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prospettive-rialzo-oroTra gli investimenti finanziari che possiamo fare ci sono sia quelli a breve termine che quelli a lungo termine avendo ben presente che a rischio maggiore corrisponderà un maggior guadagno, per cui andando a trovare quali sono gli investimenti più sicuri per il 2017 ci troveremo sicuramente ad avere un guadagno minore a fronte del minor rischio cui andremo incontro.


Gli investimenti più sicuri per il 2017 sono sicuramente quelli a breve termine con una vasta gamma di prodotti finanziari tra cui possiamo scegliere, il portale investimenti-sicuri.it lo spiega molto bene, in particolare da tener sempre sotto osservazione la quotazione oro online in quanto potrebbe rivelarsi a detta di molti punto focale per gli investimenti reddittizi previsti per il 2017.


Tra i prodotti a breve termine considerati sicuri troviamo: 


- i Titoli di Stato; 
- le Obbligazioni di Stato; 
- i Buoni fruttiferi Postali, con i quali il rendimento varia in base al tempo per cui questi vengono vincolati;
- i Buoni Ordinari del Tesoro, che vengono vincolati a 3, 6 o 12 mesi;
- i Conti Deposito attraverso i quali vincoleremo il capitale ad una scadenza che potrà essere trimestrale, semestrale od annuale, ma anche in questo caso i rendimenti si aggirano intorno all'1%;
- le Obbligazioni emesse da società pubbliche o private, che prevedono il rimborso del capitale ad una scadenza stabilita, mentre l'interesse può essere liquidato a cadenza bimestrale, semestrale o annuale, a seconda degli accordi presi in fase d'acquisto delle obbligazioni;
- i Pronti Contro Termine, attraverso i quali la banca cede i titoli all'investitore impegnandosi a riacquistarli alla scadenza stabilita ad un importo maggiore rispetto a quello ricevuto nel momento in cui sono stati ceduti;
- i Certificati di Deposito, ossia titoli vincolati ad una durata generalmente compresa tra tre e cinque anni e gli interessi possono essere a tasso fisso o variabile.
Se invece vogliamo optare per investimenti a lungo termine troviamo soltanto due prodotti sicuri:
- i Buoni del Tesoro Poliennali, ossia i più conosciuti come BTP statali che, anche se fruttano degli interessi quasi molto bassi, sono considerati investimenti sicuri al 100%; 
- le obbligazioni emesse da società private, ossia i cosiddetti bond corporate, i quali sono sicuramente più appetibili dei BTP in quanto sono in grado di offrire un rendimento maggiore rispetto ai Buoni del Tesoro Statali.

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Aliquote-IRPEFSi vociferava che il 2017 sarebbe stato l'anno della svolta in ambito aliquote IRPEF. Il governo aveva infatti previsto una revisione delle aliquote per raggiungere l'agognato obiettivo della riduzione delle tasse. I cinque scaglioni, attualmente fissati con la legge finanziaria del 2007, sarebbero dovuti diventare tre, creando una no tax area per i redditi inferiori agli 8 mila euro annui. La mancata copertura finanziaria nella legge di bilancio ha portato allo slittamento della riforma per il prossimo 2018.


La situazione relativa alle aliquote IRPEF del 2017 rimane, quindi, invariata.


L'IRPEF (Imposta sui Redditi delle PErsone Fisiche) è un'imposta diretta che colpisce i redditi di lavoratori autonomi, dipendenti e pensionati residenti (o non residenti) che abbiano percepito un reddito in Italia in un arco temporale pari ad un anno solare, riferito all'anno antecedente a quello della dichiarazione fiscale.


In base a quanto percepito e dichiarato, sarà applicata un'aliquota definita progressiva. Il reddito, inquadrato in uno dei cinque scaglioni, può essere tassato da un'imposta minima pari al 23% fino ad un massimo del 43%. La progressività prevede infatti che, all'aumentare della base imponibile, aumenti di conseguenza l'aliquota da applicare.


Rimanendo inalterata la situazione, per il 2017 le aliquote IRPEF, con le relative soglie reddituali, saranno le seguenti:

- primo scaglione, per redditi compresi fra 0 e 15.000 euro= 23%;
- secondo scaglione, per redditi compresi fra 15.001 e 28.000 euro= 27%;
- terzo scaglione, per redditi compresi fra 28.001 e 55.000 euro= 38%;
- quarto scaglione, per redditi compresi fra 55.001 e 75.000 euro= 41%;
- quinto scaglione, per redditi superiori a 75.001 euro= aliquota pari al 43%.

