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Mons. Nunnari annuncia querela alla trasmissione Le Iene
Giovedì, 15 Febbraio 2018 18:59 Pubblicato in CosenzaNel tardo pomeriggio l’arcivescovo emerito di Cosenza mons. Nunnari in una nota trasmessa dal suo legale Enzo Paolini ha detto che intende querelare Le iene.
Sostiene che : “Non ho mai assecondato o discusso pratiche abortive”
Ha detto di essere a conoscenza della vicenda e rispondendo alla giornalista ha aggiunto: “e allora che avrebbe dovuto fare (il prete), dovevano sposarsi?”
Poi annuncia di aver “dato mandato di querelare per diffamazione e con ampia facoltà di prova, i responsabili de Le Iene e gli autori del servizio trasmesso nella puntata di ieri, su Italia 1, sulla vicenda raccontata da Francesca”.
Il servizio, nel quale le inviate de Le Iene parlano anche con mons. Nunnari, contiene, secondo il legale dell’arcivescovo emerito “prospettazioni ed affermazioni che, per quanto riguarda mons. Nunnari, non sono vere e appaiono gravemente lesive della figura dell’arcivescovo emerito di Cosenza.
Nessun ruolo attivo ha svolto mons. Nunnari nella vicenda in oggetto.
Men che meno ha assecondato o discusso di pratiche abortive nelle circostanze oggetto del servizio.
Altri elementi del servizio diffamatorio – conclude la nota del legale – saranno portati da mons. Nunnari all’attenzione di diversi organismi competenti per le valutazioni e le determinazioni del caso”.
La povera Francesca, però, ha raccontato tutt’altrosostenendo di essersi recata da Nunnari, su invito di Don Giuseppe che voleva sbarazzarsene e ‘farla ragionare’, per chiedere conforto e che lui le avrebbe proposto due soluzioni: partorire e allontanarsi oppure abortire.
Ma non sarà difficile smentire una semplice parrocchiana che ha vissuto emarginata e nel silenzio di un dolore per anni o puntare il dito contro l’unico prete che l’ha difesa e ha detto le cose come stanno…
I Carabinieri sono intervenuti in un centro di accoglienza per migranti di Briatico, nel Vibonese.
No, nessuna contestazione.
Niente spaccio di droga.
Tutto è nato da una segnalazione fatta da una volontaria di un'associazione animalista che si e' trovata dinanzi ad un giovane nigeriano di 29 anni intento ad arrostire un cane.
Nel mio paese è un piatto molto apprezzato ha detto il nigeriano.
Altro che pizza e pastasciutta!
Il giovane, di fronte alle domande dei militari dell'Arma, ha però negato categoricamente di aver ucciso l'animale.
Anzi ha affermato di averlo trovato morto ai bordi della strada e di averlo cucinato
Ma solo perché nel suo paese è un piatto gradito e speciale.
Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri per chiarire la vicenda.
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Almeno 2 giorni di disagio
Una vera sfortuna e si pensa che i pendolari da due mesi non possono neanche utilizzare la rete ferroviaria .
Le forti piogge degli ultimi hanno provocato una frana sulla statale 107 nel tratto tra Cosenza e Paola, in Contrada Castagnelle
La strada ora è chiusa al traffico al km 2+280.
Per il momento e la circolazione viene deviata sulla statale 284 delle Terme o sulla Statale 18 Tirrena inferiore.
Disagi enormi si registrato per i tanti pendolari, lavoratori e studenti, che utilizzano l’arteria di collegamento con la presila e il crotonese, costretti a seguire il percorso alternativo in autostrada sino a Falerna, tornando poi verso nord lungo la statale 18 e allungando la percorrenza di circa un’ora.
Senza dimenticare che da oltre 2 mesi la linea ferroviaria Paola – Cosenza è interrotta alla circolazione dei treni per il cedimento di una rotaia, che ha causato lo svio di un convoglio, avvenuto all’interno della galleria Santomarco.
Secondo quanto si è appreso la statale 107 non sarà riaperta prima di due giorni.
Sul posto sono presenti i tecnici dell’Anas e della protezione civile regionale, che stanno lavorando (e lo faranno per tutta la notte) per poter liberare la carreggiata e consentire almeno la circolazione a senso unico alternato nel tratto interessato dallo smottamento.
La stessa Protezione Civile calabrese, dopo il sopralluogo tecnico effettuato già dalle prime ore di stamattina, comunica che si è resa necessaria l’attività di messa in sicurezza di emergenza per consentire il transito in totale sicurezza.
Per questo sono previste, al momento, 48 ore di chiusura totale dell’arteria.
Si sta provvedendo ad installare dei container metallici che avranno la funzione di opera provvisionale di protezione finalizzata a consentire la riapertura al transito condizionato.
Contemporaneamente una squadra di rocciatori (ANAS) sta procedendo alle operazioni di pulizia e disgaggio.
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