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Se domani 18 maggio sarà buon tempo avremo modo di vedere tantissimi bambini con le loro insegnanti a pulire le spiagge di Amantea.

Ci saranno i ragazzi della Scuola media di Amantea ed i ragazzi della scuola media di Campora San Giovanni.

Da Nuccio Morelli la proposta che ha come titolo “Mare d’A … mare”.

Ma non solo ragazzi.

Hanno assicurato la presenza anche alcuni amministratori del comune di Amantea.

Parliamo della maggioranza ; sia assessori che consiglieri .

Ancora nulla dalla minoranza ma non escludiamo la loro presenza.

La Scuola media di Campora San Giovanni curerà la pulizia della spiaggia da sud fino agli scogli di Coreca.

La Scuola media di Amantea curerà la pulizia della spiaggia da Cristaudo fino agli scogli di Coreca.

Un gruppo di cittadini cureranno anche la pulizia della piccola spiaggia di Catocastro.

Non ci saranno- ma solo per questa volta- né Alfonso, né Patrizia che sono usi renderla pulita e che comunque seguiranno via web i lavori.

Per gli amanti –non a parole- della spiaggia di Catocastro appuntamento alle 9.00 nei pressi del “pontino”.

Si raccomandano i guanti .

La Multiservizi pur con la forte carenza di personale ha garantito che curerà il ritiro di quanto raccolto.

Il prof Morelli ha disposto alcuni voli di drone per verificare gli effetti della giornata di pulizia ed il confronto degli effetti del lavoro individuale e di gruppo.

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Durante il fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Paola, su disposizione del Comando Provinciale di Cosenza, guidato dal tenente colonnello Piero Sutera, hanno proseguito nei servizi straordinari sul territorio.

Serrati controlli – specialmente di sera e di notte – sono stati effettuati nell’area urbana ricompresa tra Paola, San Lucido ed Amantea.

Un arresto e quattro denunce

Oltre 400 persone e 350 i veicoli controllati; numerose le perquisizioni personali, veicolari e domiciliari. Elevata l’attenzione nella prevenzione e repressione del porto abusivo di strumenti idonei ad offendere; nella verifica del rispetto della legislazione in materia di detenzione di armi comuni da sparo.

In quest’ambito, un 70enne di Belmonte è stato arrestato in base ad un ordine di esecuzione per espiazione della pena emesso dall’Ufficio esecuzioni Penali del Tribunale Ordinario di Cosenza. L’uomo, riconosciuto colpevole di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali, dovrà espiare una pena residua di 3 mesi ai domiciliari.

Un 58enne di Amantea, noto alle Forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, contro la persona ed il patrimonio, è stato denunciato a piede libero per detenzione di droga e spaccio.

I militari insospettiti dal suo atteggiamento agitato hanno perquisito la sua abitazione ritrovando 100 grammi di marijuana, che erano in due barattoli e suddivisi in dosi di vario peso; scoperto inoltre del materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione.

Un altro controllo ha fatto scattare un’altra denuncia a piede libero: a finire nelle maglie dei militari è stato e un 32enne di Paola, noto alle forze dell’ordine, deferito per detenzione illegale di stupefacente ai fini della cessione a terzi: in casa aveva 7 dosi di cocaina, del materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione.

Quattro giovani, poi, sono stati segnalati alla Prefettura dopo essere stati trovati in possesso di marijuana.

Denunciati, inoltre, padre e figlio di San Lucido, rispettivamente di 64 e 32 anni, per detenzione abusiva di munizionamento.

I militari della Radiomobile, impegnati in un controllo alla circolazione stradale, hanno sottoposto a perquisizione personale e veicolare il 32enne e nel vano porta oggetti della vettura è stato ritrovato un bossolo di pistola cal. 38 esploso, circostanza che ha destato qualche sospetto.

I carabinieri hanno così estese i controlli nell’abitazione del ragazzo e del padre, ritrovando 21 munizioni cal. 270 Winchester; 84 cartucce a palla singola per fucile da caccia; 350 a pallini di varia pezzatura e sempre per fucile da caccia: tutte erano detenute abusivamente.

Un 32enne di Falconara Albanese ed un 34enne di San Lucido sono stati deferiti a piede libero per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale a cui erano sottoposti.

Infine, sempre nel corso delle attività, sono state 12 le infrazioni accertate al Codice della Strada accertate; un veicolo è stato sequestrato amministrativamente e, infine, sanzionato un uomo che faceva il parcheggiatore abusivo a cui è stato sequestrato anche del denaro che aveva con sè.

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Riceviamo e pubblichiamo:

“È passato quasi un anno dall’insediamento della nuova amministrazione nella nostra città, tante cose sono successe e tante no.

Noi come cittadini, prima ancora che come amministratori, ci siamo fatti delle domande e abbiamo cercato delle risposte.

Certo è che la logica nella lettura degli avvenimenti inspiegabilmente non basta, perché davanti all’evidenza non si dovrebbe fare altro che prendersi la responsabilità delle proprie azioni e ammettere di aver sbagliato o quantomeno di non essere riusciti.

Perché questo è accaduto fino ad adesso ad Amantea anche con l' amministrazione Pizzino: nulla è cambiato, né il modo di amministrare né il modo di scegliere.

