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La Casa di cura Tricarico è quella sita in Belvedere Marittimo.

La struttura privata chiedeva pagamenti per prestazioni relative agli anni dal 1995 al 2000.

Una cifra di ben 60.729.313,58 di euro oltre interessi legali e svalutazione monetaria quale risarcimento danni per ricoveri e prestazioni non retribuite dall'ex Asl n.1 di Paola.

Inoltre erano stati richiesti 8 milioni di euro per prestazioni di pronto soccorso effettuate presso la struttura e non pagate.

Gli avvocati della società "Ninetta Rosano" che gestisce la struttura sanitaria privata hanno evidenziato che la casa di cura avrebbe garantito anche prestazioni a cittadini non residenti in Calabria.

Inutili le richieste di pagamento presentate all’Azienda Sanitaria di Paola.

La conseguenza è stata il ricorso per le vie legali prima al Tribunale di Paola e dopo l'accorpamento dell'Asl all'interno dell'Azienda provinciale anche a quello di Cosenza.

I legali avevano chiamato in causa anche la Regione Calabria.

Il Tribunale cosentino aveva bocciato la richiesta.

E così il ricorso in Corte d'Appello di Catanzaro.

Ma anche la Corte d'Appello di Catanzaro ha rigettato la richiesta.

L’ASSP è stata difesa dall’ avvocato Nicola Gaetano.

Secondo i Giudici «non vi è stata prova di avere eseguito le prestazioni di cui si pretendeva il pagamento».

E inoltre la Corte D'Appello ha condannato la casa di cura anche al rimborso di tutte le spese legali.

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Nel pomeriggio di ieri, 28 ottobre, i Carabinieri della stazione di Paola hanno arrestato un 39enne di Scalea, celibe, disoccupato, sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per rapina ai danni di un esercizio commerciale.

 

Erano da poco trascorse le due di pomeriggio quando entra in un esercizio commerciale in pieno centro a Paola.

Sin da subito, si è dimostrato poco interessato agli acquisti.

 

Il 39enne, infatti, si è diretto verso del commesso, nonché titolare del negozio, lo ha dapprima minacciato per farsi consegnare il denaro, successivamente lo ha più volte colpito a pugni in faccia e, poi, ha rapinato la somma di 200 euro in contanti, contenuta in una borsa accanto al registratore di cassa.

 

L’uomo, recuperata una stampella che aveva lasciato fuori al negozio, si è allontanato di lena per le vie del centro.

Il titolare del negozio, subita la rapina, ha chiamato i Carabinieri della Compagnia di Paola per denunciare l’episodio; sul posto è giunta immediatamente una pattuglia della Stazione Carabinieri di Paola che ha raccolto le prime informazioni sul rapinatore e diramato un identikit.

L'immediata nota di ricerca del rapinatore è giunta anche ai Carabinieri che effettuano servizio di assistenza alle aule giudiziarie presso il Tribunale di Paola.

 

I militari nel Tribunale hanno riconosciuto tra le persone presenti nel palazzo di Giustizia il presunto autore della rapina: vi era esatta infatti corrispondenza fisica, nei vestiti, nonché il particolare della stampella.

Il 39enne in questione era in Tribunale con il suo avvocato in attesa che venisse celebrato il processo penale che lo vedeva come imputato.

L’uomo è stato pertanto arrestato dai carabinieri della locale stazione e condotto nella caserma di Paola per i necessari approfondimenti della vicenda.

Successivamente è stato tradotto nel carcere di Paola in attesa di giudizio.

Dovrà rispondere di rapina ai danni di esercizio commerciale.

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Una stagione ricca di emozioni per i Notte Battente quella che si è appena conclusa. Ma le emozioni per il gruppo di musica etnico-popolare di Soveria Mannelli non finiscono qui.

È in corso in questi giorni, infatti, il concorso per partecipare al prestigioso “Premio Mia Martini Etnosong 2016”, che si terrà a Bagnara calabra, voluto dall’instancabile patron Nino Romeo, per ricordare l’indimenticabile Mia Martini, grande donna e grande interprete della canzone italiana.

La canzone con cui il gruppo sta partecipando alla gara è "Pietro Bianco brigante", chiaramente dedicata al noto brigante, nato a Bianchi, un paese limitrofo, nel 1839. Fu decapitato a soli 34 anni per essersi macchiato di ben 107 reati contro la proprietà e 102 contro la persona. Prima di darsi alla macchia e diventare brigante si era arruolato nei Mille di Garibaldi, ma avvenuta l’Unità d’Italia, deluso e amareggiato, si ribellò alle leggi e al ceto dominante, spargendo sangue e morte. Fu scovato in una grotta in località Colla, una delle frazioni di Soveria Mannelli.

Intorno alla sua persona ruotano numerose leggende di tesori nascosti in luoghi misteriosi, che fanno di lui una sorta di “Robin Hood” calabrese pronto a difendere i poveri dai soprusi dei ricchi.

Notte Battente nasce nel 2013 dall’incontro di alcuni musicisti che, un pò per gioco, decidono di unirsi allo scopo di condividere una passione comune, quella per la musica etnico-popolare.

“COLORI VOCI E SUONI DELLA CALABRIA…” sono le parole con cui ai Notte Battente piace dare inizio alle loro serate, esprimendo da subito ciò che la loro musica si propone come obiettivo, ovvero quello di farci assaporare la nostra Calabria, ma più in generale il nostro Sud, trascinando il pubblico in un ballo al chiarore di luna, per riscoprire quelle che sono le origini e le tradizioni, attraverso la musica, e facendo sì che, con le loro note ed i loro balli, si possa vivere una vera e propria notte battente, come indica il nome del gruppo.

La scelta del nome vuole creare un’immagine di contrasto tra la calma della notte, che sta ad indicare il senso di pace che solo la musica può regalare, ed i suoni battenti e vivaci della sana tradizione mediterranea, quella delle origini, a cui nessuno sa resistere, perché colpisce il cuore facendo ballare l’anima.

La passione, la voglia di far da ponte tra passato e futuro, in un presente che non rinnega le tradizioni ma le fa sue e ne è promotore per le future generazioni, è ciò che distingue i componenti del gruppo e dell’Associazione, tutti calabresi, originari di Soveria Mannelli: Angela Bianco (alla voce, castagnette e danze), Salvatore Velino (alla voce, chitarra acustica ed armonica a bocca), Massimo Chiodo (alla voce, fisarmonica, lira e chitarra battente), Vincenzo Perri (al Basso), Benito Totino (al basso), Franco Spezzano (alla batteria), Gianfranco Bianco (al tamburello, tamburi e percussioni), Danilo Perrone (alla chitarra solista), Romina Campolongo (alle danze), Antonio Abbruzzese (responsabile di segreteria).

Grande entusiasmo per questa nuova avventura per il gruppo Notte Battente, che di recente costituitosi in Associazione Culturale, in collaborazione con la Pro Loco di Soveria Mannelli si è sempre posto l'obiettivo di valorizzare il territorio attraverso iniziative di carattere musicale, culturale e sociale, al fine di promuovere la diffusione e l'approfondimento della tradizione e della musica popolare calabrese e del Sud Italia in generale, ma in particolare della città di Soveria Mannelli.

Sosteniamo quindi la nostra cultura e tradizione!

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