Il direttore dei lavori del fabbricato che ospita l’ufficio postale di Campora San Giovanni il 16 gennaio scorso ha inviato al responsabile del settore urbanistica del comune di Amantea una nota di riscontro a quella dell’ufficio comunale.
La nota è stata inviata per conoscenza al procuratore delle repubblica di Paola, al sindaco di Amantea ed all’amministratore del condominio Perri dove ha sede l’ufficio postale di Campora SG.
Con la detta nota l’ingegnere Conforti, nella qualità di direttore dei lavori di messa in sicurezza dell’immobile di che trattasi, chiede al tecnico del comune di indicare gli articoli di legge che regolamentano le ”sue competenze di responsabile dell’ufficio urbanistica del comune di Amantea sulle attività dell’ufficio di Poste Italiane Spa in Campora san Giovanni e sui rapporti contrattuali privati tra lo stesso ufficio e la proprietà dell’unità immobiliare in cui è ubicato”.
Una richiesta ben strana agli occhi dei camporesi che temevano che lo stato di degrado degli intonaci potesse costituire pericolo per la privata e pubblica incolumità oltre che a costituire “grave incuria, pregiudizio del decoro e della vivibilità umana”
In similare caso riguardante la attuale caserma dei carabinieri di Amantea il marciapiede antistante l’ingresso su va R Mirabelli è stato transennato e lo è ancora.
Per fortuna che l’accesso alla caserma può avvenire anche da altra porta.
Per siffatti casi il sindaco ai sensi del Dlgs 267/2000 può e deve emanare apposita ordinanza finalizzata al ripristino della sicurezza ed eventualmente come prescritto dall’art 54, comma 4, alla esecuzione d’ufficio con spese a carico del contravventore.
Ora i 5000 camporesi accettano che il procuratore sciolga il nodo gordiano.
Per fortuna comunque sembra che le Poste stiano cercando un nuovo immobile.
E comunque a giorni il comune risponderà alla parte.
Riceviamo e pubblichiamo
In questi giorni è in atto una forte preoccupazione tra la comunità di Campora San Giovanni, rispetto alla prolungata chiusura dell’importante e unico sportello delle Poste Italiane esistente nella popolosa frazione di Amantea, che di fatti sta creando comprensibili disagi all’utenza.
Nei disperati tentativi dell’amministrazione comunale per sollecitare la riapertura dello sportello, prima un assessore ha minacciato di incatenarsi, poi vari proclami fino all’ultimo annuncio dell’arrivo di un ufficio mobile che però, non è risultato efficace rispetto al servizio richiesto dal territorio; di fatto nulla di concreto è avvenuto, se non inutili annunci privi di qualsivoglia fondamenta.
In queste ore sono in atto iniziative di raccolta firme, con tanto di richiesta scritta alle Poste Italiane per sollecitare una risoluzione rapida, che difficilmente sortirà alcunché, se non un momentaneo appagamento di qualche amministratore che, dopo i tanti inverosimili annunci, ora tenterà di salvarsi la faccia con la sua comunità.
Nella realtà dei fatti, come spesso accade, la verità però viene difficilmente fatta trapelare.
In questi giorni, la denuncia del sindacato Slp Cisl a firma del segretario Enzo Cufari è stata chiara; da tempo in Calabria è in atto un cruento ridimensionamento del personale addetto, e per effetto di riorganizzazioni aziendali, la Calabria viene spolpata di strutture e di lavorazioni, le quali sono dirottate su altri territori.
La provincia di Cosenzaè quella fortemente penalizzata e devastata da una cattiva gestione perpetrata in anni da decisioni aziendali basate non sullo sviluppo ma improntata al risparmio, che oggi palesa tutti i limiti derivanti dalla complessità del sistema postale in un vasto territorio che meriterebbe ben altra attenzione, sia in ordine al numero degli addetti che alla qualità del servizio.
Quando un’azienda rallenta il suo core business, chiudendo per così tanto tempo uno sportello importante come quello di Campora San Giovanni, certamente non lo fa per problematiche strutturali ma per “rivoluzioni” aziendali che hanno finito, purtroppo, per ricadere sugli utenti delle popolazioni impattate.
Certamente non è più tempo di chiacchiere; se non dovessero arrivare a brevissimo segnali concreti, rispetto alle scelte di “desertificazione” fin ora attuate su tutto il territorio Calabrese ivi compresa Campora S. Giovanni, andrà preannunciata una decisa e forte mobilitazione a tutti i livelli!!
Vincenzo Lazzaroli
E’ tutto pronto.
All’appuntamento mancano pochi giorni.
Poi la giunta ripartirà, alla grande.
Almeno, questa, è la speranza dell’ amministrazione comunale.
Ah, ci tengono a ribadirlo, non è un risultato indotto o suggerito dalla minoranza.
Affatto.
La minoranza sembra navigare in un mare diverso.
Un mare fatto di parole, non di acqua.
E il concetto inespresso del sindaco Pizzino è quello che “Nave senza timon va presto a fondo”
Da qui, dopo le burrasche che hanno imperversato sulla giunta amanteana, che alle stesse sembra sia sopravvissuta, ecco una nuova rotta e nuovi nostromi.
Parliamo di Rocco Giusta che è stato fortemente vicino al sindaco Pizzino per la vicenda del bilancio, vicenda che –a quanto ci dicono- almeno questa è la speranza- potrebbe chiudersi positivamente.
E forse non solo Rocco Giusta, nuovo timoniere per una nuova rotta.
Riusciranno i nostri amici a ritrovare la smarrita rotta?
Non resta che aspettare.