Redazione TirrenoNews
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L’Escherichia Coli e gli “incomprensibili” comunicati dell’Arpacal. integrazione
Mercoledì, 21 Agosto 2013 20:56 Pubblicato in Alto TirrenoCome perviene ve lo presentiamo ma non possiamo non evidenziare alcuni
elementi di perplessità e tra questi:
1)perché non vengono riportati i valori di escherichia coli del torrente Fiumicello?
2) che significa che il Sindaco della cittadina tirrenica cosentina “ dovrebbe determinare un provvedimento di interdizione della “balneazione alla foce del torrente e nel tratto di mare strettamente limitrofo”? DEVE O NON DEVE?
I valori di escherichia coli dei campioni d’acqua di mare prelevati nei pressi della foce del torrente Fiumicello che si trova al confine tra Grisolia e Santa Maria del Cedro (CS) sono superiori rispetto a quelli stabiliti dalla normativa sulla balneazione. Ciò dovrebbe determinare un provvedimento da parte del Sindaco della cittadina tirrenica cosentina di interdizione della “balneazione alla foce del torrente e nel tratto di mare strettamente limitrofo”.
E’ quanto comunica il dr. Edoardo Fiorino, dirigente del servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), che ieri ha ricevuto i referti finali delle analisi eseguite dai laboratori Arpacal di Cosenza sui campioni prelevati domenica pomeriggio a Santa Maria del Cedro, con la collaborazione della Guardia Costiera di Diamante, a seguito di alcune delle diverse segnalazioni che stanno giungendo al Numero Verde 800.331929 dell’Arpacal.
Da diversi giorni, infatti, giungono al numero verde dell’Arpacal - istituito a seguito dell’iniziativa “SOS Pronto intervento per il Mare 2013” sulla base di un accordo siglato tra l’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria, la Direzione Marittima regionale e la stessa agenzia ambientale calabrese - segnalazioni su presunte emergenze ambientali nel tratto di costa che interessa i comuni di Diamante, Santa Maria del Cedro, Grisolia e Scalea. Nella gran parte dei casi si è trattato di proliferazione algale.
Nello specifico degli interventi del 18 agosto scorso, e più precisamente quelli contraddistinti dai codici 180813CS007 e 180813CS004, dopo i campionamenti delle acque superficiali del fiume Abatemarco e del torrente Fiumicello, ed a conclusione dell’attività di analisi di laboratorio - che ha una tempistica standardizzata dalla normativa nazionale - si è accertato il superamento dei valori per il torrente Fiumicello, mentre valori nella norma per l’Abatemarco. Fiorino ha relazionato sui fatti anche ai Sindaci di Santa Maria del Cedro e Grisolia che, in base alla normativa, sono chiamati a prendere gli opportuni provvedimenti.
“Questo caso specifico – ha commentato il direttore scientifico dell’Arpacal, dr. Oscar Ielacqua – dimostra l’efficacia dell’iniziativa SOS Pronto Intervento per il Mare; a fronte di numerose segnalazioni, che spesso ci portano in questi giorni a refertare la presenza di mucillagini o proliferazioni algali, riusciamo anche, e questo solo grazie alle segnalazioni dei cittadini, ad individuare vere emergenze per la salute dei bagnanti e per l’ambiente”.
Catanzaro, 21 agosto 2013
Integrazione:
In riferimento al comunicato allegato alla presente, si comunica che il Comune di Santa Maria del Cedro ci ha informato che il torrente Fiumicello, oggetto delle analisi citate nel comunicato, non si trova sul confine tra la stessa Santa Maria del Cedro e Grisolia ma è “interamente nel territorio comunale di Grisolia”. E’ l’Abatemarco, altro fiume monitorato i cui valori erano nella norma, che ricade nel comune di Santa Maria del Cedro.
Invitandovi a tenere conto di tale precisazione, e chiedendo scusa agli interessati per l’errata indicazione geografica, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
Fabio Scavo
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Lamezia Terme sequestrati 36 mila kg di conserve vegetali
Mercoledì, 21 Agosto 2013 20:53 Pubblicato in Lamezia TermeQuando si leggono queste notizie viene voglia di fare amarissima riflessioni sulla tempestività della prevenzione igienico sanitaria
Ieri gli addetti al Controllo Ufficiale degli alimenti e bevande dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro insieme ai carabinieri della locale Compagnia di Lamezia Terme, hanno fatto cessare un laboratorio di conserve vegetali sottolio e sottaceto che operava in spregio alle più comuni norme di igiene e sicurezza alimentare.
