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Lettera aperta al servizio “Igiene degli alimenti”dell’ASP di Cosenza

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Leggiamo che il servizio Veterinario area “Igiene degli alimenti dell’O.A.” , diretto da Bruno Petramala, ha diramato un richiamo per uova contaminate da Fipronilper una partita in circolazione dal 31 agosto 2017 fino ad oggi.

Nella nota dell‘azienda sanitaria provinciale di Cosenza si legge:

” Chiunque avesse acquistato uova provenienti Uova fresche CAT. A del marchio UOVA ROSSE Azienda Agricola Tomaino Rosina; Nome o ragione sociale dell’OSA con cui il prodotto è commercializzato: AZIENDA AGRICOLA TOMAINO ROSINA – Serrastretta (Cz) località San Nicola n. 5; Lotto di produzione: le uova riportano stampigliato il cod. 3IT129CZ079; marchio di identificazione dello stabilimento: IT 079047; data di scadenza o termine minimo di consumazione: preferibilmente entro 28 giorni dalla data di ovo deposizione. Descrizione peso / volume unità di vendita: confezione da 30 uova, è tenuto a consegnarle al servizio veterinario di “Area B”dell’Asp di Cosenza.

Il motivo del richiamo è il rischio grave per la salute dei consumatori per il pericolo di tossicità acuta da Fipronil (superamento della dose acuta di riferimento di 0.72 mg/kg).

Le uova quindi, non devono essere consumate, ma consegnate ai Servizi veterinari delle Asp competenti per territorio.

Il prospetto identificativo delle uova e dell’allevamento produttivo è stato rilevato sul modello del sistema dell’allerta nazionale fornito dal Ministero della Salute.

Sono 15 i Paesi europei che hanno ricevuto partite di uova contaminate con il Fipronil provenienti dal Belgio e dall’Olanda, un insetticida che l’Oms ha classificato come “moderatamente tossico” per l’uomo e il cui utilizzo è vietato in tutta l’Unione Europea sugli animali destinati all’alimentazione.

Il Fipronil è un insetticida che agisce contro pulci, zecche e parassiti spesso presenti nel pollame creando problemi al sistema nervoso dell’insetto che deve colpire.

Ha un effetto ritardato: l’insetto, cioè, non muore subito ma resta in vita e va a contaminare la colonia di insetti da cui proviene, è una delle ragioni per cui il Fipronil è efficace.

L’Unione Europea ne vieta l’utilizzo su tutti gli animali destinati all’alimentazione. 

Ad oggi non ci sono stati né morti né persone ricoverate in ospedale per il consumo di uova al Fipronil.

Se si mangia un uovo contaminato non succede nulla.

Quello che può provocare effetti più gravi è ilconsumo continuativo di uova e prodotti derivati (come dolci, creme, pasta all’uovo, mayonese o carbonara) per circa una settimana o dieci giorni. Negli uomini non c’è rischio di morte ma i sintomi, come ad esempiosonnolenza e reattività ridotta, non compaiono subito, possono passare alcune ore ma anche giorni, dipende dalle quantità ingerite e dal soggetto che le ingerisce.Chi rischia di più sono i bambini, gli anziani e tutti quei soggetti che hanno già patologie ai reni o alla tiroide.

Allora la domanda.

Se il Fipronil è stato usato per disinfettare i locali della azienda agricola come mai si è “infettato” soltanto un lotto di uova?

O forse il Fipronil non è stato usato per disinfettare i locali?

In caso di uso del Fipronil i locali sono stati disabilitati alle funzioni?

Non è, per caso, che sia stata usato mangime al Fipronil?

Le galline che hanno prodotto il lotto di uova “infetto” sono state abbattute?

Non è che qualcosa nella informazione è stata omessa?

Aspettiamo risposte .

Redazione TirrenoNews

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