BANNER-ALTO2
A+ A A-

Tra tanto silenzio finalmente una voce in difesa di Amantea e del “suo” laboratorio di analisi. E’ quella di Franco Filice Presidente regionale A.N.A.P. Confartigianato, Membro della giunta esecutiva nazionale e Pres. Naz. commissione sanità.

Ecco le sue parole: “L’idea di chiudere il Laboratorio di Analisi dell’Asp del Distretto di Amantea, sancita con il Decreto n. 84 del 21 luglio scorso del Commissario ad Acta, appare sempre di più come un atto di imperio, ingiusto ed ingiustificato.

Molti prima di noi hanno evidenziato il lavoro svolto dal laboratorio, la gravità della chiusura, le conseguenze sulla utenza, l’incertezza sulle procedure future.

A nulla è servita la visita del Commissario Massimo Scura ad Amantea, nei giorni scorsi.

Il Commissario è venuto, ha visitato gli uffici ed i laboratori, ha toccato con mano la situazione reale. Ha richiesto solo la presenza degli Amministratori locali.

Abbiamo letto che il confronto è stato “sereno e costruttivo” e che il Commissario ha ricavato dalla visita un’ “impressione positiva”.

Dichiarazioni che significano tutto e niente.

Che possono essere interpretate in qualsiasi modo e che lasciano aperta la porta ad ogni iniziativa, in ogni direzione.

Ci saremmo aspettati almeno un incontro con la stampa, delle spiegazioni, dei chiarimenti, qualche grafico su prestazioni effettuate e costi relativi, sui saldi finanziari positivi della “chiusura” annunciata, dati sulla destinazione dei macchinari, piano per eventuali spostamenti del personale, scuse per i disagi causati, speranze nelle conseguenze positive dell’operazione.

Nulla di nulla.

Riteniamo che questo modo di procedere sia offensivo verso le Istituzioni locali e verso le popolazioni interessate.

Il Commissario ha ovviamente il potere per assumere le decisioni che ha formalizzato nel Decreto. Ma se non le viene a spiegare ai diretti interessati non svolge bene il suo lavoro.

Il suo compito è difficile – ce ne rendiamo perfettamente conto.

Tagliare sprechi e recuperare risorse è diventata misura non più rinviabile. Soprattutto nella nostra Regione. E per svolgere al meglio il suo compito deve fare pulizia, togliere incrostazioni, vincere la resistenza sotterranea ed il boicottaggio dei centri di potere, individuare ed eliminare rendite parassitarie, fannulloni, situazioni di privilegio, ecc.

Ma ci deve spiegare il significato e le motivazioni di questo drastico provvedimento che crea un enorme disagio al nostro territorio.

Deve farlo sia perché è suo dovere e sia per sgombrare il campo da ogni equivoco.

Dare un senso ai suoi provvedimenti potrebbe anche giustificarli.

Al contrario, agire in questo modo lascerebbe in molti il dubbio che Egli stia agendo con grezzi tagli lineari, senza intaccare i reali luoghi di spreco e di disservizio.

Auspichiamo che le forze politiche cittadine facciano sentire la loro presenza. Costituendo dei luoghi di confronto e di dibattito, dove possano emergere le caratteristiche positive del laboratorio di analisi, dove i cittadini e l’utenza possano manifestare bisogni e richieste.

In una parola: dove si possano capire le ragioni degli uni (i cittadini) e dell’altro (il Commissario).

Senz’altro il Commissario avrà la gentilezza istituzionale di presenziare.

Ma sarà bene che i cittadini si ricordino di essere tali, rifiutando lo sgradevole ruolo di sudditi.

Riappropriarsi del diritto di rivendicare le proprie istanze farà bene a tutti, ne siamo sicuri.

Amantea, 17 agosto 2015         Franco Filice

Leggi tutto... 0

Siamo rimasti impressionati dalla tecnologia imperversante nella nostra cittadina.

In particolare dalle fototrappole, cioè dalle macchinette che vengono nascoste per filmare coloro che sversano abusivamente i rifiuti.

Certo ci vuole fortuna a pizzicarli.

Infatti, proprio oggi abbiamo visto sulla statale 18 i vecchi materassi e divani abbandonati ai lati della strada e siccome non c’era la foto trappola siamo certi che non son state elevate contravvenzioni.

E’ un apparecchio che va di moda e che sostituisce gli , a tal punto, inutili macrovisori che un tempo erano vantati come la soluzione alla lotta agli inquinatori e che invece( salvo dimostrata contraria informativa) non ha dato risultati.

E forse non basta!

Forse arriveremo anche ai droni . Magari a quelli notturni se non addirittura alle Gadit!

Giocando, però, sulle parole ci stiamo dilettando a fotografare le tante altre trappole che ci sono nella nostra cittadina.

