A marzo furono 19 a ricevere l’avviso di prosecuzione delle indagini.
Un avviso per lo più sottovalutato e che fece sorridere
Ora tre sono rimasti fuori.
6 sono stati sottoposti ad arresto, di cui 2 in carcere
(Fabrizio Ruggiero imprenditore;
Domenico Pileggi ex funzionario dipende di Amantea attualmente in servizio presso un altro Comune)
e 4 ai domiciliari (
Emma Pati, assessore,
Emilio Caruso, comandante dei Vigili urbani di Amantea;
Giacomino Bazzarelli, vigile urbano;
Mario Aloe, funzionario)
10 hanno ricevuto l’avviso di garanzia.
Parliamo di
Claudio Samà, figlio di Carlo Samà( ex direttore dell’Appennino Paolano) imprenditore, rappresentante dell’Amas;
Angelino Romeo e
Pino Furfari,
Marcello Gregorio Bruno, legale rappresentante della Cooperativa gente di Mare,
Gianluca Cannata, ex assessore della Giunta di Monica Sabatino,
Linda Morelli ex presidente del consiglio sotto la Giunta di Monica Sabatino,
Anna Concetta Trafficante ex funzionaria del comune di Amantea,
Nicola Raso referente della Ristoservice,
Giuseppe Pino Bazzarelli,
Pasquale Lo Cane, referente della Fido sas
Auguri ai 3 che sono rimasti fuori dalla triste vicenda.
Auguri anche agli altri.
Come sito abbiamo chiesto informazioni all’Arpacal sull’accesso effettuato insieme alla Guardia costiera nel porto di Amantea e di cui ha parlato un quotidiano locale con un articolo dl titolo” Lavori al Porto. L’Arpacal blocca tutto”.
Nell’articolo si legge che “da parte del sindaco Pizzino non è stato inviato alcun chiarimento” e di seguito che “Lo stesso provvederà sicuramente in queste ore”.
Poi la conclusione che “ Sarebbe un atto dovuto nei confronti di tutti coloro che hanno già pagato il canone per tenere i natanti all’interno del porto e per i pescatori che sono rimasti fermi causa del continuo insabbiamento dell’imbocco del porto”
Purtroppo la Guardia Costiera non ha emanato alcun comunicato.
Purtroppo l’Arpacal non ha emanato alcun comunicato .
Purtroppo il sindaco, l’assessore al porto, il comune non hanno emanato alcun comunicato.
E nessuna altra voce si è alzata dal porto e dai suoi utilizzatori.
Alcuni pescatori ci hanno detto che l’ insabbiamento rende il porto inagibile alle imbarcazioni più grandi.
Altri ci hanno riferito che sarebbe stata fermata una ditta che senza autorizzazione stava togliendo sabbia dall’imboccatura del porto per permetterne il pieno utilizzo.
Ma che come riporta il quotidiano “ senza il possesso di alcune autorizzazioni”.
Un silenzio inaccettabile.
Un mistero perfino pericoloso per la democrazia e la verità!.
Per la ‘ndrangheta è bastata una targa apposta all’ingresso del municipio con su scritto “ Qui la ‘ndrangheta non entra”.
Ben più difficile invece mettere in sicurezza la struttura.
Sono stati fatti sondaggi esterni ed interni .
Il finanziamento è arrivato ma i lavori non sono ancora iniziati.
Ma sembra che nessuno se ne preoccupi.
Ci è stato detto che l’ufficio del genio Civile non avrebbe ancora dato il parere favorevole necessario per eseguire i lavori
Non sappiamo, però, se si tratti dei soliti ritardi della burocrazia, presa dai mille problemi tipici di questa nostra Calabria, o se, piuttosto, ci siano problemi tecnici.
Qualcuno, poi, ci ha detto che il comune non sa dove spostare gli uffici nel mentre si eseguiranno i lavori.
Possibile?
A noi sembra inverosimile
Invece ci è stata data una giustificazione
Avevamo sentito che gli uffici del comune sarebbero stati spostati nel Campus.
Invece oggi ci viene riferito che non è possibile
E tanto perché l’amministrazione Sabatino con delibera di giunta n 108 del 4 giugno 2015 ( circa 3 anni fa) ha concesso in comodato d’uso gratuito i locali del Campus all’I.S.S.M. Tchaikosky fino al 2023 ( per 8 anni, giusto articolo 5 del protocollo d’intesa)!
Dovremo aspettare quindi altri 5 anni per avere la messa in sicurezza del Municipio?
No,no,no!
Per fortuna sembra che ci sia una soluzione.
L’articolo 6 del protocollo d’intesa, infatti, contiene una clausola di rinvio nella quale è previsto che le parti( comune ed I.S.S.M. Tchaikosky) si impegnano a trasferire le attività didattiche nei locali della struttura dismessa del Giudice di Pace , ovviamente, nella eventualità che “il Ministero della Giustizia accetti la richiesta di concessione della struttura al comune di Amantea”:
Ma non è così semplice.
Infatti…….