Il Vescovo Nolè invita i cittadini elettori a partecipare attivamente alla vita della città.
Una presa di posizione “forte”, “nuova”, ed “inattesa” quella del vescovo di Cosenza a conclusione della celebrazione svoltasi in occasione della festa in onore della Madonna del Pilerio.
Il vescovo dopo i ringraziamenti per le collaborazioni offerte per la festa della Madonna del Pilerio ha voluto leggere la sua omelia “ politica” , “per non dire parole inutili”.
Ecco il testo:
"Fra qualche mese la nostra città sarà chiamata ad eleggere il primo cittadino e i consiglieri che l'amministreranno.
Come nuovo Pastore di questa bella diocesi, ovviamente, non tocca a me fare analisi politiche o suggerire programmi amministrativi, ma sommessamente vorrei offrire il mio piccolo contributo, con alcune riflessioni che mi sembrano opportune per il momento particolare che ci apprestiamo a vivere.
Anzitutto, un invito a tutti , soprattutto ai cristiani, a partecipare attivamente alla vita della città anche attraverso questo gesto alto di democrazia .
Il Commissario prefettizio che ringraziamo è un'eccezione alla vita democratica.
Non possiamo pretendere o giudicare senza essere protagonisti in qualche modo delle vicende che ci appartengono.
E poi vorrei invitare i candidati a fare della politica un atto di amore alla città e ai suoi cittadini.
Se possibile uscite dalle logiche esclusivamente partitiche e individualistiche, per entrare in una competizione politica che metta al centro la persona, il bene di tutti, il rispetto della legalità, la cura dei più deboli e delle periferie geografiche ed esistenziali della comunità
L'amministratore, chiunque esso sia, una volta eletto, è chiamato a volare alto, non può accontentarsi di camminare a testa bassa.
Solo dall'alto di una statura morale, politica e di civiche virtù si può avere uno sguardo completo e limpido, onesto e partecipativo sulla comunità che si è chiamati a servire, perché dall'alto si vede il tutto e si respira aria pulita".
"Sto scoprendo, giorno dopo giorno una città e una diocesi cariche di potenzialità umane e sociali, a cominciare dal meraviglioso mondo del volontariato, fino alla gioia di vivere la bellezza della famiglia e l'associazionismo cattolico e laico, come luogo di formazione e di crescita spirituale e sociale.
Non disperdiamo questo grande patrimonio umano e sociale, per una rinascita delle coscienze e del senso civico della partecipazione alla vita della comunità.
Io sto imparando ad amare questa bella e ricca realtà calabrese, voi l'amate prima di me, quindi lasciamoci guidare solo dall'amore alla città e ai suoi cittadini.
Se poi i candidati e i futuri amministratori sono anche credenti e cattolici, allora non possono non ispirarsi alla dottrina sociale della Chiesa che deriva i suoi principi dal Vangelo e dalla tradizione morale che ha sempre ispirato gli amministratori e gli statisti cristiani in Italia e ovunque nel mondo. A tutti auguri di buon lavoro".
In grassetto il richiamo a tutti i cittadini a non restare estranei alla vita della città.
Per fortuna che non ha toccato i politici che sono stati “relegati” all’opposizione e che vivono la loro condizione da ignavi e senza svolgere il loro ruolo . Chissà cosa avrebbe detto.