BANNER-ALTO2
A+ A A-

SOGNI SUL DA FARSI

Vota questo articolo
(1 Vota)

sogni01Innanzitutto bisognerebbe impadronirsi il più possibile della conoscenza di questi ultimi sviluppi tecnologici. A tutti i livelli. Su questa base bisognerebbe poi definire politiche adeguate a stimolare, a orientare, controllare e condizionare le innovazioni in modo che non siano sacrificate esigenze vitali dei lavoratori e dei cittadini in genere. Ma bisognerà anche saper vedere i problemi che si pongono per la composizione sociale. Credo che dobbiamo ormai considerare come un dato ineluttabile la progressiva diminuzione del peso particolare della classe operaia tipica. Le congiunture economiche possono, di volta in volta, accelerare o decelerare questa tendenza. Con la lotta si deve poi intervenire in questi processi, per evitare che essi assumano un carattere autoritario con un palese danno ai lavoratori. Ma la tendenza è ed è sempre stata quella. Alcuni traggono da ciò la conclusione che la classe operaia è morta e che con essa muore anche la spinta principale alla trasformazione. Mi sono detto, allora, che tutti noi siamo dei morti viventi, degli zombi.Secondo me non può essere così, a condizione che si sappiano individuare e conquistare alla lotta per la trasformazione altri strati della popolazione che assumono, anch’essi, in forme nuove, la figura di lavoratori sfruttati come i lavoratori intellettuali, i tecnici, i ricercatori e tutti quelli che percepiscono un salario . Sono anch’essi, come la classe operaia, una forza di trasformazione. E poi ci sono le donne, i giovani…La democrazia elettronica limitata ad alcuni aspetti della vita associata dell’uomo può anche essere presa in considerazione solo se farà parte di un disegno che avrà come fine ultimo lo stravolgimento del sistema attuale. Ci vogliono limiti precisi all’uso dei computer come alternativa alle assemblee spontanee e di piazza. Tra l’altro non credo che si potrà mai capire cosa pensa davvero la gente se l’unica forma di espressione democratica diventa quella di spingere un bottone. Dietro a questa e ad altre reali preoccupazioni che vengono segnalate rispetto alla rivoluzione elettronica c’è spesso un tradizionale sentimento delle élite intellettuali, che di fronte a tutti i fatti che significano socializzazione della cultura o della politica si ritraggono con l’impressione che questo poi finisca per schiacciare la vita dell’individuo, la creatività, l’arte. Questi stessi intellettuali, usignoli dell’imperatore di turno, hanno contribuito a “vendere” la democrazia come distinta dalle altre forme di governo per il principio secondo il quale, coloro che governano, sono soggetti al controllo di coloro che sono governati. Concludendo con l’affermare che, In una vera democrazia, il potere fluisce dal basso verso l’alto. Questa favoletta è stata raccontata in tutte le salse. In Italia, perfino nelle chiese cattoliche. Oggi, sempre questi sparaballe di turno, stanno diffondendo la novella di “Democrazia elettronica” la quale da qui a poco, rapida e “democraticamente assistita”, potrà essere usata per educare gli elettori sulle nuove tematiche, facilitare la discussione di importanti decisioni, registrare istantaneamente le opinioni e permettere alla popolazione di votare direttamente le politiche pubbliche. Alleluia! Non è tutto. Le attuali tecnologie di telecomunicazione faciliterebbero il nostro sistema politico di tornare alle radici della democrazia occidentale, così come esso è esistito nelle antiche città stato greche. Una democrazia, in altre parole, basata sulla partecipazione(non nostra, non è prevista) alla discussione politica che si svilupperebbe nell’ambito in una delle sfere pubbliche. In breve, la Democrazia elettronica si realizzerà quando i signori della guerra e della pace, che hanno dominato la scena negli ultimi secoli, decideranno di ridisegnare le nuove istituzioni politiche e i meccanismi politici che attualmente non funzionano e che contribuiscono a far crescere il senso di frustrazione della gente verso la politica. Tutti noi saremo lì a ringraziare come sempre per le briciole che cascano dal loro cielo, dicendo a noi stessi, ancora una volta: “Poteva andar peggio”.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove è consentito

BANNER-ALTO2

I Racconti

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy