
Redazione TirrenoNews
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Amantea. Domani 9 febbraio la nomina degli scrutatori
Mercoledì, 07 Febbraio 2018 22:35 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaAlle ore 10.00 si riunirà la commissione elettorale per la nomina degli scrutatori per le elezioni politiche del 4 marzo.
In tutte le altre regioni d'Italia (tranne Lazio e Lombardia)il compenso degli scrutatori sarà di 145 euro, in quanto sono previste due schede: Camera e Senato.
Le persone nominate come scrutatori saranno convocate alle ore 16 di sabato 3 marzo per il tempo necessario ad allestire il seggio (generalmente un paio di ore) e per l'intera giornata di domenica, fino al termine dello scrutinio per le schede della Camera dei deputati e del Senato.
I seggi resteranno aperti dalle ore 7 fino alle 23 e le operazioni di scrutinio avverranno alla chiusura dei seggi.
La commissione sarà presieduta dal sindaco
Componenti per la maggioranza saranno
-Mastroianni Monica
-Aloisio Robert
Componente per la minoranza sarà
-Alessandro Salvatore .
Per ogni sezione sono previsti 4 scrutatori che affiancheranno il presidente e il segretario.
In via preliminare è da ritenere che si deciderà come procedere per la nomina degli scrutatori.
Per molti, ricoprire il ruolo dello scrutatore - al di là dell'impegno civico, politico e sociale - rappresenta una buona occasione per incassare un'entrata extra, soprattutto se al momento non si ha un lavoro.
Negli ultimi anni, infatti, con l'aumento dei disoccupati, la corsa all'iscrizione nell'albo degli scrutatori è diventata molto affollata.
Non si tratta più di un ruolo, come in passato, che ambiscono a ricoprire soprattutto gli studenti, per mettere da parte un gruzzoletto per le spese nel tempo libero.
Negli ultimi tempi, proprio a causa della presenza di una consistente quota di disoccupati, sempre più Comuni, anziché sorteggiare gli scrutatori, li scelgono in modo soggettivo, dando la preferenza a persone disoccupate, iscritte ai centri per l'impiego e anche ai disabili.
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Va in giro con mezzo chilo cocaina, arrestato.
Mercoledì, 07 Febbraio 2018 20:34 Pubblicato in CalabriaReggio Calabria. I carabinieri di Ardore hanno arrestato Salvatore Antonio Siciliani, di 54 anni, già noto alle forze dell'ordine, per detenzione illegale di stupefacenti
Nel corso di un normale controllo, l'uomo , ha mostrato un certo nervosismo.
I Carabinieri si sono insospettiti ed hanno deciso di sottoporlo a una perquisizione personale.
Dalla perquisizione sono venuti fuori due involucri contenenti complessivamente circa mezzo chilo di cocaina.
La droga sequestrata è purissima.
I due involucri messi uno a fianco all'altro riportavano la scritta "Perù"
La droga una volta tagliata ed immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre 250mila euro.
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Macerata sconvolta e scioccata. Ragazza fatta a pezzi e italiano che spara agli immigrati. di Francesco Gagliardi
Mercoledì, 07 Febbraio 2018 20:20 Pubblicato in ItaliaE potrei continuare:
Ed ora l’assassino della giovane ragazza potrebbe tornare subito in libertà.
Ma andiamo con ordine.
Due casi di cronaca nera che hanno sconvolto la vita degli italiani di cui se ne parla ancora e che hanno attirato le attenzioni dei politici e dei media nazionali perché cruenti e secondo alcuni uomini di sinistra odiosi e razzisti.(Vedi il caso Traini che spara agli immigrati).
Alcuni giorni orsono hanno trovato due trolley abbandonati in un fossato nelle campagne di Pollenza vicino a Macerata dove c’erano i resti di una bella fanciulla romana di 18 anni, Pamela Mastropietro, ( nella foto) che era scappata da una comunità di recupero “Pars di Corridonia”.
I Carabinieri, visionando le telecamere del luogo, hanno subito arrestato un giovane immigrato nigeriano col permesso di soggiorno scaduto e nella sua abitazione subito dopo perquisita una mannaia insanguinata, grossi coltelli da cucina e gli indumenti della ragazza sporchi di sangue.
Gli stessi indumenti che la ragazza indossava nel momento di allontanamento dalla Comunità.
Il nigeriano, fino ad oggi, non ha ammesso nessuno degli addebiti che il Magistrato gli ha contestato.
Lui nega di avere ucciso la povera ragazza, di averla squartata e di avere poi occultato il cadavere. Ha ammesso, però, che si era incontrato con la ragazza, di averla accompagnata in farmacia dove la ragazza avrebbe comprato una siringa e poi condotta a casa sua.
Qui, secondo il suo racconto che non ha convinto neppure il Magistrato, la ragazza ha avuto una crisi di overdose e lui, per paura, è scappato.
Come scappato!
Allora con lui c’erano altre persone.
Ma ora noi ci domandiamo: Chi ha ucciso davvero la giovane fanciulla romana?
Come è morta? E’ stata una overdose di droga o tagliata male a ucciderla?
A questi inquietanti interrogativi dovranno rispondere gli inquirenti, perché non solo la madre e il papà della ragazza, ma anche noi, vorremmo sapere la verità.
Per saperne di più bisognerà attendere i responsi degli esami tossicologici.
Intanto I Carabinieri del RIS e la Procura di Macerata stanno esaminando i movimenti del nigeriano e il percorso fatto dalla ragazza da Corridonia a Macerata.
Come è arrivata a Macerata?
Chi ha incontrato?
Chi le ha fornito la droga che secondo il nigeriano l’ha uccisa?
Si è saputo che un maceratese quella sera del 29 gennaio le abbia dato un passaggio in macchina fino a Macerata lasciandola presso la stazione ferroviaria.
Per ora, ma solo per ora, il nigeriano resta in carcere, però potrebbe presto essere liberato perché è accusato soltanto di vilipendio e occultamento di cadavere.
L’indagato non è stato ancora liberato soltanto perché non sono riusciti a trovare un domicilio idoneo.
Speriamo che non lo trovino perché la sua vita è in pericolo visti i precedenti di Traini che ha seminato terrore per le vie di Macerata accanendosi a sparare colpi di pistola contro persone dalla pelle nera, perché voleva vendicare l’assassinio della ragazza romana.
Scenario inquietante, amici miei carissimi.
Pamela, questa bella ragazza di 18 anni che ha fatto quella brutta e indescrivibile orrenda fine viene uccisa e fatta a pezzi ancora una volta dalla giustizia italiana.
Quel nigeriano merita l’ergastolo, non gli arresti domiciliari!
Deve marcire nelle patrie galere e di stare molto attento perché in carcere potrebbe fare una brutta fine.
Non ci sono attenuanti.
Pamela è stata fatta a pezzi e nascosta in due trolley, ma il nigeriano voleva fare dell’altro: voleva scioglierla nell’acido, ma il piano fallì.
E i giudici che fanno?
Discutono su chi ha fornito la droga: Chi è stato il pusher?
Se il nigeriano venisse davvero scarcerato andrebbe incontro davvero ad una brutta fine e il malessere che purtroppo si è immediatamente diffuso in tutta Italia ci porterebbe ad estreme conseguenze.
La gente si ribellerebbe, potrebbero scoppiare tafferugli e rivolte con spargimento di sangue.
E le elezioni sono alle porte.
E la triste fine della ragazza e il ferimento di sei nord africani sono stati subito strumentalizzati dai politici di casa nostra, che non avendo altri argomenti cercano di sfruttare la situazione a loro vantaggio.
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