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La Calabria ha una situazione gravissima.

La percentuale dei disoccupati è altissima e non solo quella giovanile o quella femminile

La verità è che è ricominciata la emigrazione verso il Nord Italia e l’Europa.

Ovviamente partono i migliori, quelli, cioè, che hanno le “palle” per affrontare i tipici problemi degli emigranti, tra cui, in primis, la casa, quelli che sono preparati e sanno di potersi misurare con i loro coetanei del centro nord.

Gli altri restano qui.

Tra i tanti quelli che hanno un lavoro precario e talvolta finto.

Parliamo per esempio degli LSU ed LPU.

Non sono pochi! Sono quasi 5000 mila ed aspettano da tempo di essere stabilizzati.

Molti lavorano negli enti locali .

Molti enti locali li hanno stabilizzato garantendo loro uno stipendio.

Ma molti comuni continuano ad usarli ( il termine corretto sarebbe “sfruttarli”) per garantire servizi pubblici senza pagarne i costi

E non ci sembra giusto.

Non ci sembra giusto che ci siano comuni che continuano a usarli senza stabilizzarli.

Allora o li stabilizzano nei propri ruoli o la regione se ne faccia carico e li stabilizzi nei propri ruoli.

Non è più tempo di scherzare sulla pelle della gente

Ovviamente il bacino degli LSU ed LPU deve asciugarsi totalmente ed a nessuno deve essere più permesso di illudere altri lavoratori

Purtroppo ognuno comprende che non si può stabilizzare gli LSU ed LPU nei comuni ed a spese dello Stato o della regione. Sarebbe uno schiaffo politico terribile ai sindaci che hanno stabilizzato e sarebbe soprattutto illegittimo.

Ora Scopelliti ha chiesto al Governo di prepensionare i precari che hanno oltre i 55 anni di età.

Una soluzione ottimale, ci sembra.

L’importante è che i costi non siano trasferiti all’ INPS , che è già precaria se non in via di fallimento.

E soprattutto l’importante è che siano prepensionati anche gli LSU ed LPU che sono stati comunque stabilizzati .

Sarebbe gravissimo che parte degli LSU-LPU siano prepensionati a 55 anni e gli altri che sono stati già stabilizzati , debbano raggiungere la pensione più di 10 anni dopo!

Si consideri infatti che non sono pochi gli LSU-LPU che sono stati stabilizzati ma a 18 ore!

Successivamente occorrerà usare le stesse linee di tutele anche per tutti gli altri precari.

Occorre tenere conto comunque che gli LSU-LPU non sono solo in Calabria e che in Italia ( soprattutto Sicilia e Campania) sono almeno 20.000.

Come giustificare socialmente la tutela degli LSU-LPU calabresi e non quella degli altri LSU ed LPU in Italia?

Continua….

Pubblicato in Reggio Calabria

La Calabria ha una situazione gravissima.

La percentuale dei disoccupati è altissima e non solo quella giovanile o quella femminile

La verità è che è ricominciata la emigrazione verso il Nord Italia e l’Europa.

Ovviamente partono i migliori, quelli, cioè, che hanno le “palle” per affrontare i tipici problemi degli emigranti, tra cui, in primis, la casa, quelli che sono preparati e sanno di potersi misurare con i loro coetanei del centro nord.

Gli altri restano qui.

Tra i tanti quelli che hanno un lavoro precario e talvolta finto.

Parliamo per esempio degli LSU ed LPU.

Non sono pochi! Sono quasi 5000 mila ed aspettano da tempo di essere stabilizzati.

Molti lavorano negli enti locali .

Molti enti locali li hanno stabilizzato garantendo loro uno stipendio.

Ma molti comuni continuano ad usarli ( il termine corretto sarebbe “sfruttarli”) per garantire servizi pubblici senza pagarne i costi

E non ci sembra giusto.

Non ci sembra giusto che ci siano comuni che continuano a usarli senza stabilizzarli.

Allora o li stabilizzano nei propri ruoli o la regione se ne faccia carico e li stabilizzi nei propri ruoli.

Non è più tempo di scherzare sulla pelle della gente

Ovviamente il bacino degli LSU ed LPU deve asciugarsi totalmente ed a nessuno deve essere più permesso di illudere altri lavoratori

Purtroppo ognuno comprende che non si può stabilizzare gli LSU ed LPU nei comuni ed a spese dello Stato o della regione. Sarebbe uno schiaffo politico terribile ai sindaci che hanno stabilizzato e sarebbe soprattutto illegittimo.

