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BILANCIO, COSI’ PROPRIO NON VA!

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BiciabbandonataminiRiceviamo e pubblichiamo una acuta nota di Miraglia, Ruggiero e Suriano.

Con il passare del tempo aumentano le preoccupazioni e i dubbi, crediamo anche tra tantissimi nostri concittadini, sulle possibilità che il Comune di Amantea possa ritornare, nei tempi previsti dalla Legge, ad una vita amministrativa ordinaria.

D’altronde non siamo solo noi ad avanzare perplessità e a “non capire” quali siano i frutti del lavoro di questa Amministrazione comunale in materia di riequilibrio di bilancio e risanamento economico del nostro Ente.

Impressiona non poco che il Ministero dell’Interno – con l’ulteriore lettera inviata qualche giorno addietro all'Amministrazione comunale di Amantea – abbia fortemente “ripreso” il comportamento amministrativo del nostro Ente sulla questione “bilancio”.

Proprio così, anche il Ministero dell’Interno (Direzione Centrale della Finanza Locale) scrive al Sindaco, al Segretario comunale, al Revisore dei conti e per conoscenza alla Prefettura di Cosenza per richiedere (per la terza volta) maggiore chiarezza sugli atti relativi al riequilibro del bilancio predisposti dal nostro Comune.

Scopriamo così che il Ministero dell’Interno non comprende come sia possibile che – tra la prima e la seconda ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato approvate dal Consiglio comunale – il disavanzo (differenza negativa tra entrate e spese) dichiarato si triplichi (da 1.500.000 a 4.500.000 euro). Inoltre, sempre il Ministero chiede ai nostri Amministratori come sia possibile un così grande scostamento fra le entrate previste per il 2017 e quelle effettivamente incassate. Infatti, teme a ragion veduta il Ministero, e anche noi, che lo scostamento di entrate indicate nel previsionale e quelle poi effettivamente incassate, e certificate per il 2017 (scostamento di cifre che superano abbondantemente i 3 milioni di euro), si riversi anche sul 2018 e 2019. I nostri dubbi, ma anche quelli del Ministero, risiedono nel fatto che questo stato di cose non solo non fa giungere il nostro Ente ad un possibile riequilibrio di bilancio ma addirittura rischia di causare ulteriore disavanzo anno per anno.

Nello specifico, ad esempio, sorprende il fatto che il Ministero faccia notare ai nostri Amministratori pure l'enorme divario fra le previsioni d’incasso delle sanzioni relative alle violazioni del codice della strada per il 2017 (previste per oltre 1.016.000,00 di euro e quelle effettivamente incassate, meno di 400.000,00 euro) e che queste entrate non possono, ovviamente, essere destinate al riequilibrio stabile, in quanto entrate di carattere non ricorrente.

Dunque sembrerebbe che ai nostri Amministratori comunali non sia chiaro quali sono le voci di bilancio da destinare allo stabile riequilibro e quelle, invece, da destinare al risanamento (pagamento della debitoria pregressa).

Parrebbe ancora che questa Amministrazione non sia al corrente delle mutate norme in materia di redazione dei bilanci degli Enti pubblici che oggi prevedono che i documenti contabili debbano fondarsi non più sulle previsioni di entrate (in passato spesso “discutibili”) ma sullo storico delle cifre effettivamente incassate.

Sarà per queste ragioni (confusione tra i dati inseriti sui documenti e certificazione di ulteriore disavanzo) che il Ministero dell’Interno ha richiesto al Sindaco, al Segretario Comunale, al Revisore dei conti e al Responsabile di ragioneria del nostro Comune di sottoscrivere molti documenti inviati recentemente e appunto sprovvisti della loro firma? Tale richiesta è finalizzata ad una precisa e piena assunzione di responsabilità?

A questo stato confusionale, si aggiungono poi tutta una serie di criticità, anomalie e leggerezze amministrative che non aiutano il nostro Comune in questa cruciale fase. Non comprendiamo, infatti, come sia possibile rischiare la prescrizione del ruolo coattivo del servizio idrico relativo all'anno 2013, nonostante il dissesto e la presenza dell'Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL con ennesima e forse ultima proroga concessa da Ministero e già scaduta). Non comprendiamo la ragione per cui, pur “denunciando” in ogni occasione la pesante mancanza di Personale, il Sindaco concede il distacco del Ragioniere del Comune di Amantea per alcuni giorni a settimana in altro Ente della provincia di Catanzaro. Una vicenda, quest’ultima, tragicomica. Insomma, c’è poco Personale al Comune di Amantea o il Personale è in esubero tanto da far lavorare il Responsabile di ragioneria in distacco presso altro Ente? E poi, non era più opportuno, a maggior ragione nella fase di dissesto finanziario, mantenere il predetto Responsabile in servizio a tempo pieno nel nostro Comune?

A noi tutto ciò sembra un “gran festival dell'incredibile” ma i festival sono eventi lieti, al contrario della situazione amministrativa del Comune di Amantea che non fa purtroppo presagire nulla di buono per la nostra Comunità. Ma forse ci sbagliamo…

Amantea, 12 aprile 2019

                                    

                                                 Biagio Miraglia, Pasquale Ruggiero e Gianfranco Suriano

Redazione TirrenoNews

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