La litania è sempre la stessa come se fosse un disco rotto: ”Eh, ma c’è il dissesto… eh ma abbiamo trovato un disastro!!!!” ..

Ecco, in effetti l’unica certezza che avevamo tutti come futuri amministratori di questa città era proprio questa sul dissesto e sulla situazione  grave in cui versa il comune, ma allora sul palco lor signori promettevano tutt’altro, si riempivano la bocca di promesse e idee irrealizzabili, rassicurando il cittadino come sempre hanno fatto con ”ce la faremo, non abbiamo paura del dissesto, risanerò tutto, sono io l’uomo dello stato (nel caso del sindaco), siamo in politica da sempre e sappiamo come fare”.

Ma la realtà, quella vera, è un' altra:

Amantea per rinascere, ha bisogno di coraggio e audacia; ha bisogno di una volontà forte, di scelte anche impopolari, ma necessarie per uscire da questa agonia.

Ci vogliono menti e mani libere.

Ci vogliono scelte brillanti, lungimiranza e visione.

Ci vuole futuro e sforzo per arrivarci.

Ci vuole un coraggio da leoni per sanare un dissesto.

Ci vuole soprattutto un assessore al bilancio competente per trovare soluzioni e soldi dove non ce ne sono più.

Ma di tutto questo “nuovo” niente.

E così ancora una volta ci troviamo a dover dire a noi stessi che non possiamo essere complici di questo scempio e di questa inerzia: così abbiamo deciso di non partecipare più alle Commissioni consiliari per una serie di ragioni quali il rispetto e la serietà. 

L’attività di un comune così come dice l’art. 6 dello Statuto “persegue le proprie finalità attraverso gli strumenti della programmazione” che abbiamo chiesto dal primo giorno, che purtroppo non è stata mai attuata.

E nonostante questa nostra richiesta sia stata ignorata insieme a tutte le altre, abbiamo comunque partecipato ai tavoli di lavoro fino a lunedì scorso.

Tavoli incuranti innanzi tutto della puntualità e quindi del rispetto: non c’è stata una commissione dove non abbiamo dovuto aspettare almeno un’ora prima dell’arrivo dei consiglieri di maggioranza  (a parte Giacco), dove spesso se non era per noi non si raggiungeva nemmeno il numero legale.

A tutto ciò si aggiunga che per lo più si è trattato di una perdita di tempo quasi inenarrabile.

A parte la commissione per il consiglio comunale dei ragazzi, tutte le altre sono dei cantieri sempre aperti dove non si arriva mai ad una conclusione reale: basti pensare che solo per i mercati sono state convocate sei commissioni che però di fatto non hanno portato ancora a nulla. 

Oppure (in quel caso interessante) le commissioni sulle “case sciullate” che dopo avere iniziato un dialogo con i proprietari privati del sito si sono poi arenate e non ne abbiamo saputo più nulla.

O ancora la commissione sulla consulta delle associazioni con un calendario delle attività che sistematicamente non è stato rispettato; le  commissioni sul porto, con i diportisti sempre puntuali e presenti, che non hanno portato a nulla; o ancora della commissione di lunedì dove si è parlato di un regolamento per la biblioteca che di fatto allo stato non esiste, sollecitando il presidente Giacco a chiedere prioritariamente dei finanziamenti per allestirla, senza ottenere  risposte certe in merito. Così come nessuna risposta ci ha dato (sempre Giacco in qualità di presidente della Commissione Bilancio) sui conti del comune che sono all’esame del Ministero dell’Interno e ci ha risposto candidamente che non aveva notizie.

L’attività delle commissioni è un punto importantissimo del Consiglio, ma non fatta in questo modo che rappresenta una perdita di tempo e di denaro pubblico visto che ogni volta vengono calcolati i gettoni di presenza ai presenti.

Sono successe tante cose gravi in questi 11 mesi, ma nessuno se ne cura, né gli amministratori nonostante ne siano coinvolti, né i cittadini (non tutti ovviamente) che assistono rassegnati alle ripetute mortificazioni che subiscono ininterrottamente ormai da un trentennio. 

Qualcuno più saggio dice che se vuoi cambiare la situazione in cui ti trovi, devi fare delle cose diverse rispetto a quelle che fai di solito, devi prendere delle nuove decisioni, altrimenti come puoi aspettarti che accada qualcosa di diverso?

Eh già! Qualcuno si aspettava che accadesse qualcosa di nuovo, ma facendo la stessa scelta degli ultimi trent’anni.

Ci si aspettava il cambiamento, dagli stessi politici che hanno ridotto la città in questo stato: questa non è una speranza, ma un' illusione, a volte complice.

La realtà è che a distanza di un anno, siamo ancora preda di un incubo, senza via di soluzione.

Fino a quando si rimarrà in superficie, non cambierà niente.

Fino a quando non si guarderanno in faccia i problemi veri che affliggono la città quali sono il voto di scambio, la politica clientelare, l’atteggiamento mafioso, l’uso privatistico del bene comune e tutto quello che sappiamo, non cambierà nulla, come dimostrano i fatti.

Lo Statuto è un bellissimo documento, i suoi articoli hanno un profumo di libertà e bellezza!

Il primo per esempio dice questo: “il comune di Amantea è un Ente locale autonomo, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo” … fino a quando non si tratta di operare con i soldi e con il potere!

Gruppo consiliare M5s Amantea

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

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