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Anche la pirolisi è un processo di incenerimento: i sindaci stiano ATTENTI!

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Insomma, inceneritori, termovalorizzatori, dissociazione molecolare e pirolisi sono tutti la stessa cosa. E’ quanto afferma il vulcanico presidente della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale Aurelio Chizzoniti.

Insomma secondo Chizzoniti: "Il termine 'pirolisi' è nuovo, ma l'inganno è vecchio". Ed il termine viene usato perché “Il cittadino non comprenda e non si allarmi”

In sostanza dice Chizzoniti: "Il superato pirolizzatore che, spesso, per confondere le idee, viene chiamato 'dissociatore molecolare' per i rifiuti solidi, non rappresenta una novita', in quanto utilizza processi e metodi obsoleti e inquinantissimi. Quindi, alla parola 'pirolisi' si e' sostituito il termine fuorviante di 'dissociatore molecolare'. Una trappola che si perpetua, anche con riferimento all' inceneritore che sarebbe stato sostituito dai termovalorizzatori: entrambi sono la stessa cosa. E' bene chiarire che i 'dissociatori molecolari', cosi come gli inceneritori (che sono anche essi dei 'dissociatori molecolari') non sono impianti tecnologicamente all'avanguardia, sono dei pirolizzatori di rifiuti ad alta temperatura vecchi come il mondo. Hanno un impatto ambientale altamente inquinante per l' acqua, per il suolo e per l'atmosfera, con mutamenti climatici, con ripercussioni negative sulla salute della gente. E non rispettano le direttive della Unione Europea in materia. Ma ancora, dal punto di vista chimico-fisico, i risultati in termini di emissioni in atmosfera sono altamente nocivi. Emettono ossidi di azoto ( NOx), biossido di zolfo ( SO2), monossido di carbonio ( CO2), acido cloridrico ( HCl), acido fluoridrico ( HF), ammoniaca ( NH3), metano (CH4) , metalli pesanti volatili, mercurio neurologico, cadmio (Cd) , diossine e dibenzoossifurani, nano polveri che sono cancerogene. Tutte sostanze velenosissime, cancerogene e mutagene, che ovviamente, vanno a contaminare anche l'acqua, il suolo influenzando negativamente tuta la catena alimentare. Il 'gas di sintesi' e i derivati dello stesso non sono idonei a generare energia termica per combustione (processo questo altamente inquinante).Il gas prodotto è altamente impuro con un potere calorifico scadente ed irrisorio. Anzi, si consuma una quantità enorme di energia proprio per realizzare la 'pirolisi' (dissociazione molecolare) ad alta temperatura, liberando ulteriori elementi inquinanti da combustioni (gas inquinanti ad effetto serra), che come sappiamo danno origine ai mutamenti climatici, in netto contrasto con le direttive europee. Il residuo di ceneri fino al 10 % di ceneri volatili e non del 4%, come riportato da notizie di stampa, che sono contaminate da diossine e metalli pesanti, sono rifiuti tossici da conferire solo in apposite discariche. Alimentano anche un residuo di scorie solide pari al 15% del volume originale dei rifiuti, anche esse tossiche e quindi da conferire solo in discariche speciali per evitare la contaminazione dei terreni. Sono acide, distruggono la vegetazione, rilasciano metalli tossici ( cadmio, piombo e mercurio ) che in ambiente acido riescono a penetrare nel terreno e contaminare le falde acquifere. Sarebbe pura follia ipotizzare che il gas creato, come detto contaminato, fornito dai dissociatori, possa essere utilizzato per produrre idrogeno, tanti sono gli inquinanti in percentuale diversa che andrebbero tassativamente separati, rendendo il recupero una vera follia in tutti i sensi. Non vi e' dubbio quindi che i dissociatori-pirolizzatori non sono efficienti, affidabili, flessibili e neppure adattabili ad ogni esigenza; e non si pongono per niente in alternativa agli inceneritori, che in realta' sono egualmente da evitare per la salvaguardia dell'ambiente e piu' in generale della natura".

Attenti, quindi, alle politiche miopi, ai sindaci miopi. E la gente non aspetti di essere informata, si muova e pretenda notizie. In Calabria dietro i rifiuti c’è sempre il business e poco importa che sia della ‘ndrangheta o della politica!

Se ne sentite parlare per il vs comune scriveteci!

Redazione TirrenoNews

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