CROSIA (CS) – Sabato, 21Maggio 2022 –Dalla Valle del Trionto alla Baia di Borea, a lavoro per una programmazione estiva territoriale che sappia mettere insieme valori, patrimoni ed eventi delle comunità del basso Jonio cosentino e della Sila greca promuovendoli coralmente sotto le insegne di un unico cartellone. Crosia ed il centro urbano di Mirto insieme a Calopezzati, Pietrapaola, Caloveto, Cropalati, Longobucco e Paludi pronti a lavorare in squadra per elaborare una proposta nuova e appetibile per il mercato del turismo.
È questa la proposta messa in cantiere dall’Amministrazione comunale di Crosia in vista della prossima stagione estiva. Il Presidente del Consiglio comunale con delega al Turismo, Francesco Russo, dopo un primo giro di adesioni, ha convocato per il prossimo Giovedì 26 maggio 2022 alle ore 19, il primo incontro operativo con gli amministratori delle realtà comunali coinvolte.
«La pandemia e la crisi economica – dice Russo – hanno accelerato ancora di più il processo di cambiamento del mondo del turismo. Chi si sposta, oggi, lo fa cercando emozioni ed esperienze nuove. Ormai da anni non esistono più le ferie lunghe e programmate che facevano muovere le famiglie dei vacanzieri e che specie nel nostro territorio trovavano la loro meta ideale. Questo turismo non c’è più, o meglio, sta andando sempre più estinguendosi. Ecco perché per rimanere in “vita” nel mercato del turismo bisogna proporre ai potenziali visitatori un paniere ricco di offerte che spazia dagli eventi ai percorsi che possa “riempire” lo spazio di una vacanza. Per farlo, soprattutto alle nostre latitudini dove sussistono patrimoni artistici, paesaggisti, antropici e culturali unici, inestimabili e purtroppo ancora sconosciuti, è necessario che i comuni si mettano in rete per formulare, appunto, una proposta unica che possa competere sul mercato del turismo. È sicuramente un processo lungo – precisa l’amministratore traentino - e di difficile realizzazione considerata la carenza di risorse pubbliche, per la totale incapacità da parte degli enti promozionali e di marketing di mettere su una proposta congrua ma anche a causa di una cultura sociale del turismo purtroppo ancorata a stereotipi che non esistono più. È necessario, quindi, innescare il cambiamento, farlo subito e se opportuno anche in maniera drastica, partendo insieme per costruire in addizione una nuova formula di turismo emozionale ed esperienziale che metta insieme tutto quello che è possibile offrire al turista. La speranza – precisa Russo – è partire già da quest’anno con una formula sperimantale light che miri a costruire un cartellone unico di grandi eventi che metta insieme i comuni della Valle del Trionto e della Baia di Borea e “spingerli” con una promozione quanto più persistente e permeante. Subito dopo, una volta chiusa la stagione estiva, occorre creare un’entità associativa tra comuni ed avviare sul nostro territorio un forum permanente del turismo che programmi la rete del patrimonio e insieme all’indispensabile supporto della Regione Calabria la inserisca nei circuiti turistici. Partiamo ora – conclude il Presidente del Consiglio comunale - per costruire un nuovo futuro».
©Ufficio stampa e comunicazione istituzionale Comune di Crosia
"L'Ago in mostra", manifestazione incentrata sulla tradizione del ricamo, arte manifatturiera preziosa e strabiliante, è stata organizzata dal Comune di Lago, in collaborazione con "Mercé Laboratorio creativo" e con le associazioni presenti sul territorio.
La manifestazione si svilupperà in due giornate che vedranno protagoniste esperte dell’arte del ricamo e di diverse tecniche creative provenienti da ogni regione d’Italia, che condivideranno passioni e segreti con le maestranze del luogo.
L'evento si svolgerà nella pittoresca cornice del centro storico di Lago ed i maestosi lavori verranno esposti all'Interno delle nostre chiese.
Inoltre, per tessere nuove conoscenze, si potrà partecipare al convegno "Fili & Trame" che si terrà sabato nella splendida Chiesa della SS.Maria ad Nives.
Un’occasione per promuovere e valorizzare il territorio calabrese attraverso l’originalità e l’accoglienza.
Vi aspettiamo!
Quando i potenti privilegiati sono comodamente stabili e sereni nelle loro convinzioni; quando la loro coscienza crea la nebbia necessaria ad avvolgere gli uomini oppressi e convincerli di essere creature inferiori, orgogliosi della loro condizione servile, in quel momento entrano in campo gli intellettuali, usignoli dei moderni re, a loro agio con sé stessi, essendo i loro maestri scrittori-ombra dei loro indifendibili discorsi politici.
Ascolterò il cambio
dei marosi e sarà
come la Morte
ingannata dagli astuti
ma infeliciPrepotenti
Questo, mentre contavo i passi del mio terrazzo a Beaumont sur Mer durante la notte di luna piena; mentre riaffioravano alla mente immagini un po’ sbiadite, del sottoscala del dipartimento di lingue romanze dove l’amico fraterno Zapata stava per raccontare la strana avventura dell’uomo che osò sfidare gli dèi, che osò sfidare la morte. Seduto al lungo tavolo di fronte a me notai lo sguardo perplesso del caro amico Peter Cole. Interruppi di contare i passi e rientrai.
Oggi l’espressione “fatica di Sisifo” è usata per indicare un lavoro inutile che, per l’appunto, richiede grande fatica senza raggiungere risultati. Eh già, perché la pena alla quale Sisifo era stato condannato negli Inferi era quella di spingere per l’eternità un enorme masso su il pendio di un monte, ma una volta arrivato in cima questo rotolava giù e doveva ricominciare daccapo; ciò non aveva mai fine.
Per lo scrittore franco-algerino Albert Camus, Sisifo rappresenta l’umanità che è sempre in «cammino» nonostante i suoi limiti, nonostante il macigno che ognuno di noi, tra le mille avversità della vita, continua malgrado tutto a spingere, contro tutto e tutti (anche gli stessi dèi), anche se il finale è già scritto, perché “la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo”.
Per quanto vivace sia l’immaginazione degli aspiranti scommettitori politici, le prossime elezioni riserveranno sicuramente fenomeni a cui nessuno ha ancora pensato. Dato che ogni elezione amministrativa è sempre fonte di “onde gravitazionali” che verranno annunciate dai famosi Sparaballe di turno come onde salvifiche, e imitando Dalla canterà per le strade: “La televisione ha detto che queste nuove elezioni porteranno una trasformazione, tutti quanti stanno già aspettando.”
“Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Cristo scenderà dalla croce
Anche gli uccelli faranno ritorno
Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fanno…”.
A chi scrive, piacerebbe guardare a Sisifo come l’essere umano, “troppo umano”, che lotta contro il suo destino, anche sapendo che non cambierà, perché è il lottare che nobilita l’uomo, è l’incessante forza che mette nella lotta che lo rende ‘divino’ più della divinità stessa. Perché dio o gli dèi non potranno mai capire l’immane lotta umana.
Gigino A Pellegrini & G elTarik addormentato