Il TAR, Tribunale Amministrativo Regionale, è stato istituito nel 1971; in Italia ce ne sono 20, uno in ogni Regione, più alcuni distaccamenti nelle Regioni che occupano grandi aree o dove vivono moltissime persone, come ad esempio il Lazio, L’Emilia Romagna e la Lombardia. I TAR si occupano dei ricorsi proposti da privati cittadini contro atti amministrativi. L’ambito operativo è quindi molto ampio, considerando il fatto che la giurisdizione dei TAR non è esclusivamente regionale; si occupano quindi anche di ricorsi che riguardano la pubblica amministrazione a livello locale e nazionale.
Perché si fa ricorso al TAR
Come fare
Trovare un Avvocato
Ogni singolo privato cittadino ha quindi la facoltà di appellarsi a uno specifico tribunale nel caso in cui ritenga di essere stato colpito da un atto amministrativo illegittimo. Per qualsiasi tipo di motivazione, ogni volta in cui un soggetto ritiene di aver subito un danno causato da un atto amministrativo, può rivolgersi al Tribunale amministrativo regionale per chiedere che i suoi diritti siano ristabiliti. Per ricorrere al TAR è importante farsi seguire da un consulente, quindi in genere un avvocato esperto in diritto amministrativo, entro 60 giorni dal momento della notifica dell’atto amministrativo; entro tale data è necessario anche avvisare le parti in causa.
Nella pagina www.studiolegaleavvocatoepis.it/amministrativo-ricorso-tar/ è possibile trovare ulteriori informazioni, anche per quanto riguarda la parcella relativa che verrà fornita previa prima consultazione gratuita, propriamente per conoscere la tipologie e difficoltà di attività che il professionista dovrà effettuare, per soddisfare la richiesta proposta senza commettere errori di forma o sostanza.
Quando rivolgersi al TAR
Cosa fa il TAR
Le situazioni più frequenti
Le cause più frequenti di ricorso al TAR riguardano multe, negate autorizzazioni, regolamenti amministrativi che riguardano specifiche situazioni. Il TAR ha il potere sia di annullare o revocare tale atto, sia di modificarlo. Presso questo tipo di tribunale si ha una sentenza di primo grado, che può in seguito essere impugnata presso il Consiglio di Stato. Ricordiamo che il puro e semplice ricorso a questo tipo di tribunale non sospende in alcun modo l’atto in questione; ci sono però casi in cui è il tribunale stesso a richiedere tale sospensione, nel caso in cui è possibile che si verifichino danni gravi o situazioni poi irreparabili. Nel momento in cui il Giudice del TAR emette la sentenza essa è esecutiva; quindi se il ricorso del cittadino viene accettato, l’atto da lui impugnato viene invalidato. Solo dopo eventuale ricorso l’amministrazione pubblica potrà reintegrare le norme contenute nel medesimo atto.
Il TAR del Lazio a Roma o Latina
Perché lo si nomina spesso
Perché interviene in varie cause
Come abbiamo detto in ogni Regione è presente almeno un Tribunale Amministrativo; in alcune Regioni ce ne sono due, perché le potenziali cause sono in queste zone più numerose. Si deve considerare che tali tribunali si occupano di qualsiasi atto i cui effetti siano circoscritti alla Regione in cui si trovano, o comunque riferiti a Enti che hanno sede in tale Regione. In particolare il TAR del Lazio si occupa anche di tutte le cause avviate dai cittadini contro atti che provengono dall’amministrazione statale con competenza ultra regionale. In sostanza quindi il TAR del Lazio (che sono in effetti due, uno a Roma e uno a Latina) si occupa di un ambito più ampio rispetto a quello degli altri tribunali amministrativi italiani. È quindi più probabile che sia chiamato a decidere su situazioni che riguardano l’intera cittadinanza.