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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consigliere regionali del PD Nicola Adamo e Demetrio Naccari Carlizzi

La critica all’ANAS per i ritardi sui lavori dell’Autostrada è da tempo oggetto di un impegno unitario e condiviso delle rappresentanze istituzionali del PD.

Tutti ricordano, del resto, il convegno, svoltosi lo scorso 11 luglio a Cosenza, sulle “bugie di Ciucci sull’A3 “, introdotto da Carlo Guccione e concluso da Sandro Principe.

All’ANAS non si contestano i mancati finanziamenti ma la gestione dei fondi finanziati o l’organizzazione dei lavori di ammodernamento dell’A3.

E’ di conoscenza scolastica che la competenza di finanziare la realizzazione delle opere di questo asse autostradale è dello Stato. Ben altro, però, sono i ritardi e la lievitazione dei costi che si registrano nella realizzazione dell’opera.

E’ stato lo stesso Presidente Ciucci insieme a Scopelliti a chiedere scusa per i ritardi e promettere ai cittadini che i cantieri sul tracciato calabrese si sarebbero conclusi entro la fine dell’anno 2013.

Oltretutto anche l’azienda, nel replicare ieri alla protesta dei Consiglieri regionali del PD, tenta di giustificare ma non spiega le ragioni dei ritardi.

E’ fuorviante, pertanto, una polemica speciosa tesa a differenziare i ruoli del Governo da quelli dell’ANAS con il fine di minimizzare le responsabilità gestionali.

Sarebbe doloso se il PD fosse omissivo e non chiedesse che nelle sedi istituzionali e governative al livello regionale e nazionale si desse conto sui ritardi ed anche sulle ragioni tecniche e sulle modalità giuridiche che hanno presieduto diversi atti di contenzioso e “riserve” sfociati in remunerativi lodi arbitrali.

Insomma, Ciucci dovrebbe dare adeguate e trasparenti informazioni sulla conduzione delle relazioni industriali tra l’ANAS ed i general contractors .

Non è esagerato affermare che le risorse aggiuntive impiegate per queste pratiche potevano essere quasi sufficienti a finanziare i lavori ancora da svolgere.

E’ in questo contesto che potrebbero essere stati generati i ritardi che hanno provocato danni alla economia e alla vivibilità ambientale della Calabria e lucrosi vantaggi alle grandi imprese del nord.

Ancor di più, non è ammissibile che si criminalizzino le imprese calabresi che sono state destinatarie delle briciole ed utilizzate come pretesto, a volte ingiustamente anche in nome dell’antimafia , per giustificare elevatissimi costi non preventivati e notevoli ritardi che ancora oggi appaiono ingiustificati.

E’ ora che la si smetta di continuare a prendere in giro i calabresi ed è per questo che le dimissioni di Ciucci costituirebbero una prima doverosa risposta al fine di ridare credibilità alle istituzioni.

Come PD non rinunceremo in sede di Consiglio regionale ad incalzare l’azienda autostradale a fare chiarezza sulle questioni sollevate ed al tempo stesso a sollecitare una efficace attuazione e potenziamento dei programmi relativi alla rete viaria di propria competenza.

Reggio Calabria, 4 gennaio 2014

I Consiglieri regionali PD

                                                                                              Nicola Adamo

                                                                                              Demetrio Naccari Carlizzi

Belvedere Marittimo (Cs). Una decina di militanti di Forza Nuova, tutti appartenenti alla sezione forzanovista di Bonifati, hanno fatto irruzione sabato 4 Gennaio al convegno sull'immigrazione organizzata dal Pd dal titolo "Il valore dell'Integrazione" al quale hanno presenziato tra gli altri i due deputati Pd Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio.

I forzanovisti capitanati dal Responsabile Provinciale Rosario Castiglia, hanno fatto irruzione a convegno iniziato tra lo stupore generale srotolando uno striscione che recitava il seguente slogan "MA QUALE INTEGRAZIONE, FERMIAMO L'INVASIONE!" e distribuendo dei piccoli manifesti che spiegavano il perchè della contrarietà del movimento all'immigrazione.

