
Redazione TirrenoNews
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Longobardi è un paese con il “bilancio in predissesto” e le “strade dissestate”
Ecco il testo del comunicato stampa inviatoci
“Un altro anno è passato ed il bilancio sull' amministrazione rimane, purtroppo, negativo.
Un'amministrazione inerte, ostaggio della scomoda eredità del passato.
Un passato dal quale provengono il sindaco ed i suoi assessori, responsabili principali del predissesto in cui versa l'ente.
Anche l'entità dei numeri è ormai nota, ma ci vediamo costretti a snocciolarli, per renderci conto meglio della loro gravità e rimanere ancorati alla realtà".
E' quanto affermano i consiglieri di minoranza Bruno e Cicerelli.
"L'indebitamento, nell'anno 2017, è stato -continua il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- di € 5.873.460,16 (vedi certificazione ufficio Ragioneria del 05/12/2017), cui vanno aggiunti i residui debiti fuori bilancio riconosciuti, pari ad € 422.424,53, ancora da pagare (vedi certificazione ufficio Ragioneria prot. n° 4130 del 20/12/2017).
Un paese, come è ormai sotto gli occhi di tutti, non solo in predissesto, ma anche "dissestato": chiunque si rende conto che viviamo in un paese con strade ridotte a trincee; un paese con grosse potenzialità, non valorizzate, da una maggioranza cieca e non lungimirante che non è capace di garantire il servizio di raccolta differenziata, l'acqua potabile né scuole sicure; una maggioranza che, ancora, oggi, non è riuscita ad approvare gli strumenti urbanistici essenziali per lo sviluppo del territorio; che si è dimenticata di San Nicola e che vende il verde pubblico.
Ma dopo tante notizie negative, vogliamo riportare, si fa per dire, alcune vittorie di questa amministrazione: il teatrino comunale, ahimè chiuso perchè inagibile (prot. n° 4133 del 20/12/2017 - Utc); il mercato coperto, adibito a "discarica"; il c.d. "casermone", che sta per essere trasformato in 4 alloggi popolari, il cui costo complessivo, ahimè, ammonterà ad € 613.464,93 (prot. n° 4138 del 21/12/2017 - Utc, più appalto); alcuni tratti della rete fognaria, realizzati, badate bene, a spese dei cittadini; la tribuna del campo sportivo, ancora oggi, dopo tanti anni, inagibile; e poi parlano di gaffe dell'opposizione!
Per carità, l'errore è insito nell'umano ma siamo lontani da chi preferisce sminuire l'avversario come fà, da circa un ventennio, qualche amministratore, di cui, ormai, conosciamo la "strategia", banale e poco elegante, per distogliere l'attenzione dai problemi reali!
Questi sono i fatti, sotto gli occhi di tutti! Invece "la nostra opposizione -conclude il consigliere Bruno- costruttiva, di stimolo e di controllo, li "costringe", tramite gli enti preposti, senza mai denunciare, perchè noi non denunciamo, come altri vogliono far credere, a ristrutturare il cimitero (la prima segnalazione risale al 12/12/2014), il ponte "Rupe" (la prima segnalazione risale al 24/12/2015), i serbatoi comunali (da sempre), a spostare la fontana.
Ancora una volta, li abbiamo "costretti" ad intervenire sull'ennesima criticità: il prolungamento in blocchi del muro sito in Via Agamennone Veltri, al di sopra del quale si trova il campo di calcetto in uso alle scuole che, come relazionato dai vigili del fuoco, necessita di lavori di ripristino con "somma urgenza".
La nostra azione ha, come sempre, un unico e solo interesse: la collettività!".
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Natale 2017 : il WWF piange
Martedì, 26 Dicembre 2017 18:59 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiEcco quanto comunica, in una nota, la sezione vibonese del Wwf che segnala lo spiaggiamento di un esemplare morto di capodoglio.
«Triste Natale per gli amanti del mare e dei suoi abitanti, specialmente se a perdere la vita è uno degli animali più straordinari che popolano le immensità degli abissi».
Si tratta in particolare di un giovane Capodoglio di 6,5 metri di lunghezza ritrovato lunedì pomeriggio in località “Michelino” del comune di Parghelia, con la coda quasi recisa da un cappio di cordame e lembi di rete da pesca.
A fornire per primo la segnalazione, il coordinatore regionale di “Wwf Young”, Domenico Aiello, che ha prontamente avvisato la Guardia Costiera di Vibo Valentia e il responsabile del settore conservazione del Wwf Vibonese , Pino Paolillo.
Secondo il Wwf , sulla base dei primi accertamenti, si tratterebbe di un esemplare di circa due anni e del peso approssimato di 2,5-3 tonnellate : si consideri infatti che già al momento del parto, il neonato misura intorno ai 4 metri e può pesare fino a 800 chilogrammi.
