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Amantea dal passato luminoso e dal futuro ostacolato

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Nel 2011 l’amministrazione comunale, cosciente della decadenza turistica di Amantea, chiese alla Cassa Depositi e Prestiti un mutuo di 2,5 milioni di euro per rifare il lungomare ormai vetusto ed inadeguato alle esigenze crescenti dei villeggianti e dei residenti. Un lungomare moderno, vitale e fascinoso, associato ad un quadro confacente di lidi e spiagge accoglienti, che, ovunque, nei posti marittimi, è il motore che produce l’energia necessaria per tutte le attività del luogo.

Da allora le varie maggioranze si sono distratte sull’argomento. Dopo le elezioni comunali del 2014 sembrava arrivato il momento per dare corpo al progetto, rivitalizzando l’asfittica situazione amanteana. Invece succede che l’amministrazione Sabatino, con una decisione che produce smarrimento e ancor più dubbi, decide di utilizzare quel finanziamento per opere estranee alle finalità turistiche del mutuo, che non determineranno alcun beneficio collettivo stratificato, ma vantaggi mirati d’ambito ristretto, molto ristretto, quasi negli affetti, da apparire inaccettabili anche a San Cirano ritenuto il più tollerante dei santi. Tali opere sono:

ponte sul Colongi euro 1.400.000; allargamento via Neto e via Po euro 550.000; adeguamento passerella sul Catocastro euro 200.000; cavalcavia accesso mare a Campora euro 250.000.

Valutazioni di tecnici in merito, tra l’altro, stimano deficitario il rapporto tra gli importi e le opere, da far temere le solite cose iniziate e non finite.

La maggioranza giustifica tale decisione con i vincoli istituzionali essendo il lungomare su terreno demaniale mai normalizzato; tali motivazioni sono state imposte con atto d’imperio d’altri tempi diventando provvedimento ufficiale con la delibera di giunta n.202 del 18-11-2014 susseguente alla discussione del Consiglio comunale del 30-09-2014.

In città questa decisione è stata valutata come mortificazione dalla maggior parte degli amanteani, tranne dai privilegiati dell’Empireo assecondati dalla maggioranza.

Ne è seguito un vivo dialogo tra vari esponenti della socialità cittadina che ha preso forma organizzata con il Comitato Lungomare coordinato dal prof. Antonio Perricone.

E’ stata avviata la raccolta di firme, ben 1609, consegnate al sindaco, il 22-05-2015 con protocollo n. 8983, come Proposta Popolare in base all’art.35 del Regolamento comunale.

La risposta della maggioranza è arrivata nel consiglio comunale del 18-06-2015. Il sindaco ha ribadito la ferma volontà dell’amministrazione comunale di procedere con la devoluzione pur riconoscendo la necessità primaria del lungomare, la sua maggiore valenza rispetto alle opere alternative, l’intenzione di risolvere presto le controversie con il Demanio rimarcando la possibilità esistente secondo le norme di ottenere senza alcun costo la concessione del suolo demaniale, di chiedere in futuro altri prestiti per rifare il lungomare. Questa irragionevole decisione della maggioranza ha causato il distacco del consigliere Salvatore che è passato all’opposizione.

Ne è seguito un grande clamore in città che ha chiaramente evidenziato la contrarietà crescente nei confronti di Sabatino & C.

Qui si collocano tutte le riflessioni di merito che mostrano la follia di questa amministrazione.

Affermare di poter risolvere velocemente senza costi l’impedimento demaniale, ed è vero, e ribadire contemporaneamente la volontà di spostare altrove il mutuo specifico per il lungomare, fa emergere apprensivamente la stranezza di questa maggioranza che non vede oltre il proprio naso e disconosce totalmente quali siano le esigenze di una località a vocazione turistica marina.

Alcuni mesi fa l’importante Consorzio Isca Hotels, che raggruppa molti albergatori del circondario, che è fonte d’occupazione per tanti, ha presentato un decalogo di proposte al Comune; un ventaglio di cose da fare con costi minimi, finalizzati prevalentemente al decoro, all’accoglienza, all’informazione. Il consorzio si era dichiarato disponibile a far parte di un pool, guidato dal comune, per ampi approfondimenti territoriali. Da parte dell’amministrazione non c’è stato nessun interesse verso questa che doveva essere recepita come valida opportunità. Nel frattempo nessun elemento significativo che faccia intravvedere un cambio di rotta nella conduzione del governo cittadino. continua

Quasi tutti, vecchi e nuovi consiglieri di maggioranza, sono storditi da fremiti di visibilità ad ogni costo: selfie, inaugurazioni, palchi, prime file, tagli di nastri, sfilate, ecc.

