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Amantea.Quanto incasserebbe il comune dalla tassa di soggiorno?
Domenica, 27 Agosto 2017 19:02 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiL’assessore Concetta Veltri è stata costretta a fare un programma turistico estivo quasi senza soldi.
“Siamo in dissesto e non ci sono soldi”, questo è stato il leit motiv che ha guidato e guida il nostro comune.
Ovviamente noi non crediamo alla formula del “Non ci sono soldi”.
Tanto più che il comune di Amantea, come tanti altri comuni italiani, può finanziare la promozione turistica e svolgere manifestazioni significative con la tassa di Soggiorno.
Cosa è?
L’imposta di soggiorno, chiamata anche tassa di soggiorno, è un’imposta applicata su chi soggiorna in strutture ricettive alberghiere o extra-alberghiere di determinate città italiane o straniere.
Dispone l’articolo 4 del dl n°23 del 14 marzo 2011 al suo comma 1che : «I comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte possono istituire con deliberazione del consiglio, una imposta di soggiorno».
Chi la deve pagare?
Semplice. L’imposta di soggiorno, quindi, è un’imposta fissa richiesta ai turisti, ovvero alle persone che alloggiano presso le strutture ricettive di quei comuni che adottano lo strumento fiscale
Quale è la finalità della tassa di soggiorno?
Semplice. Si tratta di una tassa di scopo i cui introiti devono essere reinvestiti dal comune solo ed esclusivamente nell’ambito turistico. Sempre nel comma 1 dell’articolo 4 si legge che «Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.
In sostanzalLa tassa di soggiorno non può risanare il bilancio!
Quanto costa?
A Roma, la prima città italiana a istituire l’imposta di soggiorno, la tassa di soggiorno può arrivare fino a 10 Euro, ma nel resto d’Italia non può superare i 5 euro. Di solito i prezzi variano da 1 a 5 euro a notte in base alla tipologia d’alloggio e alle stelle dell’albergo. In alcuni casi si decide di applicare la tassa di soggiorno una tantum, indipendentemente dalle notti di soggiorno. In tutti i casi la tassa di soggiorno va pagata direttamente presso la struttura dove si alloggia.
Ci sono esenzioni?
Certo.
Di solito sono esenti dal pagamento dell’imposta:
I bambini fino ai 10 anni, a volte 14 anni ma anche 18, i malati, i disabili, un accompagnatore per paziente, i genitori di malati minori di diciotto anni, gli autisti e gli accompagnatori turistici (di solito uno ogni 20/25 partecipanti), eccetera.
Quanti incasserebbe il comune di Amantea?
Tantissimo. Davvero tantissimo.
Parliamo di centinaia e centinaia di migliaia di euro all’anno.
Soldi immediatamente disponibili.
Soldi programmabili sin dall’inizio dell’anno.
Sono tantissimi i comuni italiani che hanno istituito la tassa di soggiorno.
Diamante, per esempio, con la tassa di soggiorno finanzia il festival del peperoncino.
E democraticamente, magari creando una commissione (ovviamente senza indennità per i componenti) che formuli annualmente un programma e lo attui nell’interesse di Amantea e del turismo!
Su forza, signori amministratori e davvero avete a cuore la nostra città, utilizzate questa provocazione e cominciamo a parlarne!
Cosa potrebbe fare Amantea con queste rilevanti disponibilità economiche?
Tanto, davvero tanto.(Abbiamo un elenco incredibile di buone cose da fare e non sono sagre e spettacoli!)
Per esempio potrebbe, come previsto dal Progetto di rivitalizzazione del centro storico agli atti del comune, comprare due pulmini elettrici per collegare continuamente il centro storico con la marina di Amantea evitando l’inquinamento, l’eccesso di auto parcheggiate, le gravi condizioni di pericolo per i pedoni, eccetera!
Potrebbe……
Giuseppe Marchese
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Perché Pizzino e Ciccia non istituiscono le commissioni consiliari permanenti?
Domenica, 27 Agosto 2017 18:43 Pubblicato in PoliticaIl senso di responsabilità della minoranza consiliare ( Menichino e Signorelli che vi hanno partecipato) ha evitato che diventasse inutile la convocazione della conferenza dei Capigruppi consiliare, quella di cui all’articolo 8 bis del regolamento del consiglio comunale, competente per le problematiche relative al funzionamento, alle competenze ed attività del consiglio comunale.
La scelta della opzione della allocazione della scuola media, infatti, si apparteneva alla competente commissione consiliare,non certo alla conferenza dei Capigruppi consiliare.
Ma allora perché Pizzino e Ciccia non istituiscono le commissioni consiliari permanenti?
Già, perché?
Ricordiamo che esse sono ben 4 e cono così composte:
a) Commissione consiliare permanente: Attività economico produttive, decentramento amministrativo, commercio, fiere e mercati, polizia municipale, protezione civile, turismo, promozione dei servizi alle imprese turistiche, spettacoli.
b) Commissione consiliare permanente: Bilancio e programmazione, patrimonio, risorse finanziarie, tributi ed entrate patrimoniali, politiche istituzionali, servizi socio assistenziali e cooperative sociali, piani di zona dei servizi sociali.
c) Commissione consiliare permanente: Pianificazione territoriale, urbanistica ed opere pubbliche, porto turistico, servizi tecnologici manutentivi, personale, piano dei carburanti, gestione servizi cimiteriali, viabilità, isole pedonali.
d) Commissione consiliare permanente: Beni archeologici, pubblica istruzione e cultura, trasporti e mensa scolastica, ambiente e verde pubblico, igiene e sanità, infrastrutture sportive, sport, agricoltura, problemi del lavoro ed emersione del sommerso.
Un buon presidente di commissione ne assicurerebbe un ottimale funzionamento e tutto andrebbe a garanzia della democrazia e della efficienza dell’amministrazione comunale.
E poi le commissioni aiutano la politica( ed anche i politici) ad entrare realmente nei problemi del paese.
Basta una sola seduta consiliare, in fondo!
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Ecco i vincitori del peperoncino festival di Diamante
Domenica, 27 Agosto 2017 12:37 Pubblicato in PaolaL’Accademia del peperoncino ha reso noti i vincitori del Premi promossi per la venticinquesima edizione del Peperoncino Festival in programma a Diamante dal 6 al 10 Settembre prossimi.
Il “Premio per la migliore tesi di laurea sul peperoncino” è stato assegnato a Mario Giovanni Russo di Caivano in provincia di Napoli per la tesi sperimentale “Formulazione di capsule contenenti capsicum annuum”, laurea in Scienze erboristiche Università Federico II Napoli.
Il Premio di poesia “Versipic” è stato assegnato a Ugo Ardini di Sulmona per la filastrocca “Pepe Pepero Peperoncino”.
Il premio di giornalismo “Penna all’arrabbiata” è stato assegnato alla giornalista Maria Elena Scandaliato del Tg3 Calabria con la seguente motivazione: “Per i servizi e le coraggiose inchieste realizzate con il Tgr Calabria su scottanti temi di attualità regionale”.
Il premio “Turismo & Tv” è andato a Osvaldo Bevilacqua storico conduttore della trasmissione Sereno Variabile di Raidue.
La cerimonia di premiazione avrà luogo domenica 10 settembre alle ore 22 sul palco di Piazza Municipio.
Assieme a loro saranno premiati i vincitori dei concorsi in programma nelle giornate del Festival: Il campionato italiano di satira “Vignette sul ring” e il “Campionato italiano mangiatori di peperoncino”. Il Premio “Principe Gourmet 2017” è stato invece assegnato al Maestro pizzaiolo Franco Pepe, ambasciatore Unesco.
Riceverà l’artistico trofeo di Gerardo Sacco sabato alle ore 22 nella Piazzetta S. Biagio.
Domenica mattina alle ore 11 al ristorante Sabbia d’oro, in una conferenza stampa, presenterà il suo “regalo” all’Accademia, una “Pizzapic” ricetta esclusiva appositamente creata per il venticinquennale del Peperoncino Festival.
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