La morte dello sfortunato cetaceo dovrebbe risalire a pochi giorni prima dello spiaggiamento.
«Già pochi mesi fa – ricorda la nota - il mare vibonese aveva regalato ad alcuni diportisti le immagini straordinarie di alcuni capodogli, e di altri grandi cetacei, dai globicefali alle balenottere comuni, oltre alle evoluzioni acquatiche di branchi di delfini “Stenelle”.
Questa volta però un’ulteriore riprova della ricca biodiversità del nostro mare è arrivata purtroppo in modo tragico».
Paolillo ha ricordato in particolare diversi spiaggiamenti di Capodogli registrati negli anni passati nel Golfo di Sant’Eufemia e nel vibonese, da Lamezia a Curinga, da Pizzo, a Briatico, fino a Capo Vaticano e Nicotera.
In particolare ricorda che lo scheletro di un giovanissimo capodoglio spiaggiatosi in località “Colamaio” di Pizzo il 9 luglio del 1995, è conservato presso il Museo Ittico di Pescara.
Sempre per rimanere in campo cetologico, molti a Pizzo ricordano lo spiaggiamento di una giovane Balenottera comune, morta nella baia della “Seggiola” il 20 settembre del 1987 e il cui corpo venne seppellito nei pressi della Foce del Fiume Angitola.
Diversi anche i salvataggi di individui finiti nelle reti da posta derivanti, già vietate, note come “spadare”, condotti da personale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Vibo in collaborazione con il Wwf, a cominciare da quello “storico” avvenuto la mattina del 5 luglio del 1987 sulla spiaggia di Falerna, per continuare con quelli eccezionali verificatisi a pochi giorni di distanza nelle acque paolane del giugno del 1997.
«Sulle cause della morte – conclude la nota - e su molti altri aspetti di tipo genetico, parassitologico e tossicologico indagheranno ora gli esperti degli Istituti di zooprofilassi , mobilitati per l’occasione».
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È morto Bernard Law, il cardinale che tutelava i preti pedofili
Martedì, 26 Dicembre 2017 18:40 Pubblicato in MondoIl cardinale Bernard Law, l’ex arcivescovo statunitense coinvolto nell’inchiesta Spotlight sui casi di pedofilia nella diocesi di Boston, è morto nella mattinata del 20 dicembre a Roma.
L’annuncio è arrivato tramite una nota diffusa dalla Santa Sede.
Era malato da tempo e da poco era stato ricoverato in un ospedale romano.
Al culmine della sua lunga carriera, Law è stato uno dei più influenti rappresentanti della Chiesa cattolica, molto stimato da Papa Giovanni Paolo II.
Tuttavia, nel 2002 fu costretto a rassegnare le dimissioni da arcivescovo di Boston dopo le rivelazioni di un’inchiesta del “Boston Globe” riguardo il suo ruolo attivo in una serie di insabbiamenti di casi di pedofilia all’interno della diocesi.
Abusi mai denunciati da Law che, come emerso dal reportage vincitore del premio Pulitzer, si limitò a spostare di parrocchia in parrocchia i sacerdoti colpevoli.
Nonostante le resistenze iniziali, nel dicembre 2002 le dure accuse del “Boston Globe” costrinsero l’importante arcivescovo alle dimissioni e alle scuse: “A tutti coloro che hanno sofferto delle mie mancanze e dei miei errori, chiedo perdono”.
Tra mille polemiche poco più di un anno dopo Bernard Law arrivò a Roma, dove dal maggio 2004 al novembre 2011 è stato arciprete della Papale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore.
Negli Stati Uniti il cardinale non è mai stato incriminato per le omesse denunce relative agli abusi di minori emersi dall’inchiesta denominata Spotlight, resa celebre a livello mondiale dall’omonimo film del 2015 diretto da Tom McCarthy e vincitore di due premi Oscar.
Tuttavia, le responsabilità dell’ex arcivescovo sono sempre state palesi: “Ha voltato le spalle a creature innocenti e ha permesso che fossero abusati sessualmente”, ha detto Mitchell Garabedian, un avvocato di Boston che ha assistito legalmente decine di persone che hanno denunciato molestie da parte di religiosi.
I funerali di Bernard Law, ai quali parteciperà anche Papa Francesco, si svolgeranno giovedì 21 dicembre nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
Una decisione contestata con veemenza dallo Snap, il network delle vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti: “Dubitiamo fortemente che il funerale di qualsiasi vittima di violenze sessuali avrebbe ricevuto la stessa attenzione da parte del Pontefice.
Ogni singolo cattolico dovrebbe chiedere al Papa e al Vaticano perché Law è stato un personaggio tanto celebrato nonostante la sofferenza di chi è stato abusato a Boston.
Perché Law è stato promosso mentre i bambini cattolici di Boston venivano violentati, ignorati e messi da parte di volta in volta?”