Tutto ciò rafforzato da una esposizione mediatica senza ragione, persino gl’incontri di preghiera, la pulizia dei cassonetti, la consegna di una pergamena, viaggi di fede, amanteani nominati, ecc.

E invece dovrebbero guardarsi in giro, in Calabria e altrove, capire come far meglio, per esempio all’iniziativa nella regione Lazio per le competenze demaniali da affidare ai comuni.

E’ di ieri l’attesa sentenza della Cassazione che decreta la legittimità operativa del comune di Amantea per quanto riguarda il porto. La decisione dei giudici va in favore del superiore interesse collettivo per cui il porto rimane, per ora, nella disponibilità gestionale del comune.

E’ una notizia che solleva da tante apprensioni e fa guardare avanti con fiducia.

L’amministrazione comunale ha accolto con giubilo la sentenza esaltando il proprio operato in merito alla questione. Se ciò vale per il porto perché non deve valere anche per il lungomare?

Può l’Amministrazione comunale, dopo questa esultanza, continuare a sostenere l’impossibilità ad operare sul lungomare per impedimenti demaniali?

E’ tollerabile, ora, la devoluzione del mutuo per il lungomare verso altre opere?

E’ di ieri anche un preoccupatissimo comunicato di Isca Hotels sulla condizione generale del territorio che non suscita interesse nei circuiti turistici, in fondo a tutte le classifiche di merito, con risvolti pesanti sull’intera economia cittadina.

Eppure tutti gli elementi che misurano l’appeal di un territorio sono chiari ed evidenti.

Non bastano più gli sforzi degli imprenditori dei vari settori, che ad Amantea sono stati sempre lungimiranti; oggi sono determinanti iniziative pubbliche a sostegno del territorio.

Il dramma di Amantea è l’assenza da lungo tempo della incisiva presenza organizzata di una amministrazione comunale con visione lungimirante e programmatica.

Primo elemento negativo, che tiene lontano i turisti, è l’assenza di decoro urbano: sporcizia, erbacce, ruggine diffusa;

Poi gli elementi d’accoglienza e i parametri di vivibilità di bassissimo livello: spazi verdi, panchine, toponomastica, marciapiedi.

E ancor più l’informazione turistica totalmente assente: targhe, segnaletica, brochure, pieghevoli, piantine, fascicoli, guide, totem, ecc.

Questi sono gli elementi che, insieme a lungomari, lidi e spiagge, fanno la differenza, elevano l’appeal delle località, fanno diventare bandiere Blu, Arancioni, Verdi, Vele e borghi nazionali.

Insegnamenti dovremmo trarre dalla costa jonica calabrese che in pochi decenni ha colmato il gap con il Tirreno proprio grazie ai lungomari: Trebisacce, Villapiana, Soverato, Monasterace, Caulonia, Riace, Roccella Ionica, Gioiosa Ionica e tante altre a nord e a sud.

L’ultima valutazione di merito è arrivata con le Vele Blu 2015 di Legambiente. La Famosa istituzione ha valutato il peso turistico di 285 località nazionali distribuite in tutto il territorio costiero.

40 località calabresi sono rientrate nelle stime. Roccella Ionica ha ottenuto il massimo riconoscimento con le 5 vele, altre con 4, con 3, con 2, con 1.

Amantea ha ottenuto 1 vela classificata al 37° posto tra le 40 della Calabria.

Diamante e Belvedere hanno ottenuto 3 vele, complimenti a Longobardi che si è piazzata prima di Amantea che da “Mantiella a terza” in Italia è diventata quasi ultima in Calabria.

Si può anche far finta di non vedere e di non sapere, ma i cittadini amanteani vedono e sanno.

Pur comprendendo la necessità di equilibri interni alla maggioranza, il superiore interesse della collettività deve prevalere. E’ questa una occasione, per Monica Sabatino e per il suo gruppo consiliare, da non perdere per dimostrare che hanno veramente a cuore le sorti di Amantea, di tutta Amantea, rispettando le finalità di quel finanziamento utile alla bellezza di Amantea, bellezza estetica e morale.

Amantea 26-06-2015             Il Comitato Lungomare

Redazione TirrenoNews

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