Si tratta di una azienda che produceva peperoni, melanzane e olive in salamoia, alimenti che poi finivano sulle tavole dei cittadini di Lamezia Terme e del comprensorio.
Il laboratorio era sito in Lamezia terme in Via Dario Leone, contrada Richetti.
La sede produttiva versava in condizioni di degrado strutturale e con evidenti segni di sporcizia su pavimenti, pareti e piani di lavoro.
Alcuni semilavorati, in salamoia e non, erano scaduti.
Alcune materie prime erano collocate all’esterno del manufatto in cattivo stato di conservazione.
Le lavorazioni non seguivano criteri e processi di igiene alimentare
Non è stata esibita alcuna documentazione riguardante le procedure di autocontrollo.
Alla fine sono stati sequestrati 180 fusti di circa 200 kg ciascuno contenenti semilavorati di peperoni, melanzane e olive in salamoia, 11 sacchetti di pane grattugiato di circa 10 kg cadauno e scatole di olive nere provenienti da paesi esteri con etichetta in lingua straniera.
Durante l’ispezione sanitaria un topo osservava curioso.
Immediata la denuncia della titolare all’Autorità Giudiziaria.
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Acqua bene comune, criticità del mare, consumo responsabile. Il convegno.
Mercoledì, 21 Agosto 2013 16:58 Pubblicato in Basso TirrenoFiumefreddo Bruzio. Si svolgerà il 22 agosto al Castello di Fiumefreddo Bruzio (Cs), dalle ore 18.30, il convegno “Per non abboccare; acqua bene comune, criticità del mare, consumo responsabile”, il terzo appuntamento con il ciclo di convegni, iniziato il 29 giugno, diretto a sensibilizzare e informare la popolazione calabrese sugli effetti della corretta alimentazione e delle conseguenze benefiche sulla salute, sul territorio e sull’ambiente che ne derivano. L’iniziativa è promossa dall'associazione “Le Donne Scelgono”, in collaborazione con il Comune di Fiumefreddo Bruzio, il Comitato De Grazia e Slow Fish. E' quanto si legge in una nota stampa ufficiale di presentazione diramata il 18 agosto 2013 e che riportiamo integralmente. Obiettivo del convegno è affrontare il delicato e attuale argomento della tutela delle acque, della salvaguardia dell’ambiente marino, delle politiche idonee a proteggere l’ecosistema e dell’educazione del consumatore.
La salute - spiega la nota stampa - è legata all’ambiente in cui viviamo, al cibo di cui ci nutriamo, alle acque che utilizziamo comprese le acque marine. Le acque, come il cibo, sono dei beni comuni e devono essere tutelate. Il mare rappresenta il terminale di molti contaminanti (diossine, pesticidi, Pcb, metalli pesanti, veleni e rifiuti tossici) utilizzati nell’ambiente terrestre; contaminazioni che arrivano da fiumi, da scarichi di tubi, condotte spesso illegali, dall’inefficiente funzionamento degli impianti di depurazione e da traffici illegali. Il mare, un patrimonio di inestimabile valore, è quotidianamente aggredito da inquinamento e da attività economiche e industriali non sostenibili che hanno determinato lo scarico a mare di scorie inquinanti. Le condizioni degli ecosistemi marini oggi sono molte critiche. Gli allevamenti di pesce, in particolare quelli intensivi, creano problemi: distruzione degli ecosistemi, inquinamento, uso di antibiotici. Tali problematiche minacciano seriamente il mare, la sua balneazione e la qualità del pescato. Il degrado delle acque potabili e marine può comportare rischi notevoli per la salute. Le acque scarseggiano, come i pesci; in qualità di consumatori dobbiamo cominciare a ridurre il consumo di acqua, a chiederci come tutelare l’acqua, se le falde acquifere siano inquinate, quanta acqua si utilizza per un pasto a base di carne ed uno a base di verdure e quanta acqua si consuma per una crostata della nonna e una dannosa merendina di tipo industriale. Come consumatori di pesce dobbiamo orientarci verso il pesce azzurro, fresco, di stagione e pescato vicino casa.
Questi argomenti saranno al centro del convegno, a cui intervengono: Vincenzo Aloise, sindaco di Fiumefreddo Bruzio, Daniela Andreani, presidente dell’associazione “Le Donne Scelgono”, Massimo Benedetti, promotore dell’associazione “Le Donne Scelgono”, Silvio Greco, presidente Slow Fish, Gianfranco Posa, del Comitato De Grazia, Nicola Cantasano, del Wwf. Modera Tonino Chiappetta, giornalista.
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