Ora Scopelliti ha chiesto al Governo di prepensionare i precari che hanno oltre i 55 anni di età.

Una soluzione ottimale, ci sembra.

L’importante è che i costi non siano trasferiti all’ INPS , che è già precaria se non in via di fallimento.

E soprattutto l’importante è che siano prepensionati anche gli LSU ed LPU che sono stati comunque stabilizzati .

Sarebbe gravissimo che parte degli LSU-LPU siano prepensionati a 55 anni e gli altri che sono stati già stabilizzati , debbano raggiungere la pensione più di 10 anni dopo!

Si consideri infatti che non sono pochi gli LSU-LPU che sono stati stabilizzati ma a 18 ore!

Successivamente occorrerà usare le stesse linee di tutele anche per tutti gli altri precari.

Occorre tenere conto comunque che gli LSU-LPU non sono solo in Calabria e che in Italia ( soprattutto Sicilia e Campania) sono almeno 20.000.

Come giustificare socialmente la tutela degli LSU-LPU calabresi e non quella degli altri LSU ed LPU in Italia?

Continua….

Pubblicato in Reggio Calabria

Il PDL si divide in due tronconi quasi equivalenti e che a livello di consiglio regionale creeranno sicuramente problemi alla sopravvivenza della attuale giunta “Scopelliti” di centro destra.

In coerenza il capogruppo del Pdl alla Regione Calabria, Gianpaolo Chiappetta, ha annunciato le sue dimissioni.

Nel consiglio regionale il nuovo gruppo di FI dovrebbe avere almeno 9 consiglieri regionali capaci di condizionare fortemente la giunta “Scopelliti”, perché alla ricerca di una espressività politica coerente al nuovo quadro politico.

Scopelliti, infatti, ha conservato gran parte dei politici scelti per posizioni di potere e di governo

Per meglio capire vi elenchiamo ( con riserva di qualche incompletezza ed imprecisione)

I Calabresi appassionatamente berlusconiani

Giusepppe (Pino) Galati

Jole Santelli

Domenico Scilipoti
Domenico (Mimmo) Tallini

Ennio Morrone

Salvatore Pacenza
Giacomo Mancini

Antonino Nicolò

Sergio Abramo

Mario Magno
Gabriella Albano
Wanda Ferro
Sergio Costanzo
Filippo Pietropaolo
Maria Tripodi
Emilio Trocino
Lella Golfo
Ferdinando Muto
Francesco Morabito
Francesco Cananzi
Emanuela Altilia
Gesuele Vilasi
Peppe Raffa
Nino Foti
Roy Biasi
Mario Russo
Giuseppe Caputo

Salvatore Bulzomì

I Calabresi appassionatamente alfaniani

Rosanna Scopelliti

Giuseppe Scopelliti

Antonio Gentile

Antonio Caridi

Nico D'Ascola

Pino Gentile

Fausto Orsomarso

Gianpaolo Chiappetta

Giovanni Nucera

Giovanni Dima

Simona Loizzo

Franco Perri

Umberto Lorecchio

Antonella Stasi

Stanislao Zurlo

Dorina Bianchi

Piero Aiello

Michelangelo Greco

Nazzareno Salerno

Giuseppe Patania

Luigi Fedele

Tilde Minasi

Demetrio Arena

Daniele Romeo

Alberto Sarra

Pubblicato in Calabria

Il PD calabrese, per quanto diviso orizzontalmente e verticalmente, distinto nelle sue componenti, per taluni versi “fortemente fracumatu”, teso, come è, con i suoi rappresentanti da un lato alla conquista del potere e dall’altro alla tenuta del potere, fa comunque paura.

Chi altri se non l’unico pezzo di partito ancora esistente in un panorama che da oltre20 anni non permette alla gente di sapere da chi è governato?

Una paura forte che costringe Scopelliti a fare passi politici oculatamente finalizzati alla sua sopravvivenza.

La scomparsa politica, se non fisica, dei precedenti governatori calabresi ( parliamo di Loiero, di Chiaravalloti, eccetera) è maestra e terrorizza chi vive di immagine e di potere come Scopelliti.

Ad allora ecco la affermazione che “L’alleanza con l’UDC per la Regione è strategica e vitale».