"È vergognoso come , nonostante la dilagante crisi economica costringa alla disoccupazione un italiano su tre, il Pd si preoccupi solo ed esclusivamente dell'accoglienza degli immigrati sul nostro suolo - dichiara il responsabile di FN Rosario Castiglia -. Una nazione che non puó garantire il benessere ai propri figli non puó permettersi il lusso di accogliere altre persone senza poi offrirgli una degna esistenza. Accoglierli per offrirgli quale futuro? Per abbandonarli al loro triste destino forse? Una mossa a dir poco sconsiderata e priva di alcun senso logico. Invitiamo per tanto il Pd, come del resto il Pdl e chi ha governato in questi anni attuando politiche migratorie scellerate, di guardare prima in casa propria cercando di risollevare le sorte degli italiani prima di erigersi a paladini degli immigrati per cercare di accaparrarsi qualche manciata di voti in più". Rosario Castiglia

Ecco cosa dice Giovanni Liscotti:

Ancora oggi si continua a vedere che Babbo Natale passa per Amantea e tutti noi continuiamo a “vederlo”, considerato poi come vanno a finire eventuali elezioni amministrative. Apprendiamo dai quotidiani locali e sui siti web notizie che guarda caso vengono “scongelate” in prossimità di una nuova tornata elettorale, che nel nostro Comune sarà a breve.

Si continua ad assistere al consueto “ballo”; - deleghe che vanno e che vengono, dimissioni - salti di posizioni e di pensiero, con relativi cambi di partito e sbandieramenti vari. Ma siamo sicuri che la politica e la trasparenza sia questa.? NON CREDO.

Comunque, leggendo gli ultimi articoli circa la stabilizzazione di parte del personale operante da anni alle dipendenze del nostro Comune, voglio riportare all’attenzione dei concittadini e lettori cosa prevede la norma, che qualcuno dice “…è chiara…”, ma non credo, che deve tener conto del c.d. patto di stabilità ed altre norme molto complesse, a cui rimando la lettura sul sito della Repubblica Italiana di cui cito le norme principali. Il sottoscritto prima di riportarla in sintesi si è confrontato, o meglio ha acquisito ulteriori notizie in merito, interpellando professionisti del settore, (avvocati e docenti di diritto amministrativo ecc.) che trattano e seguono tale argomento.

Decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 204 del 31 agosto 2013), coordinato con la legge di conversione 30 ottobre 2013, n. 125, (in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.». (13A08778) (GU n. 255 del 30-10-2013)

decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165   (vedasi art. 35 – 36 )

Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. (GU n.106 del 9-5-2001 - Suppl. Ordinario n. 112 )

In sintesi:

…le disposizioni in tema di precariato e di assunzioni nel pubblico impiego, (D.L. 101/2013) prevede l’indizione di nuovi concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato esclusivamente in assenza di graduatorie vigenti, le quali rimarranno in vigore fino al 2016. Con decorrenza 1° gennaio 2014 è previsto il ricorso del concorso pubblico unico per il reclutamento dei dirigenti statali, la cui organizzazione spetta al Dipartimento della funzione pubblica senza oneri per la finanza pubblica. Per ciò che concerne la stabilizzazione del personale precario, il Governo ha prorogato fino al 31 dicembre 2016 il termine per indire concorsi per assunzioni a tempo indeterminato di personale precario nelle pubbliche amministrazioni, nel limite massimo del 50 per cento delle risorse disponibili. E' stata ampliata anche la possibilità per le pubbliche amministrazioni di prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato per il personale che abbia maturato almeno tre anni di servizio alle dipendenze di questa.

Si potranno utilizzare contratti a tempo determinato e altre forme “elastiche” di lavoro per far fronte ad esigenze di carattere temporaneo o eccezionale (art. 36, comma 1, del Decreto Legislativo nr. 165/2001). E’ stata ulteriormente confermata la regola generale del contratto di lavoro a tempo indeterminato anche nel pubblico impiego, nonché l’applicazione della disciplina generale dei contratti a termine (d.lgs. n. 368/2001) anche nel pubblico impiego, fermo restando il divieto di trasformazione dei contratti “temporanei o eccezionali” a tempo indeterminato. I contratti a termine posti in essere in violazione di legge sono nulli e determinano anche una responsabilità nei confronti dell’erario.

Invito a leggere le norme in vigore e alla fine ognuno potrà fare la propria valutazione di …“trasparenza”…

Cav. Giovanni LISCOTTI

NdR. prendiamo e diamo atto che si tratta di una nota che porge una posizione esclusivamente personale.

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