Erano le 17 00 circa oggi 23 maggio quando l’aria si è riempita del suono delle sirene delle forze di soccorso
Tutte, non ne è mancata nessuna
Sono intervenuti tutti, la polizia stradale, i vigili urbani di Amantea, il 118, i vigili del Fuoco e l’anas.
Immediatamente prima del bivio di Campora San Giovanni un brutto scontro tra una Citroen C4 ed un autocarro
Le due donne a bordo della Citroen hanno avuto la peggio e dopo essere state soccorse dal personale della autoambulanza del 118 sono state trasportate nel più vicino nosocomio.
Nessun problema per il conducente del camion
Il personale della Polizia stradale ha provveduto alle rilevazioni dell’incidente.
Il personale della Polizia municipale ha coadiuvato la Polizia stradale nel garantire comunque un ordinato deflussi della circolazione auto veicolare.
I vigili del Fuoco hanno proceduto ad estrarre dalla Citroen le due passeggere
L’anas ha proceduto a ripulire la strada
Continuano così gli eventi stradali talvolta mortali, altre volte per fortuna sono con danni a persone ed ai mezzi, come in questo ultimo caso
Non sono note le ragioni dell’incidente
Distrazione, eccesso di caldo, imperizia.
Ecco il filmato girato nei primi minuti del grave incidente stradale.
La tradizione continua.
La tradizione delle decorazioni floreali sembra sia nata a Roma nella prima metà del XVII secolo
Benedetto Drei, responsabile della floreria vaticana ed il figlio Pietro, ebbero l’idea di creare quadri nella basilica vaticana usando “ fuori frondati e minuzzati ad emulazione delle opere del mosaico” in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo il 29 giugno 1625.
Nessuno pensava che questa brillante idea avrebbe superato secoli di vita e si sarebbe diffusa in tutta Italia.
E così’ oggi, la ben più piccola ma fortemente vitale Campora San Giovanni unisce il proprio nome a quelli ben più nomati di Bolsena, Assisi, Spello, San gemini, Noto, Pescasseroli, Subiaco, Chieti, Diano marina, Casamari, Alatri, Sora e diversi altri.
Il grande piazzale antistante la nuova chiesa di San Francesco di Paola si abbellisce di splendidi decori.
Ragazzi e ragazze lavorano per giorni ad abbellire la giù splendida piazza in onore del Corpus Domini e della loro stessa frazione.
Ragazzi che poi scompaiono nell’anonimato ma che restano fortemente nella memoria e nel cuore di chi ha la gioia divedere il loro lavoro.
Impossibile non cogliere l’occasione per ringraziarli ed invitarli a continuare in quello che è un vivo gesto d’amore per la propria cittadina.
Un gesto d’amore che manca in Amantea e che rende prima la frazione di Campora ancora una volta.
Ad Amantea, ormai ognuno parla e dice min….te e si dice di tutto e di più.
Una di queste min….te circola sul web.
Si parla di incompatibilità diffuse tra i neo consiglieri .
Incompatibilità che indurrebbero addirittura a “nuove elezioni”.
Le incompatibilità sarebbero alcune di quelle elencate nell’articolo 63, comma 1, del decreto legislativo 267/2000.
Sono incompatibili con la carica di sindaco, consigliere comunale o circoscrizionale:
4) coloro che hanno lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile o amministrativo con l’ente di cui sono amministratori; la pendenza di una lite tributaria ovvero di una lite promossa con azione popolare non determina incompatibilità (articolo 63, comma 1, numero 4), del decreto legislativo 267/2000). Tale ipotesi di incompatibilità non si applica per fatto connesso con l’esercizio del mandato (comma 3).
Non è sufficiente ad integrare la condizione della lite pendente la sola esistenza di un processo civile o amministrativo, essendo necessario che si sia determinata una concreta contrapposizione tra le due parti (Corte di cassazione - Sezioni civili: I Sezione, 9 aprile 1992, n. 4357).
I contenziosi innanzi al giudice amministrativo nei confronti di atti del sindaco quale ufficiale di governo non determinano per lo stesso una situazione di incompatibilità (Corte di cassazione - Sezioni civili: I Sezione, 15 gennaio 1973, n. 130).
Il giudizio per responsabilità amministrativa o contabile innanzi alla Corte dei conti non concreta una causa di incompatibilità (Corte di cassazione - Sezioni civili: I Sezione, 12 settembre 1992, n. 10421);
5) coloro che, per fatti compiuti quando erano amministratori o dipendenti del comune ovvero di istituto o azienda da questo dipendente o vigilato, sono stati, con sentenza passata in giudicato, dichiarati responsabili verso l'ente, istituto o azienda e non hanno ancora estinto il debito (articolo 63, comma 1, numero 5), del decreto legislativo 267/2000;
6) coloro che, avendo un debito liquido ed esigibile, verso il comune ovvero verso istituto od azienda da esso dipendente, è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione dell’avviso di cui all’articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 (articolo 63, comma 1, numero 6), del decreto legislativo 267/2000).
Non ci risulta che alcuno dei nuovi amministratori sia in queste condizioni.