Dai Governatore, non scherziamo. L’alleanza è vitale per te, per un PDL che ha provato a metterti all’angolo, al punto che hai dovuto fare un immediato passo indietro, forse perché come dice Francesco Manganaro, docente di Diritto Amministrstivo nell’Università Mediterranea di Reggio calabria, Corriere della Calabria: “La decadenza scatta immediatamente perché la nuova legge ha inserito una incompatibilità in un rapporto di durata”, così che in caso di condanna di Scopeliti anche in uno solo dei processi “Fallara” e “Sarlo” l’esperienza di “Peppe” si concluderebbe.

Ed allora è bene avere amici in alto loco.

Ed allora CESA , segretario nazionale dell'Udc ,guarda caso corso subito in Calabria, a Vibo Valentia, dopo la presenza di CASINI, non ha potuto non dire che "Siamo e resteremo alleati leali del governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.”

Un impegno importante , ma anche utile ( per loro, ovviamente).

Un impegno abilmente strappato da Scopelliti con la affermazione che: «C’è una squadra che lavora alacremente, che non ha mai avuto frizioni, che non ha mai dato la sensazione di essere allo sbando. E poi c'è questa sinergia con il presidente del consiglio regionale che la Calabria non ha mai avuto», come dire “l’UDC in Calabria non ha avuto mai il potere che ha oggi “e che forse,ormai, di UDC in Italia si parla solo per il ruolo che ha in Calabria: esistete solo perché siete vivi in Calabria!

Pubblicato in Vibo Valentia

È tutto avvolto nel mistero più profondo e probabilmente ci vorrà tempo o qualche corvo per sapere cosa è successo.

Quello che possiamo dirvi è che Gasparri ebbe ieri l’altro a dichiarare che «La Calabria con Berlusconi» e che ( i primi) 7 consiglieri regionali avevano”rinnegato”Scopelliti. Si trattava Morrone, anche Pacenza, Caputo, Albano, Tallini, Magno e Nicolò.

Una irruzione vera e propria quella di Gasparri nel frastagliato panorama calabrese dal clima teso, suggerendo al governatore suo ex collega di tempi di An: «I vertici regionali correggano gli errori di questo periodo».

Una dichiarazione che anticipava la riunione del gruppo regionale fissata del lune dì 4 novembre.

Scopelliti non ha replicato.

Ma dalla riunione svoltasi ieri lunedì 4 novembre è emersa la decisione di venticinque tra consiglieri e componenti la Giunta regionale della Calabria iscritti al Pdl di aderire convintamente al progetto di rinascita di Forza Italia.

Al termine dell’incontro è stato redatto il seguente documento : "I consiglieri ed componenti la Giunta regionale, iscritti al Popolo della Libertà confermano la loro convinta adesione al progetto di rinascita di Forza Italia come soggetto politico in grado di rappresentare il centro-destra italiano e che rafforzi, alla fine dell'attuale esperienza di Governo, le ragioni di un sistema bipolare fondato sull'alternanza di Governo. Auspicano che nel prossimo consiglio nazionale tale decisione venga assunta formalmente e all'unanimità dai delegati, superando così divisioni e contrapposizioni che hanno fornito un'immagine non veritiera e distorta del nostro movimento .'Lanciano un appello al presidente Silvio Berlusconi, al quale confermano incondizionato sostegno in questa drammatica fase in cui si vorrebbe eliminare l'indiscusso leader del centrodestra, e al segretario Angelino Alfano perché producano ogni possibile sforzo in modo che dal consiglio nazionale emerga un partito fortemente unito, sia pure in presenza di diverse sensibilità, capace di fare responsabilmente gli interessi del Paese anche di fronte alle posizioni incomprensibili del principale alleato di governo, il Pd, che si conferma partito giustizialista e vessatorio nei confronti dei cittadini. Confermano piena fiducia e sostegno leale al presidente Giuseppe Scopelliti, che in questi anni ha guidato con coraggio e determinazione sia il Governo regionale sia il Popolo della Libertà in Calabria, conseguendo importanti risultati che hanno rafforzato la presenza del centrodestra nella Regione, come dimostrano ampiamente tutti i riscontri elettorali degli ultimi anni''.

Un colpo alla botte ed uno al cerchio.

Immediata la dichiarazione Galati che si dichiara soddisfatto “della convinta adesione del gruppo consiliare regionale del Pdl calabrese al progetto di rinascita di Forza Italia in linea con le intenzioni del Presidente Silvio Berlusconi''.

