Ad Amantea ( e non solo) c’è l’usanza il giovedì Santo di girare i sepolcri.
Obbligatoriamente a piedi, di notte, da soli od in gruppo.
Si visitano tutte le Chiese e ci si ferma a pregare davanti ai tabernacoli ornati di fiori.
Non sia di offesa a nessuno, ma mi sembra che questa usanza sia stata recuperata anche da alcuni candidati alle prossime elezioni.
Li vedi di notte, laddove possibile a piedi per evitare che si riconosca la loro auto . Tutt’al più si fanno accompagnare e poi riprendere.
Ma ci sono differenze.
La prima differenza è che le “chiese elettorali” vengono visitate una per volta e non tutte insieme
La seconda è che normalmente non si va a pregare ma ad essere pregati da parte del candidato sindaco, in primis di accettarne l’auto candidatura, in secundis di entrare nella lista
La risposta è si alla prima domanda, è devo pensarci o devo parlarne con gli amici alla seconda
Ovviamente prima di rispondere ci si informa su chi altri è imbarcato sulla nave, e questo non solo perché ad Amantea esistono rilevanti ed insuperabili incompatibilità tra persone, ma anche perché in una lista con troppi avversari forti si rischia di essere solo un numero. E ben si sa che il consigliere non eletto è un signor nessuno.
Poi viene chiesto quale ruolo gli sarà riconosciuto.
Ed in relazione a quanto sopra si presentano le richieste minimali
E si aspetta la risposta
Si esce tranquilli dalla “chiesa” come ci si è entrati ma il pensiero è rivolto al prossimo incontro
La terza differenza è che il Giovedì Santo si cammina compunti ed un tempo, anche, con gli occhi bassi. Oggi invece gli occhi son ben aperti per evitare fregature
La cosa più simpatica è quando le sere successive si incontrano altri candidati che hanno partecipato ad altri incontri , in altre “chiese” . Spesso basta una strizzatina d’occhi ed il rinvio ad un successivo chiarimento.
La quarta differenza è che non ci sono problemi di religione. Le chiese vanno sempre e comunque bene, qualunque religione politica professino e per farlo capire ci si sveste degli abiti talari e si diventa a parole uomini buoni per tutte le stagioni, per qualsiasi viaggio, e la cosa importante diventa solo il posto.
Ma qualcuno, si sa, è destinato a restare fuori. E questo in onore del detto che “chi troppo vuole, nulla stringe”.
E chissà che non ci sia qualcuno che osservi e registri e poi a tempo debito parli di voti inquinati..