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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Antonio Iaconetti coordinatore del movimento ecologista Fareambiente:

“Da più giorni si parla di un rimpasto della Giunta Regionale della Calabria. Dobbiamo purtroppo constatare come il Presidente Scopelliti invece di rinvigorire l’azione politica dando spazio a nuove forze pensi a sistemare gli amici che dopo le ultime elezioni politiche sono rimasti fuori dal Palazzo.

Si sta vanificando una buona occasione per aprire e dare spazio al mondo delle associazioni e della società civile.

Siamo costretti ad assistere ai soliti bizantinismi della politica sempre più casta di privilegiati così come dimostrano le ultime notizie sugli scandali sull’utilizzo dei fondi dei gruppi regionali.

C’è chi si diverte a Monte Carlo a nostre spese mentre ci sono famiglie di Calabresi che, secondo il rapporto elaborato dalla Caritas hanno raggiunto soglie di povertà tra le più alte in Italia, stentano a garantirsi un tozzo di pane.

Noi-continua Iaconetti- intendiamo la politica come servizio e che come tale non tende alla ricerca del proprio successo ma, per dirla con Don Sturzo, “alla promozione autentica del popolo e allo sviluppo della sua libertà, attraverso l’innalzamento culturale e spirituale, il miglioramento delle condizioni di vita e l’affrancamento da condizioni di sfruttamento”.

I nostri politici- conclude Iaconetti- se lo ricordino !!!.

Cosenza, 05.04.2013 Fare Ambiente, Coordinamento Regionale Avv. Antonio Iaconetti

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Cosenza.Dopo la forte presa di posizione di Oliverio la RSU prende posizione.

E’ da tempo che seguiamo la vicenda del personale della regione Calabria trasferito alle province per effetto della legge regionale 34/2002 e sentiamo le “grida” di Mario Oliverio, verso, per non dire contro, la regione.

Grida che contestano ed intimano la regione e minacciano perfino di sollecitare l’intervento della Corte dei Conti.

Grida inutili.

Ed allora sempre ( e solo) Oliverio ha deciso di non pagare più i dipendenti che la regione gli ha assegnato insieme alle pseudo competenze di cui a talune materia della 34/2002.

Da maggio la provincia non pagherà più gli stipendi creando così una abnorme disparità tra le diverse province calabresi.

Ed ecco che la RSU della provincia di Cosenza si allarma e tenta la conciliazione tra le parti. Lo fa inviando il seguente documento sottoscritto da CGIL, CISL, UIL e CSA. Ecco il testo firmato:

“Alla Commissione nazionale garanzia diritto allo sciopero Legge 146/90 Roma

Al Prefetto Catanzaro

Al Prefetto cosenza

E pc Al Presidente regione Calabria

E pc Al Presidente provincia di Cosenza

Oggetto: Stato di agitazione dei dipendenti della provincia di Cosenza

L’assemblea Rsu della provincia di Cosenza è allarmata per la situazione creditizia creatasi tra la provincia di Cosenza e la regione Calabria che non permetterà più dal prossimo mese di maggio all’ente provincia di anticipare il pagamento degli stipendi, pertanto proclama lo stato di agitazione

Per tali motivi si invitano la SSLL ad indire il tentativo di conciliazione onde evitare ulteriori iniziative di protesta da parte del personale provinciale

Il presente documento è inviato alla commissione di garanzia per quanto previsto dalla normativa vigente

Segretario generale FP Cgil, FP Cisl FP Uil, Csa”

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Non c’era certo bisogno di andare in Lombardia o nel Lazio, vero ? Si, direte voi, ma mica i nostri consiglieri pasteggiavano ad ostriche e champagne! NO! Ma si facevano rimborsare perfino i gratta e vinci! Poverini! Non sapevano ancora di avere già vinto, con quello che prendevano al mese. Almeno rispetto a quanto prende un cassintegrato. Non parliamo poi del rapporto con un disoccupato.

Onestamente non vediamo l’ora di sapere i nomi di questi 10 consiglieri regionali( di cui la maggioranza di centro destra, ben 8, e solo 2 di centro sinistra)

E c'è persino chi usava soldi pubblici per pagare le proprie bollette della tarsu. Ma solo per non essere inadempiente con le tasse. Ai visto mai che poi Equitalia gli contestava il mancato pagamento delle tasse?

C’era chi si faceva rimborsare anche i "gratta e vinci"(ovviamente dopo aver ben controllato che non fossero vincenti). Un “hobby” quello di tentare la fortuna che lo stesso politico abbinava a piacevoli soggiorni a Chianciano e Montepulciano

Qualcuno s’è fatto pagare il singolo caffè, le multe, i viaggi all’estero, gli hotel e i ristoranti. E poi auto di lusso, iphon, ipad, ricariche del telefono, detersivi, il tagliando della macchina e persino le tasse da versare all’Agenzia delle entrate.

Gli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria guidati dal colonnello Claudio Petrozziello hanno trovato di tutto. Ma non c’è soltanto la roba da accattoni. Sono emerse infatti anche fatture importanti per centinaia di migliaia di euro che non troverebbero alcuna giustificazione plausibile nei termini della normale attività politica finanziata dai gruppi del parlamentino calabrese. C’era anche chi di viaggi ne ha fatti di ben più importanti, come ad esempio quelli in Russia, a Montecarlo e persino a Los Angeles, con annessi e connessi

Ora dopo settimane di indagine il pm Matteo Centini ha iscritto sul registro degli indagati quasi tutti i direttori amministrativi dei gruppi di Palazzo Campanella, e con essi dieci consiglieri regionali.

Ancora , poverini, non sanno niente. Oh, non che non abbiamo dubbi sulla liceità di quello che hanno fatto! Il dubbio è solo di quanti lo hanno scoperto.

Per ora sembrerebbero solo 10 i nomi eccellenti, ma vi è quasi certezza che non resteranno soli a lungo e che il loro elenco potrebbe allungarsi. Forse di molto!

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