E poi scoprendo le carte la dichiarazione finale: ''Esprimo soddisfazione per la fiducia ed il sostegno leale espresso dal gruppo regionale nei confronti del Presidente Giuseppe Scopelliti, il quale necessita della coesione necessaria per perseguire con fermezza e determinazione un processo virtuoso di cambiamento. La rinascita di Forza Italia certamente aiuterà questo percorso''

Come dire se Scopelliti si disallineava addio partecipazione alle elezioni regionale del 2015!

Pubblicato in Cosenza

Ricordate quella barzelletta che raccontava che Cristo ed i due ladroni fossero scesi dalle rispettive croci per farsi una partita a carte, quando tutto trafelato ritornò il soldato romano che, poggiata la lancia ad una delle croci, era andato a farsi un bicchiere di vino alla più vicina cantina, gridando “ I turisti, i turisti” e costringendo ad interrompere la partita?

Ecco sembra un po’ quello che sta succedendo in Calabria

“I turisti, i turisti” ha finora gridato Peppe Scopelliti annunciando il prossimo arrivo in Calabria ( ed in particolare sulla costa reggina ionica) di almeno 8000 turisti fuori stagione( fino alla primavera 2014).

“Bravi” abbiamo pensato! Ma non lo abbiamo detto perché sospettavamo.

Ed ecco la prova.

Camuffata sotto un titolone :”Dalla Regione 20 milioni per gli aeroporti .I fondi per Reggio, Lamezia e Crotone”, la notizia che di questi 20 milioni ben 2 milioni serviranno “per potenziare in alcuni periodi dell'anno i collegamenti con gli aeroporti”.

Ed infatti Scopelliti ha detto: Si tratta di una testimonianza concreta che stiamo portando avanti per rendere sempre più attraente ed appetibile il nostro territorio. Sono risorse relative al biennio 2013-2014 e gli aeroporti stanno già presentando i piani industriali mentre noi stiamo predisponendo i soldi per le compagnie aeree che saranno interessate a questi investimenti. Noi contiamo di alimentare o rafforzare le presenze con vari vettori e consolidare quelle già esistenti». Un’azione, quindi, volta a «sviluppare sempre di più il turismo», anche nell’ottica della destagionalizzazione dell’offerta turistica. «Quando ero sindaco di Reggio come Comune mettevo i soldi ed investivo milioni di euro per le compagnie aeree e non vedevo la Regione che investiva. Oggi, invece, stiamo facendo una esperienza diversa e nuova a dimostrazione che in un momento così particolare l’investimento viene fatto in maniera oculata».

Insomma se i turisti non vogliono venire in Calabria noi li invogliamo pagando loro una parte del biglietto.

Tanto spendiamo poco, 2 milioni di euro: solo un euro per ogni calabrese. Però crescerà il numero degli arrivi turistici, le presente e gli incassi degli alberghi interessati.

Si chiama economia turistica surrettizia, come quasi la intera economia calabrese.

Chi non ricorda Calabria Jones?

Pubblicato in Reggio Calabria

Chissà se mai i politici calabresi di destra e di sinistra( ma che cosa significherà, poi, sinistra e destra ) ed in particolare Loiero, e gli assessori e consiglieri della sua amministrazione, e Scopelliti , e gli assessori e consiglieri della sua amministrazione, leggeranno queste righe.. .

Noi le scriviamo comunque perché siano, almeno, lette da qualche calabrese che avrà modo di apprezzare la nostra classe politica di ieri e di oggi. Parliamo del rapporto Svimez per il 2012.

Un primo dato: il PIL annuo individuale.

La Calabria è ultima con 16.460,00 euro. La precedono:

La Campania con 16.462,00 euro

La Sicilia con 16.546,00 euro

La Puglia con 17,246,00 euro

La Basilicata con 17.647,00 euro

La Sardegna con 19.244.00 euro

Il Molise con 19.845,00 euro

L’Abruzzo con 21.244,00 euro

Il Lazio con 29.171,00 euro

L’Emilia Romagna con 31,210,00

Il Trentino AA con 33.058,00 euro

La Lombardia con 33.433,00 euro

La Val d’Aosta con 34.415,00 euro

Insomma il PIL medio nazionale è stato di 25.713,00 euro, il PIL medio del Nord Italia è stato di 30.073,00 euro e quello medio del sud è stato di 17.263,00.

Praticamente la Calabria è la regione più povera d’Italia ed il suo PIL è poco meno del 64% del PIL medio nazionale, più di un terzo in meno .

In sostanza il PIL italiano nel 2012 è sceso del 2,1% mentre quello del mezzogiorno è sceso del 3,2%. Il PIL calabrese quindi è sceso del 2.9% in un anno!

Invece, e da qui gli apprezzamenti per Loiero e Scopelliti, il PIL del Mezzogiorno nel periodo dal 2007 al 2012 è sceso del 10%.

E pensare che l’economia calabrese è insufflata dei fondi europei per quasi 600 milioni di euro all’anno per sostenere la sua economia.

Figurarsi quale sarebbe stato il PIL senza questi fondi europei!

In sostanza parliamo di una situazione drammatica nella quale:

-          La popolazione si riduce a 1.958.200 abitanti ma crescono gli immigrati

-          Il tasso di mortalità( 9,9) è maggiore del tasso di natalità(8,7).Non succedeva dal 1918 quando la popolazione maschile giovanile si ridusse per i morti in guerra!

-          Residenti che lavorano fuori dalla regione 11.770

-          La disoccupazione è altissima( il tasso di disoccupazione ufficiale è del 19,3%, quella corretta è del 30,2%, quella dei giovani entro i 24 anni è del53,5%)

-          Sempre nel 2012 la disoccupazione in agricoltura in Calabria è diminuita del 5,6% e se avessimo i dati attuali la diminuzione sarebbe ancora maggiore ( ci riferiamo alle migliaia di finti braccianti scoperti dalla GdF)

L’export calabrese è pari a 374 milioni di euro ed è cresciuto dello 0,1% nel 2012. In Italia nel 2012 le esportazioni di vino sono cresciute del 14,3% ( in Puglia il 25%,in Campania il 16%, in Sardegna il 9,5%). Eppure ne sono stati spesi soldi per aumentare la esportazione !

Ed ancora non abbiamo i dati del crollo del turismo( arrivi e presenze) misteriosamente ( non è la prima volta) scomparsi nei cassetti delle province e della regione.

Insomma una situazione realmente difficile quella della Calabria per la quale certamente non possiamo non ringraziare i nostri politici, chiunque essi siano, di centro, di destra o di sinistra.

Pubblicato in Calabria

Al povero Troisi forse si accapponerà la pelle se dovesse leggere questo titolo che gioca un po’ sul suo meraviglioso “Ricomincio da tre”.

Ma forse se ricordate quel bellissimo dialogo tra Troisi e Lello Arena vedrete che sposa benissimo la drammatica situazione di Casini:

« Troisi: Chell ch’è stato è stato... basta, ricomincio da tre...
Arena: Da zero!...
Troisi: Eh?...
Arena: Da zero: ricomincio da zero.
Troisi: Nossignore, ricomincio da... cioè... tre cose me so' riuscite dint'a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincià da zero? Da tre! »

Ma se l’UDC è solo in Calabria, allora forse è corretto dire che “ ricomincio da t…e” .

Da questa Calabria che grazie a Scopelliti che ha ceduto un pezzo di potere all’UDC, rispettando il patto d’onore e cedendo quanto doveva cedere, resta la sola finestra per la Unione di centro, ex casiniana e cesiana.

Certo, ora solo Casini ed il suo solido rapporto con i Trematerra, perché Cesa, in Calabria, non è che sia ben visto dopo che ha “ fregato” (ci veniva in mente anche una parola alla Troisi” fottuto” ) Roberto Occhiuto.

Tanto più che ormai di Casini chi ne parla più? (Ed allora ecco la foto di Troisi che chiede un passaggio come Casini)

Ed allora ecco che l’UDC “sposa” morganaticamente la Calabria e di nuovo Occhiuto, pronto come già successo a non accreditarlo nell’asse ereditario( di Cesa il mondo è pieno e Casini non è meno Cesa di Cesa!)

Un matrimonio che serve , comunque, a consolidare il bilancio dell’UDC a dargli quella credibilità che dopo la vicenda di Monti, sia ieri che oggi, non ha più( in Calabria diremmo “ca un tene chiù cridenza”

Che poi Casini venga a Cosenza con il suo abito da priore generale della Confraternita uddiccina per celebrare con Roberto Occhiuto il “nuovo corso”, come dicono alcuni giornali molti prossimi ( stavo dicendo dipendenti) a quella politica che avendone bisogna sa colme ingraziarseli, non appare credibile ad alcuni.