Questa per esempio è la foto del marciapiede antistante la Chiesa Madre

Il marciapiedi si è alzato rispetto al cordolo o viceversa il cordolo si è abbassato rispetto al marciapiede.

Non lo sappiamo per certo.

L’unica cosa certa è che si tratta di una trappola che in particolare di notte è scarsamente avvertibile e può creare problemi agli utenti.

Chissà che una di queste foto trappole sia installata nei pressi della Chiesa Matrice per filmare chi cadrà per scendere dal marciapiede?

Certo che è possibile, ma a chi sarà poi fatta la relativa contravvenzione?

Leggi tutto... 0

Gigi El Tarik ha integrato il suo "Amanteani. Ab ovo" e non posssiamo non porlo a vs disposizione ancora una volta.

Stavo pericolo samente riflettendo. Se tutte le conte stazioni, fatte in questi ultimi mesi riguardanti gli esempi di mala amministrazione, hanno un significato, questo secondo me consiste nel fatto che esse vanno nel senso della naturale quanto popolare eticità: per la collettività penso che sia alquanto inammissibile che dei dirigenti amministrativi, siano privi di Moralità. Nessun legame con la moralità spicciola e bacchettona. Questo perché la collettività crede veramente che essi agiscano in suo nome, dato che a loro viene affidato, attraverso il voto “liberal-democratico”, la propria sovranità. Quindi, la stessa collettività pensa che essi rappresentino legittimamente gli interessi dei loro elettori. Se questi gestori del potere reale agiscono disonestamente, emerge una bella contraddizione tra moralità e legittimità. Due elementi, questi, che infatti dovrebbero essere indivisibili. Almeno secondo gli ideali delle democrazie occidentali.

Coro: Chi è colei che la rupe/ profetica di Delfi disse avere compiuto delitti e furti indicibili fra tutti/ con mani sanguinarie? E’tempo per l’Amministrazione di muovere,/ fuggendo, piede più gagliardo che i destrieri veloci come procella./ Armati contro lei si scaglino con fuoco e con fulmini i figli di Zeus,/ e terribili insieme seguiranno/ gli inevitabili eventi.

Il problema è che la collettività lavoratrice non riesce a vedere il proprio ruolo di “promotore” di movimenti di insurrezione popolare.Di una rivolta necessaria. Probabilmente manca la capacità di ragionare, di analizzare le varie problematiche sociali e di arrivare ad una fusione di rivolte, d’origine diversa in quanto vi sono variegate classi sociali che subiscono diverse forme di oppressione. E’ naturale, quindi, dedurre che ogni oppressione dovrebbe provocare inevitabilmente una resistenza, una ribellione, stimolare cioè la creazione di un certo numero di nuovi valori. Il ruolo di una parte della collettività, cosciente della insoddisfazione generale e dal modo di gestire il potere in maniera cosiddetto“democratico”, dovrebbe essere quello di produrre un “linguaggio comune” comprensibile a tutti i componenti delle varie classi, in quanto tutte subiscono, anche se in misura diversa, questa o quella oppressione e abuso. Prendere coscienza di questo tipo di problematiche porta inevitabilmente al rifiuto dell'obsoleto sistema di “via democratica al potere” di togliattiana memoria. Con quella sua “via” che incontrò tantissime resistenze in quanto aveva come fine qualche piccolo miglioramento e qualche piccola riforma. Ciò che predicava il "Migliore", era l’utilizzo del voto come una delle possibilità di sviluppo di un’azione democratica per ottenere- si fa fatica a crederci- “delle profonde riforme” strutturali della società.
Oggi si sta assistendo, grazie anche a ciò che è stato appena accennato, ad un revisionismo reazionario interno allo stesso establishment che ha aperto la strada alla democrazia autoritaria, nel mondo. Uno di quei periodi storici nei quali anche la tanto osannata “libertà” ha le sue stagioni predefinite e prevedibili. In questi ultimi 60 anni si è assistito ad una mutazione capitalistica, uno sconvolgimento tecnologico di effetto obbligato: ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri, sempre più emarginati. Probabilmente si sta pensando di trasferirli, una volta anziani, in qualche altro pianetino e non sporcarsi così le loro delicate manine del sangue dei loro ormai ex schiavi. È questa la ragione di fondo per cui la Resistenza e l'antifascismo democratico appaiono sempre più sgraditi, sempre più fastidiosi al nuovo potere. Padroni arroganti e impazienti che non accettano più neanche lo loro stessa legge uguale per tutti, la legge se la fabbricano ad personam con i loro parlamentini di yes-men (Berlusca docet). Democrazia, degli scioperi, della gigantesca macchina dai mille congegni che dovrebbe garantire un mediocre benessere a tutti e un’inedia peggiore dell'inferno a chi non saprà adeguarsi al sistema di vita della massa silente e tollerante incapace di opporsi a queste bestie parassitarie.

Gigino A Pellegrini & G el tarik

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy