
Redazione TirrenoNews
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Anche l’Anci chiede conto ad Oliverio sull’aumento delle tariffe dei rifiuti
Mercoledì, 30 Agosto 2017 08:13 Pubblicato in CalabriaBene!
Prendiamo atto di due cose.
La prima è che “qualcuno” osa contestare Mario Oliverio ,il “padre –padrone” della Calabria, quello che assume decisioni assurde a danno dei calabresi
La seconda è che a contestare sono i sindaci tramite il loro rappresentante Gianluca Callipo, presidente dell’associazione nazionale comuni italiani.
«Il presidente della Regione convochi al più presto una riunione e ci spieghi le motivazioni che stanno alla base dell'aumento indiscriminato delle tariffe per il conferimento dei rifiuti».
Gianluca Callipo, presidente di Anci Calabria, in una nota «si fa portavoce della protesta dei sindaci contro la delibera di giunta 344 del 25 luglio scorso, ma pubblicata e resa fruibile sul Burc un mese dopo, il 23 agosto, con la quale è stato deciso dalla Regione un considerevole aumento dei costi per il conferimento dei rifiuti, anche a carico di quei Comuni dove più alta è la percentuale di raccolta differenziata e che, in virtù dei risultati ottenuti, dovrebbero pagare di meno».
«Non sappiamo - prosegue - quali siano i motivi che hanno spinto la Regione ad adottare un provvedimento tanto contraddittorio che demolisce anni di politiche a favore della raccolta differenziata e, quindi, dell'ambiente.
La cosa più incredibile, infatti, è che i Comuni non sono stati né interpellati né avvisati in alcun modo.
Questo non è comprensibile, sia da un punto di vista istituzionale che politico.
Prima di adottare una decisione così palesemente iniqua, la Regione avrebbe dovuto confrontarsi con noi che siamo il primo avamposto istituzionale dei cittadini, direttamente colpiti dagli aumenti perché la tassazione comunale sui rifiuti impone la copertura del cento per cento a carico degli utenti.
In altre parole, questi incrementi colpiscono direttamente le tasche dei cittadini. In questo modo ogni incentivo alla differenziata viene meno, ogni promessa di diminuzione della Tari diventa impossibile e si trasforma nelle solite chiacchiere buone solo in campagna elettorale.
Come si può salvaguardare la credibilità delle istituzioni e dei rapporti corretti tra i vari livelli di governo se in un giorno di piena estate viene sfornato nell'assoluto silenzio un decreto così dirompente?».
«A nome dei Comuni calabresi e delle comunità che rappresentano - conclude Callipo - chiedo al presidente della Calabria di spiegarci e ascoltare le nostre ragioni organizzando una riunione a cui possa partecipare una delegazione di Anci Calabria e una rappresentanza delle amministrazioni comunali. È in gioco la coerenza stessa delle istituzioni».
Riusciranno i nostri eroi a far ritrovare saggezza al nostro presidente totalmente deludente?
Il comune di Amantea valuta la ricadenza di reati a carico del tesoriere
Martedì, 29 Agosto 2017 23:16 Pubblicato in Primo PianoAppare incomprensibile il ritardo nella nomina dell’ Osl che crea problemi al comune di Amantea.
Ne abbiamo già scritto, ma con oggi siamo addirittura entrati nel QUINTO mese dal 28 aprile 2017, giorno in cui il Commissario Straordinario del Comune di Amantea (CS) d.ssa Anna Aurora Colosimo ha deliberato il dissesto finanziario del comune di Amantea.
E questo ritardo ci appare francamente incomprensibile ed inaccettabile.
Tanto più che il comune si sarebbe visto costretto pubblicare, proprio oggi 29 agosto ore 12,59, la delibera di giunta n 14 del 12 luglio 2017 avente ad oggetto “Anticipazione di cassa indebitamente trattenuta dalla tesoreria comunale . Conferimento incarico legale per valutazioni azioni giudiziarie da intraprendere”.
Basterà questo gesto politico a sollecitare il ministro Minniti a proporre al Presidente della Repubblica, per la emanazione del successivo decreto, la triade componente l'organo straordinario di liquidazione?
Si rende conto il sig Ministro di come sia disperata la situazione finanziaria del comune di Amantea se lo stesso ipotizza la sussistenza del reato di “appropriazione indebita” a carico del Tesoriere od addirittura, nel caso di accertamento della sua posizione di “incaricato di pubblico servizio”, del reato di peculato.
Vero è che il legale da incaricarsi dovrà preliminarmente accertare la sussistenza o meno della illegittimità del comportamento del tesoriere per poi suggerire alla giunta Pizzino i comportamenti da adottare in sede giudiziaria, ma la questione non è certamente di lieve entità
La cosa strana comunque è che la Giunta ha preso atto ( senza, come al solito, allegarla alla delibera, come disposto dalla legge)della comunicazione, da parte dell’ufficio finanziario dell’ente, relativa alla acquisizione indebita da parte del tesoriere comunale dell’anticipazione di cassa non restituita al 31 dicembre 2016; e ciò alla luce del fatto che il dissesto è stato dichiarato solo il 28 aprile 2017.
