La storia è nota. La regione ha “inviato” a tutte le province calabresi i dipendenti regionali che gestivano i servizi Formazione professionale, difesa del suolo, agricoltura, diritto allo studio.
Migliaia di persone in Calabria!
Poi il Presidente Oliverio, unico tra tutti i presidenti delle province calabresi, ha puntato i piedi ed ha detto ai dipendenti regionali che da maggio non li avrebbe pagato più ( dolcemente affermando che “dal primo maggio non avremo più la disponibilità finanziaria per far fronte al pagamento dei vostri stipendi”).
Una presa di posizione forte.
I dipendenti regionali sono figli della politica : poteva una “mamma”come la regione Calabria lasciarli senza stipendio dopo il disconoscimento da parte della “Matrigna” provincia?
Certamente no!
Ed, infatti, non è passata nemmeno una settimana dalla forte presa di posizione ( lo stipendio di maggio è ancora lontano)ed ecco che arriva puntuale la risposta dall'Ente Regionale che ha annunciato la liquidazione delle spettanze della prima semestralità del 2013.( ovviamente per tutte le province)!
Non solo ma Catanzaro fa sapere che è stato avviato un confronto tra i Dipartimenti interni della Regione, Personale, Bilancio e Ufficio Legislativo, coordinato dal Dirigente Generale della Presidenza Francesco Zoccali, per proporre alle Provincie il nuovo protocollo per la regolamentazione dei rapporti, nonché per la definizione delle procedure concernenti il pregresso nei rapporti con le Provincie, sempre in riferimento a quanto disposto dall’art. 38 comma 3 e 4 della Legge regionale 69/2012.
Ci resta ora una sola perplessità . Il Presidente Oliverio ha detto che : “abbiamo anticipato alla Regione 20 milioni di euro, l'80% dei quali soltanto negli ultimi tre anni”.Praticamente sono 6 milioni ad anno. Diviso per 436 dipendenti dichiarati fanno 13761 euro per anno/dipendente. Ed allora una domanda possibile che i dipendenti regionali costi AL LORDO meno di 1000 euro mensili? C’è qualcosa che non quadra!