Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha rigettato la richiesta di scarcerazione per l’ex sindaco di Rende.
Nel contempo ha revocato la misura di arresti domiciliari per Pietro Ruffolo, Giuseppe Gagliardi, Umberto Bernaudo e Rosario Mirabelli.
I politici, erano finiti ai domiciliari il 23 marzo scorso nell’ambito dell’operazione denominata “Sistema Rende”, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e di aver ricevuto il sostegno elettorale del clan Lanzino.
Era una decisione era attesa perché da essa si sarebbe misurata la validità dell’impianto accusatorio. Il pronunciamento del Tribunale della libertà stabilisce che il lavoro della DDA di Catanzaro è stato capillare e ha colpito nel segno.
Dal momento che le 99 pagine dell’ordinanza spiegano chiaramente che il “Sistema Rende” si basava quasi esclusivamente sulla potenza del “capo” cioè Sandro Principe.
Nel corso dell’udienza svoltasi giovedì scorso i pm Pierpaolo Bruni e Vincenzo Luberto hanno dato battaglia depositando anche nuovi atti, vale a dire le dichiarazioni dell’ex candidato a sindaco Amerigo Castiglione e del segretario generale del Comune di Rende in merito alla nomina del dirigente Ernesto Lupinacci.