Tutti hanno capito ( e la vicenda delle dimissioni di Mario Monti è li a provarlo) che l’UDC dopo essersi lavata( o “pittata”) la faccia( non le mani , certamente) intender avviarsi verso l’area del PPE nella quale entrerà anche il PDL e parte del PD-L in quello che si intravvede essere il grande porto nel quale confluiranno tutte le imbarcazioni politiche alla deriva, quelle malmesse e non più capaci di navigare autonomamente, per giungere a formare un equipaggio a parata, non per far viaggiare la nave Italia ma solo per salvarsi su di essa quando fra breve l’Italia si inabisserà.

E purtroppo non potremmo essere sulla banchina ad assistere al loro inabissamento se non riusciremo noi stessi prima a farli salire di forza sulla nave.

Di chi parlo? Della intera classe politica calabrese ( senza tante eccezioni, per favore) , di tutti i mass media al loro soldo, di tutte le mafie garantite da questo terribile “ sistema calabria” che spoglia il nostro oggi ed uccide il futuro dei nostri figli!

Pubblicato in Calabria

La boutade di Alfano “Sarò diversamente berlusconiano” passerà sicuramente alla storia come le “Le convergenze parallele “ di Moro.

Difficile da intellegere ma forse basta quando dichiarata fedeltà alla linea di Alfano ma aggiunge : «No alle imposizioni del duo Verdini-Santanché».

Proprio per questo Scopelliti ha invitato in fretta e furia all'ora di pranzo nella sede romana della Regione, in piazza Campitelli, tutti i parlamentari calabresi.

L’unico assente era il senatore Domenico Scilipoti.

Tutti gli altri i due Gentile, D'Ascola, Galati, Caridi, Bianchi, Santelli e Aiello si sono trovati d'accordo sulla necessità di «evitare di aprire una crisi al buio» e di non dare l'assenso alla linea dura adottata ad Arcore e dettata dall'alto.

«La lealtà al capo è fuori discussione ma la linea di Forza Italia non possono dettarla Capezzone e Verdini», spiega al termine uno dei partecipanti al summit.

Cosa succederà, domani, è difficile sapere, ma sembra che tra falchi e colombe la guerra sia totale, una guerra per il comando del PDL-Forza Italia 2.

A noi piccoli e lontani dal potere sembra logico credere che appena Berlusconi perderà le prerogative parlamentari ( la sostanziale intoccabilità da parte dei PM) sarà posto agli arresti per una qualsiasi delle varie vicende che lo interessano ( Napoli?) e che questo potrebbe essere la fine del PDL-Forza Italia 2.

Ed allora chi si allontana eviterà di finire nel gorgo tombale.

Pubblicato in Italia

Cominciamo dal palco.

Da sinistra Lazzaroli, a dispetto di tutti, tanti, pochi, qualcuno, sempre più il PDL ad Amantea( Mancini ha parlato del dirigente della sezione del Pdl ad Amantea) , poi la bella presentatrice Marianna De Luca, il presidente Scopelliti, la responsabile provinciale del Pdl Simona Loizzo, Giacomo Mancini ed all’estrema destra Fausto Orsomarso.

Nel parterre il consigliere regionale Giulio Serra ( alla fine della conferenza salutato dal Presidente Scopelliti)

Tra il pubblico il sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli e da Aiello Calabro il vice sindaco Gaspare Perri.

Sempre tra il pubblico il vice sindaco ff Michele Vadacchino, la presidente del Consiglio Comunale Monica Sabatino, il consigliere comunale Mario Pizzino, il consigliere Pasquale Ruggiero.

Per la politica amanteana Filippo Vairo, Salvatore Pirillo, Antonio Rubino, Nino Martire,Mariolina Fera.

Per Campora san Giovanni da un lato Mario Bruno e Raffaele Romano( con padre, madre e figlia) e dall’altro il presidente degli artigiani Filice, il dr Gino Arone,

Per il sistema alberghiero locale Pasquale Suriano e Vincenzo Pati .

Una folta presenza di non amanteani.

Una folta rappresentanza di personale dell’ex papa Giovanni XXIII

Diversi amanteani : gente comune, imprenditori, consulenti, parenti, sodali, dipendenti della sanità e della stessa regione( arsa, eccetera)

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