L'applicazione dell'aliquota progressiva maggiore avviene sulla porzione di reddito eccedente quella relativa al primo scaglione.

Un soggetto che guadagna 29 mila euro rientra nella terza fascia. La porzione di reddito soggetta all'aliquota del 38% è quella eccedente i 15 mila euro di base previsti per il primo scaglione. Egli pagherà, per i 15 mila euro, l'aliquota del 23%. I restanti 14 mila euro saranno tassati al 38%.


A partire dal primo gennaio 2017 viene estesa, invece, la soglia della no tax area riconosciuta alle pensioni minime. Per gli over 75 la soglia massima è di 8 mila euro annui (rispetto alla precedente pari a 7.750 euro). Gli under 75 inglobati nella no tax del 2017 area saranno coloro i quali percepiranno un reddito annuo non superiore a 7.750 euro (contro i 7.500 precedenti).

Le novità sulle aliquote IRPEF potrebbero essere approvate con la legge di stabilità del 2018 e prevederanno 3 scaglioni:

- 27,5% per redditi compresi fra 8.001 e 15.000 euro (esentando dalle tasse chi guadagna meno di 8 mila euro annui);
- 31,5% per redditi compresi fra 15.001 e 28.000 euro;
- 42% o 43% per redditi superiori a 28.001 euro.

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Il prestito senza busta pagagarante con garante è una tipologia di finanziamento ideale per chi ha bisogno di un prestito ma non possiede una busta paga (reddito dimostrabile) o altre forme di garanzie da fornire all'istituto creditizio per avere accesso al finanziamento.

Sostanzialmente si tratta di una forma di garanzia con la quale si assicura la restituzione del capitale alla banca o alla finanziaria attraverso il reddito di una terza persona.

Il garante si fa carico, nel momento in cui il richiedente non può più restituire la somma, delle rate non pagate.

Quando si stipula un contratto di prestito con garante occorrerà sia la firma del richiedente sia la firma della persona che si fa carico della restituzione del finanziamento qualora il richiedente sia in difficoltà.

Il garante può essere qualsiasi persona (parente o amico del richiedente) che non abbia superato un limite di età indicato dall'istituto di credito a cui ci si rivolge, che abbia un importante reddito dimostrabile e che non sia segnalato come cattivo pagatore.

Ottenere dei prestiti senza busta paga con garante non è difficile da ottenere basta recarsi in un qualsiasi istituto di credito (banca o finanziaria) e farne richiesta. Il consulente indicherà tutte le informazioni necessarie per richiedere il prestito.

Un ulteriore modo per richiedere un prestito senza busta paga con garante ci viene offerto dalla rete. In questo caso bisognerà recarsi all'indirizzo internet dell'istituto di credito prescelto e seguire tutte le indicazioni.

Per ottenere una buona offerta di prestito ci si può rivolgere ad uno dei tanti siti comparatore di prestiti nel quale si inseriranno i seguenti dati:

- Importo del finanziamento.

- Durata della restituzione.

- Dati anagrafici del richiedente.

- Professione (in cui si dovrà inserire la dicitura SENZA REDDITO DIMOSTRABILE).

- Motivazione del finanziamento.

Una volta inseriti tutti i dati richiesti apparirà una schermata con le migliori offerte presenti online contenenti le seguenti informazioni:

- TAN

- TAEG

- Importo che verrà erogato

- Importo da restituire

- Tempi di restituzione

- Eventuali spese accessorie

- Rata mensile.

A questo punto si potrà scegliere a quale istituto di credito richiedere la fattibilità gratis e senza impegno. A sua volta, l'istituto di credito scelto richiederà ulteriore documentazione e invierà l'esito (positivo o negativo) al richiedente solitamente entro 48 ore lavorative.

Se l'esito fosse positivo si sceglierà, quindi, se procedere o meno alla stipula del contratto.

Nel caso in cui si sceglie di procedere occorrerà inviare alla banca o alla finanziaria tutta la documentazione aggiuntiva riguardante la persona che fa da garante. In ogni caso, l'istituto prescelto, invierà il dettaglio della documentazione di cui ha bisogno per procedere. La documentazione è molto variabile e dipende dall'istituto a cui ci si affida.

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