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SUL WEB SBANCA IL MESSAGGIO DI PIERO PELÙ SULLA STATLAE 106

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pieropeluPUGLIESE: «PENSIAMO ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE CHE NON RIVESTONO ALCUNA IMPORTANTE UTILITÀ MENTRE LA GENTE CONTINUA A MORIRE SULLA S.S.106».

Ottiene migliaia di like e di condivisioni il messaggio lanciato da Piero Pelù nel corso della trasmissione “Nemo”, in onda su RAI2 venerdì sera, propagato sui social dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” attraverso i propri canali social. Basti pensare che in meno di 24 ore il video del passaggio in cui Piero Pelù parla della Statale 106 ha ottenuto tra pagina e gruppo Facebook oltre 10.000 visualizzazioni: in pratica è stato visionato fino ad oggi per oltre 17.300 minuti.

Nel suo passaggio sulla S.S.106, Piero Pelù ha espresso un pensiero molto forte sulla “strada della morte” apprezzato da migliaia di cittadini calabresi: «io conosco molto bene la Calabria, ci vado da tanti anni, ho molti amici, amo quella terra e conosco, ad esempio, una strada terribile che si chiama “Statale 106” che va da Reggio Calabria a Taranto dove ogni anno, purtroppo, si registrano decine e decine di morti. Ecco, anche quello sarebbe stato un investimento intelligente da parte delle autorità».

Sul messaggio di Piero Pelù ha voluto esprimere alcune considerazioni il presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese che ha affermato «grande apprezzamento per le dichiarazioni di Piero Pelù anche perché rispecchiano pienamente ciò che pensano migliaia di cittadini calabresi. Le sue dichiarazioni meriterebbero un riconoscimento regionale: anche perché Pelù, come è noto, da molti anni ha scelto la Calabria».

«Ad ogni elezione governativa – continua Pugliese – compresa l’ultima, siamo costretti a subire l’indecente circo mediato sul “Ponte sullo Stretto”, che serve solo ad unire la ‘Ndrangheta con Cosa Nostra, mentre in Calabria non ci sono strade: non è ammodernata la S.S.106, così come la S.S.18, la S.S.107, la trasversale delle serre e la Jonio-Tirreno e pensiamo alla realizzazione di opere che non rivestono alcuna importante utilità mentre la gente continua a morire su queste strade del medioevo».

«Se poi qualcuno – afferma con sarcasmo Pugliese – dice qualcosa contro il “Ponte sullo Stretto” si leva un’onda mediatica secondo cui è utile per portare in Calabria il turismo. In pratica milioni di visitatori che verrebbero nella nostra regione per vedere un’orribile ponte “Ponte” dall’impatto paesaggistico ed ambientale devastante su uno degli angoli naturali più belli del Paese…»

«La nostra Associazione – aggiunge Pugliese – ritiene invece che si debba intervenire con priorità sull’ammodernamento della S.S.106 affinché la Calabria possa davvero riuscire ad attrarre milioni di turisti che verrebbero, in presenza di buone infrastrutture, senza alcun dubbio per vedere il Codex a Rossano, Capo Colonna a Crotone, i musei della Locride e le spiagge ed il mare tra i più belli e puliti d’Italia, sulla costa jonica calabrese che ad oggi restano ancora inaccessibili»

«Peccato – conclude Pugliese – che i primi a sostenere ad ogni turno questo ridicolo ed offensivo spot elettorale sul Ponte dello Stretto siano i nostri dirigenti politici di ogni colore che invece dovrebbero riuscire ad avere uno scatto di orgoglio, di dignità, per chiedere innanzitutto investimenti concreti e non inutili promesse elettorali e poi, soprattutto, opere importanti e necessarie. Nel frattempo i giovani calabresi vanno via da questa nostra terra amara e ciò succede perché mancano le infrastrutture essenziali e non il fantomatico Ponte sullo Stretto».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 15 Aprile 2018

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