In sostanza il tesoriere si sarebbe auto collocato in una posizione privilegiata rispetto agli altri creditori ed in spregio, pertanto, alla normativa relativa al dissesto finanziario, si che da tale comportamento discenderebbe un reato.
Allora, se l’OSL fosse stato già nominato ben avrebbe potuto valutare se l’anticipazione di cassa rientra o meno nella massa passiva che deve rilevare.
Ricordiamo infine che la legge stabilisce che “ In ogni caso di accertamento di danni cagionati all'ente locale o all'erario, l'organo straordinario di liquidazione provvede alla denuncia dei fatti al la Procura Regionale presso la Corte dei conti ed alla relativa segnalazione al Ministero dell'interno tramite le prefetture.”
Dall’altro lato le tesorerie normalmente procedono di iniziativa per l’immediato rientro totale o parziale delle anticipazioni non appena si verifichino delle entrate, comprese quelle aventi specifica destinazione( vedi capitolato del servizio di tesoreria della regione Calabria).
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Il 7 settembre prossimo la cerimonia di consegna del Pacchero d’Argento edizione 2017
Martedì, 29 Agosto 2017 19:42 Pubblicato in PaolaSi svolgerà a Paola il 7 settembre prossimo la cerimonia di consegna del Pacchero d’Argento, riconoscimento ideato da Salvatore Magarò presidente dell’Associazione culturale Più di Cento – tana per la legalitàed assegnato a persone impegnate nell’affermazione dei diritti e nel contrasto alla illegalità ed alla criminalità organizzata.
L’iniziativa prese il via nel 2010 all’indomani della nomina di Salvatore Magarò a Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta.
L’ex consigliere regionale, al termine del mandato, ha ugualmente proseguito, attraverso l’associazione Più di Cento, la propria azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della lotta alla ‘ndrangheta, proseguendo nel ciclo di iniziative promosse nella sua qualità di rappresentante delle istituzioni.
A ricevere il Pacchero d’Argento 2017 saranno:
- Monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, apertamente e nettamente schierato contro la ‘ndrangheta ed i simbolismi religiosi di cui le cosche si sono nutrite nell’area della diocesi, alla ricerca del consenso popolare. «Inchinarsi al potere mafioso rende schiavi e uccide la speranza» ha dichiarato recentemente chiedendo alle famiglie un sussulto di umanità e di conversione sincera alla fede;
- Danilo Chirico, giornalista e scrittore calabrese, ha recentemente pubblicato il romanzo giallo “Chiaroscuro” edito da Bompiani. Insieme ad Alessio Magro è autore de “Il caso Valarioti” assassinato a Rosarno nel 1980 e del volume “Dimenticati - Cittadini innocenti uccisi dalla 'ndrangheta e sepolti dall'indifferenza dello Stato” con il quale ha vinto il premio “Indro Montanelli” sezione giovani;
- Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi, sotto scorta dal 2002 per non essersi mai piegato alle richieste estorsive delle cosche e per aver mantenuto in Calabria la sua attività. Nell’ambito della sua attività imprenditoriale ha proceduto all’abbattimento della villa abusiva costruita dal clan Pesce nell’area archeologica di Rosarno, effettuando il lavoro gratuitamente;
- Mariarosaria Russo, dirigente scolastico del Liceo “Piria” di Rosarno. Ambasciatrice di pace, ha ottenuto la gestione di terreni confiscati in cui si produce olio biologico intitolato alla memoria del giudice Rosario Livatino.
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Paola (Cs) il 7 settembre alle ore 20,30.
Interverranno il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il Questore Giancarlo Conticchio, il comandante provinciale dei carabinieri Fabio Ottaviani, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Marco Grazioli, il sindaco di Paola Roberto Perrotta.Paola 29 agosto 2017
L’elenco dei premiati
2010 – Michele Placido, Rosanna Scopelliti;
2011 – Arcangelo Badolati, Francesco Minisci, Peppe Voltarelli;
2012 – Tiberio Bentivoglio, Alberto Liguori, Cataldo Perri, Don Ennio Stamile;
2013 – Raffaele Cannizzaro, Francesco Ferace, Suor Carolina Iavazzo, Vincenzo Luberto, Florindo Rubbettino;
2014 – Antonino Bartuccio, Eugenio Facciolla, Don Giacomo Panizza;
2015 – Domenica Cacciatore, Salvatore De Siena, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Vincenzo Linarello, Simona Dalla Chiesa;
2016 – Klaus Davi, Marisa Manzini, Francesca Prestia, Mons. Francesco Savino;
2017 – Danilo Chirico, Mons. Francesco Oliva, Mariarosaria Russo, Gaetano Saffioti.
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