizi dell'assistenza finanziaria alle imprese” e saranno accorpati i Consorzi delle aree industriali in un'unica agenzia. Il disegno che oggi mettiamo in campo ci consente di guardare al futuro con nuova fiducia. Scelte che vanno fatte per il bene della Calabria con l'obiettivo di dimostrare che in questo momento di crisi la politica riesce ad operare i tagli richiesti individuando all'interno degli enti delle sacche di clientelismo e di risorse inutili che presto saranno eliminate. Al centrosinistra chiediamo di prestare la massima attenzione e condividere con noi questo provvedimento. Serve il coraggio di un'intera classe dirigente che sa invertire la tendenza e produrre un risultato ».

Fortemente contrari i consiglieri Idv Domenico Talarico e Giuseppe Giordano i quali dicevano che . «Agli Enti citati nella legge ne vanno aggiunti altri. E' una proposta troppo debole per definirla riforma . ».

Sandro principe ricordava che :''il Pd non si è mai tirato indietro quando è stato chiesto un contributo sulla razionalizzazione dei costi''.

Agazio Loiero pontificava che “siamo ancora al tempo degli slogan''.

Sosteneva invece la proposta Sarra il capogruppo dell'Udc Alfonso Dattolo (trombato dalla richiesta di nomina di Occhiuto) il quale salutava positivamente il provvedimento, dichiarando che : ''Non si può pensare di salvaguardare qualche posto per gli amici di cordata politica. E' venuto il tempo delle scelte difficili''.

Ed invece sembra che i tagli risparmieranno "Calabria Etica"

La versione del presidente della commissione Affari Istituzionali e che sarà illustrata il prossimo 17 aprile non prevede più la soppressione di “Calabria Etica”e Pasqualino Ruberto continuerà nel suo incarico di presidente.

Solo un caso?

Non è certo difficile, a chi usa fare solo proclami verbali allietati dalle della stampa di regime, trovare una giustificazione (ragionevole o meno non importa).

Ma voci maligne non mancano. Qualcuna , ripresa dalla stampa “libera” sussurra che “la decisione di non procedere con il taglio della fondazione capeggiata da Ruberto sia una sorta di “ricompensa” all’impegno profuso da quest’ultimo durante l’ultima campagna elettorale. Ruberto, infatti, era candidato al secondo posto della lista alla Camera di Grande Sud. Quella, per intenderci, dove hanno trovato posto tutti i fedelissimi del governatore.”

Ancora pochi giorni e sapremo se i tagli annunciati in pompa magna dalla giunta regionale saranno stati solo spot utili per conquistare qualche titolo in prima pagina, come diceva Loiero.

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Si è svolto a Roma un vertice tra Cesa, Casini e Trematerra.

Dal vertice è uscito il nome di Occhiuto quale assessore per la regione Calabria.

Resta fuori il capogruppo del partito in consiglio regionale Alfonso Dattolo che era dato da tutti come il futuro assessore dell’UDC. Gli restano solo le parole di elogio per quanto fatto finora.

Ora però questa scelta crea grossi problemi a Scopelliti.

Fino a stamattina venivano dati per certi come nuovi assessori l'ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, la presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro e l’ex onorevole Giovanni Dima.

Il problema era, ed è, che lo Statuto dice che la giunta regionale può avere al massimo quattro assessori “esterni”ed in giunta ce ne sono già tre (Antonella Stasi, Giacomo Mancini e Mario Caligiuri).

Praticamente a bocce ferme ( se restano, cioè, Stasi, Mancini e Caligiuri)c’è spazio SOLO per OCCHIUTO e pertanto resterebbero fuori sia Arena, che la ferro che Dima.

Ma sembra molto difficile. Soprattutto per Arena.

Ma se Arena deve, come sembra entrare, ad ogni costo, allora deve uscire uno dei tre assessori esterni. Si fa con forza il nome di Caligiuri, anche perché non ha certamente fatto una bella figura alle recenti elezioni politiche.

Ma fermo restando qualche capro espiatorio resta comunque il problema di Dima, vittima del Porcellum, e per il quale insistono da Roma

In questo modo però Cosenza avrebbe 4 assessori , cioè Pino Gentile, Michele Trematerra, Occhiuto e Mancini.

E resterebbe fuori Wanda Ferro la cui carica starebbe per scadere e che vanterebbe il posto del sacrificando catanzarese Caligiuri. Difficile, quindi, che la giunta si disequilibri a favore di Cosenza

Tanto più che dopo le dimissioni di Francescantonio Stillitani, Vibo è rimasta senza rappresentanza e sia Nazzareno Salerno che Alfonso Grillo, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore del Pdl vibonese, hanno fatto sapere di essere interessati ad avere un ruolo nella giunta che verrà ridisegnata.

Insomma la questione non è semplice. Vedremo

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